Con i suoi 495 centimetri di lunghezza, la M35h è la berlina più grande della Infiniti, che è il marchio “di lusso” della Nissan; in vendita da circa un anno, questo modello viene proposto da qualche mese anche nella versione ibrida 35h, che va ad affiancare la 37 (dotata di un 3.7 a benzina da 320 cavalli) e la turbodiesel 30d (con un tre litri da 238 CV). La Infiniti M35h, invece, monta un 3,5 litri V6 a benzina da 306 cavalli abbinato un motore elettrico da 68, che può lavorare da solo (fino a una velocità di 100 km/h) o insieme al motore termico (per fornire il massimo sprint), oltre a fare da generatore e ad avviare il sei cilindri. Le batterie che lo alimentano (e che lui stesso provvede a ricaricare nelle fasi di rallentamento della vettura) sono agli ioni di litio, con una capacità di 1,4 kWh; quanto basta per marciare con il solo motore elettrico, a patto di stare leggeri con l’acceleratore, per un paio di chilometri.
A pari allestimento, la Infiniti M35h costa 2.600 euro in più della M37 a benzina, e 1.600 più della M30d: non molti, in rapporto ai vantaggi dal punto di vista dei consumi, delle emissioni inquinanti e, anche, delle prestazioni. La Infiniti dichiara una percorrenza media di 14,3 km/litro, mentre per la M37 parla di 9,8 e di 13,3 km/litro per la M30d; netto vantaggio anche per quanto riguarda le emissioni di CO2, dove i 162 grammi al chilometro della Infiniti M35h si confrontano con i valori ben più alti delle versioni a benzina (235) e a gasolio (199). Tutto questo, con una potenza complessiva di 364 cavalli che, sempre a detta della Infiniti, fa scattare la vettura da 0 a 100 orari in 5,5 secondi; notare che sullo “0-100” la 3.7 a benzina (da 320 CV) richiede 6,2 secondi e che alla turbodiesel (238 CV) ne servono 6,9.
La Infiniti M35h GT Premium non ha certo un prezzo “di saldo”, ma, a differenza di alcune rivali altrettanto o persino più costose, è ricchissima: di serie, tra l’altro, il cambio automatico a sette marce, i fari bixeno a orientamento automatico in curva, il navigatore da 30 gigabyte e l’hi-fi Bose con 16 altoparlanti. Inoltre, il “clima” automatico bizona dispone di un particolare sistema che purifica l’aria e diffonde un delicato profumo di olii essenziali (la sensazione è quella di stare in una foresta). E non mancano il volante e i sedili riscaldabili (oltre che regolabili elettricamente), i rivestimenti in pelle, gli inserti nella plancia e pannelli in frassino lucidato a mano, la telecamera di retromarcia, il tetto apribile e la tendina elettrica che oscura il lunotto. Unico optional per la Infiniti M35h, la verniciatura metallizzata: a 950 euro. Per 6.100 euro in meno, si compra la versione GT, che fa rinunciare al navigatore e ad alcuni dispositivi elettronici di sicurezza: oltre al cruise control attivo (regola automaticamente la velocità in base all’andatura, e alla distanza, del veicolo che precede), il sistema che avvisa con segnali acustici quando c’è il rischio di tamponare un’altra auto e, se il guidatore non rallenta, attiva automaticamente i freni.
Gli interni della Infiniti M35h GT Premium sono molto ben rifiniti e decisamente lussuosi, con forme piuttosto tradizionali; particolarmente apprezzabili i sedili, ben conformati e rivestiti in pelle morbidissima e di notevole qualità. Volendo cercare un difetto nell’abitacolo, si può dire che si sta bene soltanto in quattro: un po’ poco per una macchina di questa stazza. Colpa della conformazione del divano (più duro al centro) e delle notevoli dimensioni del tunnel di trasmissione. Ma quello che soddisfa meno è il bagagliaio: l’ingombro delle batterie ne riduce la capacità a 350 litri (invece dei 500 della turbodiesel e dei 450 della M37), un valore tipico di vetture decisamente più piccole. Poco ampia anche l’apertura, che non facilita il carico delle valigie.
Su strada, il pregio principale della Infiniti M35h GT Premium è il comfort: silenziosità e capacità di assorbire le buche sono notevoli e, grazie anche al dolce (e rapido) cambio automatico e ai numerosi dispositivi elettronici che vigilano sulla sicurezza, si viaggia in relax. Del resto, è alle andature tranquille che si gusta di più la M35h: i 364 cavalli complessivi garantiscono uno sprint rapido in ogni situazione, ma l’evidente rollio in curva e la risposta piuttosto “sonnolenta” dello sterzo non invitano certo a correre. A disturbare un po’ è la risposta dei pedali: l’acceleratore è piuttosto duro (appositamente, dice la casa, per evitare di spingerlo troppo e ridurre così i consumi), mentre il freno tende a “inchiodare” alla minima pressione (colpa del sistema di recupero dell’energia in frenata, fin troppo “attivo”).
