Ha il tetto in tela per essere ancora più elegante e personalizzabile, un design raffinato e moderno con le proporzioni tipiche di una gran turismo, ma promette di offrire prima di tutto tanto tantissimo divertimento di guida: la Ferrari Roma Spider è la nuova scoperta del Cavallino che prenderà il posto della Portofino M e che eredita dalla coupé tutto o quasi quello che già di buono avevamo scoperto 3 anni fa di questa GT a otto cilindri. A partire proprio dal motore, V8 biturbo da 3,9 litri capace di erogare ben 620 CV e 760 Nm di coppia, tutti scaricati a terra dalle sole ruote posteriori attraverso il differenziale autobloccante. Anche il cambio è una riconferma, il robotizzato doppia frizione 8 marce, unità introdotta dalla Ferrari con la supercar ibrida SF90 Stradale e che si distingue per tempi di cambiata rapidissimi. Anche le forme sono rimaste quasi del tutto inalterate rispetto alla coupé ed è proprio lì che si è concentrato il lavoro degli ingegneri per creare questa nuova spider.
Per la prima volta dopo oltre 15 anni (dai tempi della Ferrari 430 Spider), una scoperta del Cavallino torna alla capote in tela: è più leggera dell’hardtop in metallo della Portofino, ma grazie alla struttura a cinque strati garantisce un buon livello di insonorizzazione anche a velocità autostradali. L’aggravio di peso rispetto della Ferrari Roma Spider rispetto alla coupé è contenuto in 84 kg, dovuti al meccanismo di apertura e chiusura del tetto e ai rinforzi alla scocca, concentrati nella zona del brancardo e del parabrezza per non far avvertire a guidatore e passeggero l’ammanco di rigidità dovuto all’assenza del tetto. A capote chiusa, la Ferrari Roma Spider mima perfettamente le forme della coupé e questo ha permesso di mantenere lo stesso profilo aerodinamico. C’è persino il piccolo spoiler posteriore che si alza in velocità per garantire un po’ di deportanza in più (fino a 95 kg per la precisione) alle alte velocità.
Bastano 13,5 secondi per abbassare la capote e voilà ecco che si viaggia con il vento tra i capelli e con la bellissima colonna sonora del V8 senza filtri. La Ferrari Roma Spider va molto forte, tanto che ha esattamente le stesse prestazioni della coupé: 3,4 secondi per lo 0-100 e oltre 320 km/h di velocità massima. Quello che stupisce non è tanto la velocità - è una Ferrari ce lo si aspetta - ma la sua grande fruibilità: quando si va piano in modalità Comfort è silenziosa e non troppo rigida sulle buche specie premendo l’apposito pulsante sul volante che smorza gli ammortizzatori a controllo elettronico per filtrare meglio le buche. Ma quando si alza il ritmo, la Ferrari Roma Spider diverte tanto quanto altri modelli del Cavallino. Nonostante sia una spider elegante qui ci sono tutte le modalità di guida comprese quelle più “cattive” Race e Esc Off, che allentano l’entrata in funzione del controllo di trazione e stabilità per permettervi di “giocare” in sicurezza con tutti i cavalli a disposizione. Lo sterzo è direttissimo e il piccolo ammanco di rigidità rispetto alla Roma coupé su strada è impercettibile.
Gli interni della Ferrari Roma Spider sono moderni e curati oltre che infinitamente personalizzabili nei colori e nelle finiture. Tanta la tecnologia di bordo compresi molti degli assistenti elettronici alla guida come la frenata automatica d’emergenza e il sistema di mantenimento in corsia, dal 2024 obbligatori su tutte le auto in vendita in Europa. Molto belli anche alcuni dettagli come il selettore per la retromarcia e la modalità manuale del cambio che mima la griglia ad H dei cambi manuali delle Ferrari del passato. Molto definito, ma non dei più intuitivi il cruscotto digitale: si comanda attraverso i tasti a sfioramento sulle razze del volante: una soluzione appagante alla vista un po’ meno nella pratica perché distrae di più rispetto ai tradizionali pulsanti fisici. Completo di Apple CarPlay e Android Auto senza cavo, ma poco reattivo, il sistema multimediale con schermo di 8,4”.
Lo spazio a bordo della Ferrari Roma Spider è adeguato per una granturismo sportiva: le due poltrone trattengono bene il corpo in curve, si siede molto in basso, ma la visibilità è buona una volta prese le misure con il lungo cofano anteriore. I due strapuntini posteriori sono solo d’emergenza, ma integrano un innovativo deflettore dell’aria: quando non in uso fa parte dello schienale, ma alla pressione di un tasto sulla console centrale si va a posizionare in orizzontale andando a deviare i flussi d’aria che altrimenti entrerebbero in abitacolo causando turbolenze e di conseguenza tanto rumore in più. Una soluzione davvero efficace che permette di conversare con il passeggero anche quando si viaggia a cielo aperto.
Carburante | benzina |
Cilindrata cm3 | 3855 |
No cilindri e disposizione | 8 a V di 90° |
Potenza massima kW (CV)/giri | 456 (620)/7500 giri |
Coppia max Nm/giri | 760/5750 |
Emissione di CO2 grammi/km | 258 |
No rapporti del cambio | 8 (robotizz. doppia friz.) + retromarcia |
Trazione | posteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi autoventilanti |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | 320 |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | 3,4 |
Consumo medio (km/l) | 8,8 |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 466/197/131 |
Passo cm | 267 |
Peso in ordine di marcia kg | 1556 |
Capacità bagagliaio litri | 250 |
Pneumatici (di serie) | 245/35 R 20 ant. - 285/35 R 20 post. |