La Aiways U5 è una crossover cinese al 100% elettrica con un abitacolo spazioso e sospensioni a prova di buche e dossi. Però l’autonomia media rilevata di 238 km (leggi qui come realizziamo le prove) è da utilitaria; e anche le prestazioni in ricarica sono scarse. In compenso, per il tipo di vettura i prezzi sono inferiori a quelli delle rivali e la garanzia è di ben 5 anni (o 150.000 km). Generosa la dotazione, anche per la sicurezza, ma non tutta l’elettronica è di facile utilizzo: molti comandi sono a sfioramento e il sistema multimediale non è né immediato né completo (e neppure in italiano…). Il motore a corrente da 204 CV muove le ruote anteriori e assicura prestazioni vivaci: anche più di certe concorrenti. Però è meglio non guidare col “coltello fra i denti”: lo sterzo è poco preciso e il rollio evidente.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Ricarica | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Aiuti alla guida | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
La U5 è una crossover elettrica a trazione anteriore prodotta in Cina dalla Aiways, un marchio nato nel 2017. Può essere la scelta giusta per chi predilige il comfort, ma affronta di rado i viaggi: l’autonomia è scarsa, specie in autostrada (appena di 190 km quella rilevata). Il freddo invernale (le batterie “rendono” meno alle basse temperature) non ha aiutato in questo ma, secondo i nostri test, la Aiways U5 ha percorso il 40% in meno del dichiarato. Inoltre, è anche poco prestazionale in ricarica: dalle diffuse colonnine a corrente alternata la Aiways U5 non accetta più di 6,6 kW (le rivali almeno 11) e si ferma a 90 kW con quelle rapide a corrente continua. Inoltre, più di una volta la vettura in prova non ha sbloccato la presa a fine carica, neppure attivando la procedura d’emergenza. Va meglio con l’abitacolo, non solo ampio, ma anche luminoso per via dei rivestimenti chiari con le plastiche beige e la finta pelle color avorio. Sono, però, sporchevoli e di gusto poco europeo. In alternativa, senza sovrapprezzo, l’abitacolo si può avere tutto nero.
Nella guida i 204 CV garantiscono un bello scatto ma, stranamente per un motore elettrico, la risposta non è immediata. Le sospensioni molto morbide della Aiways U5 “lisciano” l’asfalto a scapito della tenuta in curva, che non è elevata. In compenso la dotazione di serie è ricca: la Prime del test ha pure il tetto panoramico apribile (si comanda dal display centrale: scomodo), il portellone elettrico, i sensori di distanza anche anteriori, i cerchi di 19” e i rivestimenti in finta pelle. Tutte le versioni offrono cinque anni (otto sulla batteria, da 63 kWh e montata nel pianale) o 150.000 km di garanzia. Il prezzo è allettante per una crossover di queste dimensioni, ma ce ne sono di più corte (e con autonomia maggiore) che richiedono cifre analoghe (ad esempio le Hyundai Kona e Kia Niro). A dispetto dei tanti aiuti alla guida inclusi nel prezzo (fra cui il cruise control adattativo, il centraggio di corsia e il monitoraggio dell’angolo cieco), la sicurezza non è fra i punti di forza della Aiways U5: sottoposta nel 2019 ai crash test dell’Euro NCAP, non è andata oltre le tre stelle. In particolare, ha meritato voti bassi nelle prove di urto laterale contro il palo mentre la frenata automatica non ha rilevato bene i ciclisti.
Plancia e comandi
Gli interni della Aiways U5 sono fatti piuttosto bene, se si escludono certe plastiche che imitano male il metallo: la plancia è realizzata con materiali morbidi e le tasche sono rivestite di feltro. Al posto del cassetto destro, però, ci sono due ganci. Il cruscotto è ampio e ha una grafica ben leggibile (con tre “temi” a scelta) e i display ai lati “fanno scena”. Il sistema multimediale è abbastanza reattivo ma ha poche funzioni e i menù solo in inglese. C’è Apple CarPlay, non il navigatore né Android Auto (al suo posto, un’app “proietta” la schermata del cellulare sul display così com’è). Con il pannello a sfioramento nella consolle centrale si gestisce il climatizzatore: non molto comodo. Più in basso c’è la piastra di ricarica per i cellulari (di serie).
Abitabilità
Viste le dimensioni esterne della Aiways U5, l’agio per le gambe è parecchio, specie dietro. Nella media quello sopra la testa: il tetto in vetro apribile “ruba” spazio. I sedili sono molto cedevoli nella seduta e rigidi sui fianchetti: può non piacere. Di serie le regolazioni elettriche. Il divano è ampio, con un sostegno per le gambe più pronunciato per i posti laterali, che dispongono anche di portaoggetti accanto alla seduta. Non mancano le bocchette dell’aria inserite nel mobiletto.
