Tre alimentazioni
In vendita dalla scorsa primavera con il 1.6 a benzina da 128 CV (proposto pure a Gpl), ora la
SsangYong Tivoli è disponibile anche con il nuovo 1.6 turbodiesel da 115 CV, dotato di cambio manuale a sei marce o, come nel caso della vettura del test, di quello automatico sempre a sei rapporti (1.800 euro). Oltre alla versione a trazione anteriore, c’è quella con quattro ruote motrici (come nell’auto provata): richiede un supplemento di altri 1.800 euro e si differenzia per il più raffinato retrotreno a bracci multipli anziché a ponte torcente. Poco ingombrante (è lunga 420 cm) e personale nell’aspetto, questa suv si segnala per l’interessante rapporto prezzo/dotazione. La ricca versione Be del test costa 21.350 euro (a cui vanno aggiunti i 3.600 della trasmissione automatica e della trazione integrale) e di serie ha l’airbag per le ginocchia del guidatore, i cerchi in lega, i fendinebbia, la radio col Bluetooth e la retrocamera. Senza questi accessori, la Go fa risparmiare 1.750 euro, ma non fa rinunciare ai cinque anni (o 100.000 chilometri) di garanzia, al climatizzatore e al cruise control.
Passeggeri sì, bagagli ni
L’abitacolo della SsangYong Tivoli è ampio in rapporto agli ingombri esterni: quattro adulti stanno comodi. La seduta piatta del divano può accogliere anche un terzo passeggero nel mezzo, che trova spazio sufficiente per le gambe, ma non altrettanto per il busto. La plancia, arrotondata, è realizzata con una certa cura: la parte superiore è morbida al tatto, ma i comandi del climatizzatore sono collocati un po’ troppo in basso. L’ampio schermo di 7” nella consolle è ben visibile e, per 750 euro, integra il navigatore (intuitivo da utilizzare). Anche la completa strumentazione è di facile lettura, mentre la posizione di guida ha un solo limite: manca la regolazione in profondità per il volante. Non altrettanto spazioso il baule: le quattro ruote motrici “mangiano” ben 96 litri di capienza che, con il divano in uso, cala dai 309 litri della SsangYong Tivoli 1.6 e-XDi Be a trazione anteriore, a soli 213.
Turbodiesel con brio
Nella guida la SsangYong Tivoli 1.6 e-XDi Be AWD mostra una tenuta di strada piuttosto elevata e un’apprezzabile agilità. In condizioni normali, la trazione viene inviata all’avantreno: ma, quando necessario, il sistema trasferisce automaticamente parte della coppia motrice anche al retrotreno. Tramite un pulsante nella plancia, la ripartizione può anche essere bloccata al 50% fra ciascuno dei due assali. I 115 cavalli del 1.6 a gasolio sono vispi e spingono con decisone sopra i 1200 giri. Il cambio automatico non è, però, veloce nel selezionare le marce, oltre che scomodo da usare in modalità manuale: i sei rapporti vanno inseriti premendo un piccolo pulsante sul lato sinistro della leva fra i sedili. Una soluzione poco intuitiva, che costringe a tenere la mano destra staccata dal volante. Per il resto la guida non pone particolari problemi ed è facilitata dalla possibilità di scegliere (tramite un tasto) fra tre configurazioni per lo sterzo: da più leggero per agevolare le manovre, a più consistente per la guida brillante. E proprio chi ama quest’ultimo tipo di condotta apprezzerà la taratura solida delle sospensioni (il rollio è poco accentuato) e i grandi pneumatici 215/45 R 18: ok per divertirsi tra le curve, meno per assorbire efficacemente le sconnessioni della strada. Nulla da ridire, invece, sull’insonorizzazione, ben curata (specie quella relativa al motore). Per quanto riguarda i consumi, nel corso del test il computer di bordo ha calcolato una media (buona) di oltre 16 km/l.
Secondo noi
Pregi
> Abitabilità. In rapporto alle dimensioni dell’auto, l’abitacolo è grande.
> Motore. Brillante e ben insonorizzato.
> Prezzo. Non troppo elevato per i contenuti dell’auto.
Difetti
> Baule. Soprattutto nella versione a quattro ruote motrici, è piccolo.
> Cambio. Quello automatico è poco pratico ed efficiente.
> Volante. Non è possibile regolarlo in profondità.