Una Golf allungata e rialzata
La nuova Volkswagen Golf Sportsvan è l’erede della Golf Plus, di cui riprende solo apparentemente le proporzioni. In realtà è più lunga di 13 cm (per un totale di 434), più larga di 5 (181 da una fiancata all’altra) e più bassa di… 2 millimetri. E la distanza tra le ruote anteriori e quelle posteriori (il passo) è aumentata di ben 11 cm (ora è di 269 cm): il risultato è una monovolume più slanciata, ma soprattutto con una maggiore abitabilità interna. La base di partenza è quella della settima generazione della Golf, che (come l’Audi A3 e la Seat Leon) sfrutta il nuovo pianale modulare MQB, che può essere adottato per auto di dimensioni diverse senza stravolgerne il progetto (sospensioni, disposizione di motore, cambio e altri organi meccanici, cablaggi e sistemi di sicurezza). La parentela con la Golf si nota soprattutto nel muso, ma la Sportsvan ha una seduta molto più alta (5 cm in più), che la rende più “da famiglia”. Inoltre, i centimetri in più in lunghezza favoriscono lo spazio per passeggeri e bagagli: il baule ha una capacità minima di 500 litri, oltre il 30% in più della berlina d’origine.
La qualità non si discute
Nella nuova Volkswagen Golf Sportsvan basta un’occhiata alla plancia per notare la cura con cui è realizzata. Se poi si allunga la mano se ne può verificare la qualità dei materiali, la stessa che si trova anche in zone meno in vista, come i vani portaoggetti (anche se quello di fronte al passeggero anteriore non è granché ampio). Tanta anche la tecnologia che debutta su questa monovolume, a partire dal sistema di monitoraggio dell’angolo cieco dei retrovisori che, sfruttando gli stessi radar, segnala i veicoli in arrivo (e, quindi, a rischio di collisione) quando si sta uscendo in retromarcia da un parcheggio a “pettine”. Non possono ovviamente mancare (tra gli optional) dispositivi quali le sospensioni attive, il cruise control con radar di distanza e la frenata d’emergenza da andature cittadine. Oltre ai sette airbag (che diventano nove, ordinando anche i due laterali posteriori per il torace) e, per chi non vuol farsi mancare nulla, sfizi come le poltrone con funzione massaggio. Scenografico anche il tetto in vetro, oscurabile da una tendina per la verità un po’ troppo sottile. E, a proposito di protezione dal sole, mancano (almeno tra gli optional installabili in fabbrica) le tendine per i finestrini posteriori: una soluzione apprezzata da chi trasporta dei bambini.
Sulla modularità ci sarebbe da ridire
Se è apprezzabile la presenza del divano scorrevole, di serie fin dalla versione base della nuova Volkswagen Golf Sportsvan e che porta la capacità del baule da 500 a 590 litri, nell’impiego pratico abbiamo riscontrato qualche limite. Anzitutto, i sedili posteriori (il divano è diviso in due parti nella proporzione 2/3-1/3) risultano un po’ duri da far scorrere. Ma, soprattutto, quando sono in avanti, tra il fondo del baule (che è posizionabile su due livelli) e lo schienale resta un “buco” di una decina di centimetri in cui possono facilmente finire piccoli oggetti, che possono così poi andare a incastrarsi tra le guide dei sedili stessi. A poco servono in questo caso le “alette” ripiegabili collegate al fondo del baule, che possono invece essere utilizzate solo quando si reclinano gli schienali del divano. E, a proposito, a richiesta anche la poltrona del passeggero anteriore può essere ripiegata in avanti “a tavolinetto” per caricare oggetti lunghi fino a 240 cm.
Tre allestimenti, sette motori
Disponibile nei consueti allestimenti Trendline, Comfortline e Highline, la nuova Volkswagen Golf Sportsvan ha prezzi che partono da 19.200 euro, la cifra richiesta per la 1.2 con motore a benzina da 85 CV (turbo, a iniezione diretta e omologato Euro 6, come tutti gli altri propulsori). Questo stesso “cuore” è disponibile anche in versione da 110 cavalli con trasmissione manuale a sei marce (anziché a cinque come in quello meno potente), mentre salendo troviamo il 1.4 TSI da 125 CV del nostro test (si può avere anche con il rapido cambio a doppia frizione DSG, 1.900 euro in più) e la sua versione più potente, da 150. In quest’ultimo caso, è disponibile soltanto per la versione Highline e con il DSG: il prezzo è di 27.750 euro. Passando alle versioni turbodiesel, la scelta è tra un 1.6 da 90 o 110 CV (quest’ultimo anche con DSG) e il 2.0 TDI da 150 (anche in questo caso sono disponibili due trasmissioni). Per le versioni a gasolio i prezzi variano da 22.000 a 30.800 euro. Non pochi… Per tutte, comunque, almeno per tutto il mese di giugno è previsto un “sconto lancio” di 1.300 euro. Gli ordini partono oggi, ma il weekend porte aperte è previsto per il 7-8 giugno.
Niente male questo motore
Nel nostro test della nuova Volkswagen Golf Sportsvan ci siamo dedicati alla 1.4 TSI da 125 cavalli con trasmissione manuale, rimandando al numero di alVolante in edicola dal 10 giugno le impressioni di guida della turbodiesel più potente. Avviando il quattro cilindri se ne apprezza subito la silenziosità e alle prime accelerazioni anche la fluidità con cui spinge. Innestiamo rapidamente le marce, con la corta leva del cambio ben manovrabile e precisa e guadagniamo velocità in fretta (nessun dubbio circa i 9,9 secondi dichiarati per lo “0-100”, mentre attendiamo la prova in pista per il giudizio sulla punta massima ufficiale, 200 km/h). Il “millequattro” è così elastico che, anche se dà il meglio tra i 1500 e i 4000 giri, non ci siamo fatti mancare qualche ripresa in quinta e sesta marcia già da 1000 giri: nessuno sussulto e, a patto di non avere fretta, non occorre scalare troppo spesso. Ne guadagnano anche i consumi, che dopo oltre 100 km di prova venivano calcolati dal computer di bordo in 13 km/litro.
Su strada… fa la dura
Scegliendo la modalità di guida Sport (una delle cinque disponibili: le altre sono Comfort, Normal, Eco e l’ultima, da personalizzare, Individual) lo sterzo ha una consistenza maggiore e gli ammortizzatori a controllo elettronico (optional) limitano i movimenti della carrozzeria. Per contro, le sconnessioni si sentono (complici anche le ruote di 225/45 R 17, di serie per la Highline). Anche nella modalità Comfort, però, la nuova Volkswagen Golf Sportsvan non è affatto “molliccia”, e tra le curve risulta appagante quasi quanto la Golf berlina. Tuttavia la seduta più alta e il volante meno verticale rendono la posizione di guida meno sportiva (ma più confortevole nei lunghi trasferimenti). Il vero difetto? La visibilità nelle svolte a sinistra, fortemente penalizzata dal montante del parabrezza, massiccio e parecchio inclinato.
Secondo noi
Pregi
> Guida. Per essere una monovolume, quest’auto si comporta molto bene tra le curve.
> Motore. Fruibile fin dai bassi giri, assicura una discreta spinta e non ci sembra assetato.
> Qualità. I materiali appagano sia la vista sia il tatto. Difficile trovare di meglio.
Difetti
> Comfort sulle buche. Non si può dire che questa monovolume abbia un assetto morbido.
> Dettagli. Facendo scorrere il divano in avanti si crea un buco rispetto al piano di carico…
> Visibilità in curva. Nelle svolte a sinistra è penalizzata dal montante a lato del parabrezza.