Bagagliaio
A divano in uso la casa dichiara 432 litri: quasi tutte rivali della Aiways U5 fanno meglio. Ripiegandolo la capacità cresce a 1555 litri. Comunque, con i cinque posti in uso il vano è profondo (ben 102 cm), ma basso (appena 40 cm dal piano al tendalino). In compenso, offre un discreto doppiofondo. Un ulteriore vano di 45 litri è ricavato sotto il cofano anteriore.
In città
Al semaforo la Aiways U5 scatta vigorosa e in modo progressivo, ma con un attimo di ritardo. Bene l’assorbimento di buche, rotaie e pavé. Un po’ brusca, nella fase iniziale, la frenata: non sempre si riesce a rallentare con la dovuta dolcezza (non ben modulabile il pedale). Anche se la visibilità è buona, in manovra si apprezzano le telecamere a 360° e i sensori di distanza anche davanti (di serie).
Fuori città
Non eccezionale l’autonomia rilevata di 335 km. Fra le curve la Aiways U5 ha un rollio marcato (sebbene la tenuta di strada non sia a rischio), negli avvallamenti “rimbalza” un po’ e lo sterzo è impreciso. Il recupero d’energia in rilascio si regola su tre livelli che, però, sono simili fra loro e manca la funzione “one-pedal”: quando il freno motore è così intenso arrestare la vettura, lasciando ai freni le emergenze. Questi ultimi, tuttavia, non brillano per efficienza.
In autostrada
L’autonomia a 130 km/h della Aiways U5 è ridotta (190 km), sebbene migliori impostando il cruise control (di serie quello adattativo, che ferma l’auto e la fa ripartire nella marcia in colonna) a 110 km/h: abbiamo rilevato 230 km con una carica. Il centraggio di corsia (di serie) lavora fino a 129 km/h: oltre c’è il più semplice mantenimento. Non male, viste la massa e la potenza, la ripresa: i sorpassi non rappresentano un problema.
ABITABILITÀ
C’è parecchio spazio, anche dietro, dove si possono allungare le gambe.
DOTAZIONE
Quella inclusa nel prezzo è generosa, anche in fatto di aiuti alla guida.
GARANZIA
Si è “coperti” per cinque anni (tre in più del minimo di legge) o fino a 150.000 km. Sulla batteria e la parte elettronica, si sale a otto anni.
PREZZO
Per questo genere di auto non è esagerato.
AUTONOMIA
Fra le elettriche che abbiamo provato, è fra quelle che percorrono meno chilometri con una ricarica.
GUIDA
Non è delle più convincenti: lo sterzo è impreciso e il rollio evidente.
RICARICA
Dalle colonnine l’auto accetta poca potenza. E lo sblocco della spina ha fatto “cilecca” più volte.
SISTEMA MULTIMEDIALE
Soltanto in inglese, ha poche funzioni, non è sempre intuitivo e mal si integra con i telefoni Android.
Motori elettrico anteriore | trifase |
Potenza massima kW (CV)/giri | 150 (204)/n.d. |
Coppia max Nm/giri | 310/n.d. |
Tipo di batteria | ioni di litio |
Tensione-capacità | 351 V - 63 kWh |
Pot. max ricarica da colonnine | |
in corr. alternata | 6,6 kW |
in corr. continua | 90 kW |
Tempo max di ricarica | 10 h (a 6,6 kW) |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Traino | non consentito |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 468/187/170 |
Passo cm | 280 |
Posti | 5 |
Peso in ordine di marcia kg | 1770 |
Capacità bagagliaio litri | 45 ant. - 432/1555 post. |
Pneumatici (di serie) | 235/50 R 19 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
167,3 km/h | 170 km/h | ||
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 7,1 | 7,8 secondi | |
0-400 metri | 15,9 | 141,3 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 29,5 | 167,3 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h | 27,4 | 167,3 km/h | non dichiarata |
da 40 a 70 km/h | 2,1 | non dichiarata | |
da 80 a 120 km/h | 5,8 | non dichiarata | |
AUTONOMIA | Rilevata | Dichiarata | |
fuori città | 335 km | non dichiarata | |
in autostrada | 190 km | non dichiarata | |
media | 238 km | 400 km | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
Medio | 3,7 km/kWh | 6,3 km/kWh | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 38,1 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 64,7 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 133 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 11,0 metri | non dichiarato |