Non la distingui (quasi) più
A quattro anni dal debutto, la piccola (è lunga 422 cm) e pratica suv
Skoda Yeti si aggiorna: più che altro nel frontale, che (in favore di nuovi proiettori convenzionali, simili a quelli di altre Skoda) perde quel contrasto, creato dai fari circolari “inseriti” in quelli rettangolari, che prima le davano una personalità inconfondibile.
Una gamma ben articolata
In vendita da gennaio 2014 con motori sia benzina sia a gasolio (con potenze comprese fra 105 e 170 CV), la Skoda Yeti è proposta in versione “normale”, per un impiego più cittadino, e Outdoor, adatta anche al fuori strada. Quest’ultima si distingue per i paraurti più muscolosi, la fascia non verniciata sotto le porte e per il sistema Off-road che, intervenendo sui sistemi elettronici di aiuto alla guida (Abs, Esp, controllo di trazione) e sui freni, facilita la guida sui fondi “difficili”. Entrambe le versioni sono proposte a trazione anteriore (per la Outdoor, disponibile da febbraio 2014) o integrale.
Quanto costa
I prezzi della Skoda Yeti? Dai 19.260 euro della 1.2 TSI Active a benzina e con 105 CV (di serie, climatizzatore manuale, fendinebbia e radio), ai 33.210 euro della Outdoor 2.0 TDI Elegance 4x4 DSG a gasolio, con 170 CV e il cambio robotizzato a doppia frizione (cerchi in lega di 17”, fari bixeno e climatizzatore automatico bizona).
Più pratica che raffinata
A parte lo sportivo volante a tre razze in luogo del precedente a quattro, lo spazioso abitacolo della Skoda Yeti è rimasto sostanzialmente invariato. La plancia (non delle più moderne) è semplice, la strumentazione chiara, ma i comandi del climatizzatore nella parte bassa della consolle sono distanti dal guidatore. Considerato il prezzo della vettura del test, i materiali (quasi tutti rigidi al tatto, ad eccezione della zona superiore della plancia) sono un po’ sotto tono. In compenso, quanto a praticità, la Skoda Yeti si batte alla grande: non solo per i tanti portaoggetti, ma anche per il divano scorrevole e per l’ampio baule (405-510 litri con cinque posti in uso) dotato di doppio fondo. Inoltre, il sedile del passeggero anteriore può essere ripiegato a libro (135 euro), per trasportare oggetti lunghi anche due metri e mezzo.
Si viaggia in relax
Lo sterzo e il cambio ben calibrati, oltre al comportamento sincero della Skoda Yeti Outdoor 2.0 TDI Elegance 4x4 che abbiamo testato, difficilmente mettono in difficoltà il guidatore. Con i suoi 110 cavalli, il motore non riesce a imprimere forti accelerazioni alla vettura (verosimili lo “0-100” in 12,2 secondi e la velocità massima di 174 km/h), tuttavia è omogeneo nel funzionamento e poco rumoroso. Complice anche la taratura non molto dura delle sospensioni, questa piccola suv si adatta bene alla guida tranquilla, situazione in cui si fa apprezzare anche per i consumi contenuti: secondo il computer di bordo, la nostra media durante il test è stata di 15,6 km/l.
Inarrestabile (o quasi)
Anche se la Skoda Yeti non è una fuoristrada da specialisti, può affrontare con disinvoltura percorsi accidentati. Nel corso del test abbiamo superato senza problemi un guado profondo una quindicina di centimetri (sono 18 quelli che separano il fondo dell’auto dal suolo), fondi fortemente sconnessi e infangati, oltre a ripide salite e discese che hanno evidenziato i vantaggi del sistema Off-road (si attiva con il tasto nella consolle): gestendo da solo la velocità del veicolo, ci ha facilitato nella guida, lasciandoci l’unico compito di indirizzare lo sterzo.
Secondo noi
Pregi
> Guida. Facile e gradevole.
> Sistema di Off-road. È efficace e riduce al minimo l’impegno da parte del guidatore.
> Versatilità. È spaziosa, pratica e può affrontare svariati tipi di fondo.
Difetti
> Finiture. Non eccezionali in rapporto al prezzo.
> Originalità. L’aggiornamento ha “normalizzato” troppo la carrozzeria.
> Prestazioni. Dal motore non aspettatevi molto brio.