* Prezzo indicativo
Presentata al pubblico al Salone di Ginevra, lo scorso mese di marzo, la Mercedes C Cabrio è la versione scoperta della berlina tedesca (e la prima Classe C senza tetto nella storia del modello). Sulla base della C Coupé (di cui la “scoperta” conserva le dimensioni, con 469 cm di lunghezza, 181 di larghezza e 141 di altezza), opportunamente rinforzata, i progettisti della Mercedes hanno realizzato una carrozzeria con capote in tela ad azionamento elettrico, che si apre e si chiude in meno di 20 secondi, anche in movimento, fino a 50 km/h. Della Coupé la Cabrio ha la linea elegante e sportiva, con la coda ben proporzionata e la capote filante ben raccordata al cofano del baule. Il tetto in tela, di serie, è di colore nero; come optional, si può sceglierne la versione insonorizzata multistrato in marrone, blu, rosso o nero.
Anche l’abitacolo della Mercedes C Cabrio è uguale a quello della Coupé, lussuoso e caratterizzato in senso sportivo dalle grandi bocchette tonde dell’aria, dalla larga consolle ben raccordata alla plancia e dal sottile schermo di 8,4” del navigatore satellitare. I materiali sono di buona qualità e il montaggio è preciso. I sedili sono comodi e avvolgenti e anche i due posti posteriori non sono stretti: lo spazio per le gambe e le spalle non manca (tuttavia, persone più alte di 180 cm sfiorano la capote con la testa e lo schienale è in posizione quasi verticale). Il cruscotto è ben leggibile, compreso lo schermo di 5,5” del computer di bordo, tra i due strumenti. Peccato che con le C berlina e coupé, la cabrio condivida anche la piccola leva del freno di stazionamento elettronico: posizionata a sinistra del volante, è scomoda e raggiungibile solo dal guidatore (in caso d’emergenza il passeggero non può fare niente). Ben visibile e a portata di mano, invece, il tasto che comanda l’apertura e la chiusura della capote, al centro della consolle, tra la manopola con cui si gestisce il sistema multimediale e il bracciolo. Il baule non è piccolo (per capacità, di 285/360 litri, è paragonabile a quello della BMW Serie 4 Cabrio, anche se inferiore a quella della Audi A5 Cabriolet), ma è poco sfruttabile a causa della forma poco regolare del vano. Inoltre, le finiture non sono all’altezza dell’abitacolo, con qualche plastica sottotono e senza un tasto di sblocco all’esterno (si apre col telecomando o premendo un tasto dal posto di guida).
Il 4.0 V8 biturbo a benzina della Mercedes C Cabrio 63 AMG S Automatica colpisce, oltre che per la potenza e la coppia da supersportiva (510 CV e 700 Nm), anche per il suono molto coinvolgente dello scarico, che passa da un borbottio cupo, al minimo, a un possente rombo che diventa un ringhio rabbioso via via che si pesta sul pedale dell’acceleratore, condito da un “gasante” rumore secco a ogni cambiata. Ben studiato anche il cambio automatico a sette marce, dolce e veloce, anche quando lo si comanda con le levette al volante. Maneggevole e poco faticosa in città, la macchina mostra di essere perfettamente a suo agio quando si affrontano strade ricche di curve, dove si fa apprezzare per la precisione di guida, per la rapidità nei cambi di direzione e per l’elevata tenuta di strada. E se ci si vuole divertire alzando un po’ il ritmo, basta selezionare la modalità Sport+ del sistema Dynamic Select (le altre sono Eco, Comfort, Sport e Individual) per rendere più pronta le risposte di motore, sterzo, sospensioni attive e cambio. Certo, per godere appieno delle prestazioni da supercar bisognerebbe prenotare una sessione di prove in pista; anche su strada, però, nel rispetto dei limiti del Codice, l’auto sa essere molto divertente, sempre capace di infondere una sensazione di sicurezza non comune. I consumi non dovrebbero essere un problema per chi è disposto a firmare un assegno di 100.000 euro per mettersela in garage: nel nostro test, fra Trieste e le tortuose strade della campagna slovena, ai confini col Friuli, abbiamo letto nel computer di bordo una media di 6,3 km/litro...
Comunque, con la Mercedes C Cabrio 63 AMG S Automatica si può anche viaggiare con un filo di gas, ascoltando musica dai 13 altoparlanti del sofisticato hi-fi Burmester da 590 watt, avvolti dalle poltrone sportive, ben dimensionate e confortevoli, anche se piuttosto rigide nell’imbottitura. È, invece, solo discreta l’insonorizzazione, pure a capote chiusa: i fruscii generati dai grossi specchi retrovisori e il rumore di rotolamento delle gomme ribassate su cerchi di 19” sono avvertibili nell’abitacolo e, alla lunga, possono dare fastidio. È solo quando si apre la capote, però, che si apprezza pienamente la Mercedes C Cabrio, che diventa ancora più affascinante. Grazie al deflettore elettrico Aircap che, premendo un tasto nella consolle, fuoriesce dalla parte superiore del parabrezza, assieme al frangivento posteriore, riducendo le turbolenze all’interno dell’abitacolo, si riesce a viaggiare fino oltre i 110 km/h senza fastidiosi vortici d’aria. E nelle mezze stagioni, si può apprezzare la piacevole e calda “sciarpa d’aria” attorno al collo del sistema Airscarf (optional), che riscalda la testa del guidatore e del passeggero con l’aria del clima che esce dalle bocchette del sedile nella zona del poggiatesta.
La Mercedes C Cabrio arriverà nelle concessionarie a ottobre, a prezzi definitivi che dovrebbero essere resi pubblici all’inizio di luglio (la 220 d da 170 CV dovrebbe partire da circa 51.000 euro). I motori sono gli stessi della Coupé, con potenze da 156 a 510 CV. La C Cabrio AMG c’è anche in versione “normale”: sempre con il V8, ma con 476 CV (dovrebbe far risparmiare circa 10.000 euro). Si aggiunge, però, anche la C 43 AMG 4Matic, con il 3.0 V6 da 367 CV e 520 Nm di coppia massima, e la trazione integrale.
PREGI
> Cambio. L’automatico a sette marce è rapido e dolce.
> Guida. Sterzo preciso, sospensioni attive, freni potenti: la 63 AMG S ha tutto per soddisfare anche lo sportivo più esigente.
> Motore. È esagerato, e in Sport + emette un rumore allo scarico che è davvero appagante.
DIFETTI
> Baule. Non è dei più piccoli, ma è poco sfruttabile e ha qualche pecca nelle finiture.
> Freno a mano elettronico. Si aziona con una levetta irraggiungibile dal passeggero in caso di emergenza.
> Fruscii. Come nella Coupé, sono fastidiosi quelli generati dai grandi specchi retrovisori.
Cilindrata cm3 | 3982 |
No cilindri e disposizione | 8 a V |
Potenza massima kW (CV)/giri | 375 (510)/5500-6250 giri |
Coppia max Nm/giri | 700/1750-4500 |
Emissione di CO2 grammi/km | 208 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 7 automatico + retromarcia |
Trazione | posteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi autoventilanti |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | 250 (autolimitata) |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | 4,1 |
Consumo medio (km/l) | 11,2 |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 469/181/141 |
Passo cm | 284 |
Peso in ordine di marcia kg | 1850 |
Capacità bagagliaio litri | 285/360 |
Pneumatici (di serie) | 255/35-285/30 R19 |