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Ferrari
SF90 Spider

da 478.498

Lungh./Largh./Alt.(cm)

470/197/119

Posti

2

Bagagliaio (litri)

74

Garanzia (anni/km)

3/illimitati

In sintesi

È la variante con tetto retrattile della prima ibrida della Ferrari. Di tipo plug-in, promette fino a 135 km/h 25 km in media in elettrico (a patto di avere ricaricato la batteria, che è dietro i sedili). Il motore termico è un 4.0 V8 turbo da 780 CV e lavora assieme a uno a corrente integrato nel cambio robotizzato a doppia frizione. Altre due unità elettriche muovono le ruote anteriori (si occupano anche della retromarcia, dato che questo rapporto è assente nel cambio), realizzando quando serve una trazione integrale. Combinati erogano fino a 1.000 cavalli: la SF90 Spider  ha le stesse prestazioni della coupé Stradale (che però pesa 100 kg in meno) e scatta da 0 a 100 km/h in 2,5 secondi e tocca i 340 km/h. “Furbo” il tetto, rigido che si ripiega dietro ai sedili con un comando elettrico. Dentro spiccano il cruscotto digitale di 16” (che serve anche per l’infotainment) e i tanti (troppi) comandi a sfioramento, sia nella plancia sia nelle razze del volante. Il selettore del cambio è un omaggio al passato: ricorda le griglie di quelli manuali di parecchi anni fa.

Versione consigliata

C’è un unico allestimento, personalizzabile a piacimento come tutte le auto del Cavallino. Preparatevi, però, a spendere parecchio di più rispetto al prezzo “base”: sono optional (e molto cari) i principali aiuti alla guida e perfino Apple CarPlay. Se avete scelto la spider rispetto alla coupé Stradale, difficilmente la porterete in pista: evitate quindi il pacchetto Assetto Fiorano, pensato per chi partecipa spesso ai track-day (peggiorano insonorizzazione, assorbimento e non si può avere col sollevatore dell’avantreno, utile per affrontare rampe e dossi).

Perché sì

Frenata È davvero potente e non fa sentire il passaggio dalla frenata rigenerativa all’azione di pinze e dischi (uno dei difetti “tipici” di ibride ed elettriche).
Messa a punto I quattro motori lavorano in sintonia e l’elettronica è tarata perfettamente: i 1.000 cavalli sono facilmente sfruttabili da chiunque.
Prestazioni Sono davvero elevate, specialmente pensando che questa non è una versione speciale in tiratura limitata ma un’auto di “normale” produzione.

 

Perché no

Bagagliaio L’unico che c’è è davanti e, per colpa dell’ingombro dei motori a corrente, è davvero striminzito.
Comandi Ce ne sono troppi a sfioramento, perfino sul volante.
Logica del sistema multimediale L’infotainment nel cruscotto non è certo dei più intuitivi da gestire.

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