La Infiniti FX è la prima auto del marchio di prestigio della Nissan a ricevere il nuovo turbodiesel tre litri a sei cilindri, sviluppato dalla casa giapponese in collaborazione con l’alleata Renault. Esteticamente, la FX 30d è indistinguibile dalle sorelle a benzina: la carrozzeria dalle linee bombate (molto personali, ma che non tutti digeriscono) e dall’aspetto quasi da coupé è inalterata. Neanche “ascoltandola” si potrà capire molto: il motore a gasolio è ben isolato acusticamente e non vibra; addirittura, l’impianto di scarico è stato “accordato” per “suonare” come quello di un propulsore a benzina.
Il sei cilindri basta a muovere con sufficiente brio le oltre due tonnellate della Infiniti FX (che, dal canto suo, non è neanche una delle più pesanti della categoria, grazie anche alle porte e al cofano in alluminio): secondo i dati ufficiali, la vettura passa da 0 a 100 km/h in 8,3 secondi e tocca i 212 km/h. Alcune concorrenti hanno motori di potenza paragonabile ma un po’ più grintosi, comunque non ci si può lamentare. Merito anche del cambio automatico: di tipo tradizionale con convertitore di coppia e a sette marce, eppure piuttosto lesto addirittura in scalata (con le marce inseribili anche dalle belle levette in pregiato magnesio, solidali col volante). Il “terreno di caccia” della Infiniti FX 30d è l’autostrada, dove si viaggia ai 130 km/h permessi dal nostro codice sul filo dei 2000 giri e senza essere disturbati da fruscii aerodinamici (si avverte solo il rumore di rotolamento dei pneumatici).
Dove la Infiniti FX 30d ha molto da dire è in curva. Infatti, ha preso in prestito dalla versione 5.0 a benzina le ruote posteriori sterzanti: il risultato è che anche nelle rotonde il comportamento è neutro e la vettura non “tira dritta” neanche quando si esagera un po’ con la velocità (un comportamento al contrario ben evidente nelle FX in allestimento GT, più votato al comfort, che sono sprovviste di questo dispositivo e hanno gomme con spalla più alta su cerchi di 20 pollici invece di 21). Superflue, invece, sono le sospensioni regolabili su due posizioni: praticamente la differenza è inavvertibile (ma almeno non si pagano, visto che l’allestimento S le offre di serie).
Anche dentro le Infiniti FX a gasolio non cambiano rispetto alle versioni a benzina: stessi materiali morbidi e piacevoli al tatto, lo stesso bell’orologlio analogico al centro della consolle, la stessa illuminazione color azzurro-ghiaccio, lo stesso volante dal diametro contenuto (36 cm) con i comandi multifunzione nelle razze. I difetti vanno cercati bene, ma non mancano, benché si tratti di dettagli: per esempio, il bracciolo anteriore centrale fisso, qualche pulsante bruttarello (quelli per la chiusura centralizzata o la regolazione delle sospensioni) o di non immediata individuazione (l’hazard). Criticabile (e qui non si tratta di roba da poco) l’alloggiamento della chiave elettronica, all’altezza dello stinco sinistro: è scomodo da raggiungere e pure pericoloso in caso d’incidente (la chiave ha l’estremità appuntita). Meno male che l’avviamento della Infiniti FX è a pulsante e che la chiave si può tenere in tasca.
Tutti gli allestimenti appaiono molto completi dal punto di vista della dotazione: i rivestimenti in pelle, i fari bi-xeno, la telecamera e i sensori per i parcheggi sono sempre di serie, così come lo schermo multifunzione a colori, i sedili a regolazione elettrica, il cruise control e il tettuccio apribile. Le versioni Premium (che dovrebbero essere le più vendute) aggiungono il navigatore con lo schermo sensibile al tocco e il sistema auto Bose a 11 altoparlanti. Le Infiniti FX diesel, inoltre, sono le uniche a poter montare il sistema che rileva l’uscita involontaria dell’auto dalla propria corsia: avverte il guidatore e, se necessario, frena le ruote per riportare l’auto nella corsia giusta.
