Ha la stessa meccanica della coupé Roma e le stesse prestazioni; in più, grazie alla leggera capote in tela (apribile in poco più di 13 secondi), consent di vaiggiare en plein air. Sotto il cofano, in posizione anteriore centrale, c’è un V8 biturbo da 620 CV abbinato a un veloce cambio doppia frizione a otto marce. Tutta la potenza è scaricata sulle sole ruote posteriori, ma grazie alle numerose modalità di guida (che si gestiscono attraverso l’iconico selettore sul volante, il Manettino), risulta facile da guidare e pure comoda, per merito anche degli ammortizzatori a controllo elettronico. Selezionando la corsaiola modalità di guida Race, poi, la Ferrari Roma Spider regala un comportamento da vera sportiva, con una risposta quasi istantanea del motore e con uno sterzo leggero, ma molto preciso. L’abitacolo è rifinito con materiali pregiati (e personalizzabili quasi all'infinito); le poltrone supportano bene guidatore e passeggero, mentre gli strapuntini posteriori possono ospitare (non comodamente) solo dei bambini. Davvero pratico, invece, è il deflettore integrato nei loro schienali, che alla pressione di un tasto si mette quasi in orizzontale per ridurre i vortici dovuti all'aria della corsa. Il bagagliaio ha una capacità di 255 litri a capote su, più che sufficienti per i borsoni di un weekend fuori porta. Moderna la plancia con l’ampio display del cruscotto digitale (molto definito) e lo schermo a sviluppo verticale del sistema multimediale, completo di Apple CarPlay e Android Auto, ma un po’ poco reattivo.