Ma l’accoppiata tra i due motori della Infiniti M35h migliora davvero le percorrenze? Diciamo di sì, ma attenzione: anche se non abbiamo potuto rilevare con precisione i consumi nel corso del test, siamo anche convinti che i 14,3 km/litro dichiarati si possano avvicinare solo con una guida al rallentatore. La stessa che consente di marciare con il solo motore elettrico: tenendo il piede destro leggero come una piuma, siamo riusciti ad arrivare a 90 km/h prima che il V6 si mettesse in moto (tra l’altro, in maniera quasi inavvertibile). Infine, vale la pena di sottolineare un accessorio innovativo e utile: fino a 30 km/h la vettura emette automaticamente un segnale acustico, di frequenza diversa in base alla velocità e al fatto di essere in accelerazione o in rallentamento, che avvisa i pedoni: quando funziona il solo motore elettrico e si va molto piano, infatti, la Infiniti M35h è silenziosa come un fantasma, e si corre il rischio che qualche passante o ciclista invada la corsia perché non si rende conto del suo arrivo.
PREGI
> Comfort. Si viaggia sul velluto anche se la strada è sconnessa, e il rumore nell’abitacolo è filtrato efficacemente.
> Dotazione. Verniciatura metallizzata a parte, non c’è nessun optional. E di serie ci sono il necessario ma anche il superfluo.
> Prestazioni. L’accoppiata tra il sei cilindri a benzina e il potente motore elettrico consentono scatti da sportiva a ogni velocità.
DIFETTI
> Bagagliaio. La capienza è decisamente limitata e anche l’accessibilità non è il massimo.
> Guidabilità. La vettura non invita certo alla guida sportiva, e la risposta “strana” di acceleratore e freno può infastidire.
> Quinto passeggero. L’ingombro del tunnel centrale e la forma del divano rendono scomodo il posto centrale sul divano.
Cilindrata cm3 | 3.98 |
No cilindri e disposizione | 6 a V |
Potenza massima kW (CV)/giri | 225 (300)/6.800 |
Coppia max Nm/giri | 350/5.000 |
Emissione di CO2 grammi/km | 162 |
Distribuzione | valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 7 (automatico sequenziale) + retromarcia |
Trazione | Posteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi autoventilanti |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 495/185/150 |
Passo cm | 290 |
Peso in ordine di marcia kg | 1830 |
Capacità bagagliaio litri | 350 |
Pneumatici (di serie) | 245/50 R 18 |
Versione | Prezzo | Alim | cm3 | CV/kW | km/h | 0-100 | km/l | CO2 | kg |
M37 | 53.050 | benzina | 3.696 | 320/235 | 250 | 6,2 | 6,7 | 235 | - |
M37 GT | 56.650 | benzina | 3.696 | 320/235 | 250 | 6,2 | 6,7 | 235 | - |
M37 S | 59.150 | benzina | 3.696 | 320/235 | 250 | 6,2 | 6,7 | 235 | - |
M37 GT Premium | 62.750 | benzina | 3.696 | 320/235 | 250 | 6,2 | 6,7 | 235 | - |
M37 S Premium | 65.250 | benzina | 3.696 | 320/235 | 250 | 6,2 | 6,7 | 235 | - |
M30d | 54.050 | gasolio | 2.993 | 238/175 | 250 | 6,9 | 9,7 | 199 | - |
M30d GT | 57.650 | gasolio | 2.993 | 238/175 | 250 | 6,9 | 9,7 | 199 | - |
M30d S | 60.150 | gasolio | 2.993 | 238/175 | 250 | 6,9 | 9,7 | 199 | - |
M30d GT Premium | 63.750 | gasolio | 2.993 | 238/175 | 250 | 6,9 | 9,7 | 199 | - |
M30d S Premium | 66.250 | gasolio | 2.993 | 238/175 | 250 | 6,9 | 9,7 | 199 | - |
M35h GT | 59.250 | 3.498 | 306/225 | 250 | 5,5 | 14,3 | 162 | - | |
M35h GT Premium | 65.350 | 3.498 | 306/225 | 250 | 5,5 | 14,3 | 162 | - |