Se, quindi, la battaglia per la dotazione di serie sembra vinta, meno lo è quella per il bagagliaio, almeno nella configurazione con tutti i sedili in uso (reclinando il divano, la capienza passa da 410 a 1305 litri). In ogni caso, la Porsche Cayenne offre 260 litri di bagagliaio (e un cavallo) in più rispetto alla Infiniti FX, la BMW X5 210 litri e persino la suv-coupé X6 dichiara un baule più grande (di 160 litri). Come mai? Sicuramente ha un peso il lunotto molto inclinato della giapponese, ma la colpa è anche dell’assenza di un vero doppiofondo: in realtà c’è, ma risulta occupato dalla batteria, dal kit di riparazione dei pneumatici e dal subwoofer. Per una suv lunga quasi cinque metri, offrire circa la stessa capacità di carico di una berlina media come la Giulietta, non è proprio motivo di orgoglio.
PREGI
> Agilità. Le quattro ruote sterzanti migliorano stabilità e maneggevolezza, e permettono di togliersi qualche soddisfazione fra le curve.
> Comfort. Nonostante il motore diesel, non si avvertono vibrazioni o il consueto “ticchettio”.
> Dotazione. È completa: gli optional a pagamento, per la Premium, si riducono alla vernice metallizzata e agli inserti laccati neri.
DIFETTI
> Bagagliaio. Troppo piccolo per un “bestione” del genere. Inoltre, il baule non è neanche molto alto e regolare.
> Linea. L’auto ha uno stile un po’… barocco, che potrebbe non piacere a tutti. Se avete intenzione di rivenderla presto, pensateci.
> Particolari. Spiace, dopo aver speso quasi 70.000 euro, trovare alcuni pulsanti in plastica dura squadrati e sporgenti.
Cilindrata cm3 | 2993 |
No cilindri e disposizione | 6 a V |
Potenza massima kW (CV)/giri | 175 (238)/3750 |
Coppia max Nm/giri | 550/1750 |
Emissione di CO2 grammi/km | 238 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 7 (aut.-seq.) + retromarcia |
Trazione | integrale |
Freni anteriori | dischi ventilati |
Freni posteriori | dischi ventilati |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 487/213/168 |
Passo cm | 289 |
Peso (a vuoto) kg | 2150 |
Capacità bagagliaio litri | 410/1305 |
Pneumatici (di serie) | 265/45 R21 |
La Infiniti FX è disponibile con tre motori, due V6 (benzina e diesel) e un V8 da 5 litri. Se non si percorrono molti chilometri l'anno il 3.7 a benzina va bene: è brillante. Per chi è attento ai consumi, però, conviene il nuovo 3.0 diesel da 238 CV: le prestazioni sono un po' inferiori, ma i costi di gestioni calano. Se, invece, si vuole avere tutto (percorrenze ridotte comprese), il V8 da 390 CV trasforma la FX in una "quasi sportiva". | |||||||||
Versione | Prezzo | Alim | cm3 | CV/kW | km/h | 0-100 | km/l | CO2 | kg |
FX37 GT | 59.200 | B | 3696 | 320/235 | 233 | 6,8 | 8,3 | 282 | 2012 |
FX37 S | 61.700 | B | 3696 | 320/235 | 233 | 6,8 | 8,3 | 282 | 2012 |
FX37 GT Premium | 64.400 | B | 3696 | 320/235 | 233 | 6,8 | 8,3 | 282 | 2012 |
FX37 S Premium | 66.900 | B | 3696 | 320/235 | 233 | 6,8 | 8,3 | 282 | 2012 |
FX50 S Premium | 77.200 | B | 5026 | 390/287 | 250 | 5,8 | 7,6 | 307 | 2012 |
FX30d GT | 59.700 | D | 2993 | 238/175 | 212 | 8,3 | 11,1 | 238 | n.d. |
FX30d S | 62.200 | D | 2993 | 238/175 | 212 | 8,3 | 11,1 | 238 | n.d. |
FX30d GT premium | 65.400 | D | 2993 | 238/175 | 212 | 8,3 | 11,1 | 238 | n.d. |
FX30d S premium | 67.900 | D | 2993 | 238/175 | 212 | 8,3 | 11,1 | 238 | n.d. |