Spinta da un 1.4 turbo a benzina da 170 CV, è una berlina dalla marcata impostazione sportiva: lo spazio per chi sta dietro è solo discreto e le sospensioni sono rigide, ma l’agilità e la frenata convincono anche i palati più fini.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Dotazione | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
Rispetto alla 147, modello che va a sostituire, è cresciuta un po’ in lunghezza e di conseguenza ha un baule più ampio. Lo spazio a bordo, però, è solo discreto: davanti tutto bene, ma sul divano due adulti ci stanno di misura. La scocca, le sospensioni e lo sterzo sono stati progettati appositamente per questo modello con lo scopo di esaltare la guidabilità: anche se sullo sconnesso il comfort non è un granché, nei percorsi tortuosi l’auto è agilissima e molto rapida a entrare in curva. In più, c’è il sistema DNA: agisce su motore, sterzo, Abs ed Esp e permette di modificare il comportamento della vettura scegliendo fra la posizione Normal, All weather (adatta a fondi scivolosi) e Dynamic (la più sportiva). Il motore 1.4 turbo a benzina ha ben 170 CV e vanta un’erogazione vivace e regolare, ma con il DNA in posizione Normal risulta un po’ pigro sotto i 2000 giri. In compenso consuma poco, anche grazie al sistema Start&Stop di serie. La Distinctive ha una dotazione di serie piuttosto completa, che giustifica ampiamente la differenza di prezzo rispetto alla più accessibile Progression.
La linea è tipicamente Alfa Romeo: dinamica e filante, non rinuncia al carattere sportivo. Rispetto alla 147 le dimensioni sono un po’ cresciute (la lunghezza è superiore di 13 cm, per un totale di 435 cm) e questo è andato soprattutto a vantaggio del bagagliaio, passato da 292 a 350 litri di capacità. Lo spazio interno, invece, non stupisce: l’abitabilità è quella giusta per quattro adulti, ma si sta davvero comodi soltanto davanti.
La Giulietta è un’auto da famiglia, ma più che sul comfort – che è discreto e nulla più – i progettisti hanno privilegiato le qualità di guida: scocca, sospensioni e sterzo sono stati specificamente progettati per questo modello. Il risultato si traduce in qualità dinamiche rare da riscontrare sulle rivali, dal momento che la vettura – oltre che davvero sicura – è prontissima nei cambi di traiettoria. Molto efficace anche la frenata.
Anche qui troviamo il dispositivo DNA già visto nella più piccola MiTo, che permette di modificare la risposta del motore, dello sterzo, dell’Esp e dell’Abs: in pratica, agendo su una levetta si può scegliere fra posizione Normal, All weather (fondi scivolosi) e Dynamic. Quest’ultima è la più adatta alla guida sportiva e fa sentire tutta la grinta del 1.4 turbo a benzina da 170 CV, eliminando la pigrizia sino ai 2000 giri che si riscontra, invece, in posizione Normal. Discreti i consumi, anche grazie al sistema Start&Stop che spegne il motore nelle soste al semaforo o in coda.
La Distinctive è la versione meglio equipaggiata della Giulietta e, anche se costa un po’ di più della Progression, offre di serie i cerchi in lega anziché in acciaio, il “clima” automatico bizona al posto di quello manuale, i retrovisori elettrici, la radio e il regolatore di velocità. Chi ama la guida sportiva può aggiungere i cerchi di 17” e i potenti freni maggiorati con pinze verniciate di rosso, ma sempre a proposito di accessori a pagamento conviene mettere in preventivo i sensori di parcheggio posteriori (dal piccolo lunotto, infatti, si vede poco).
La plancia è originale ed elegante, con un elevato livello di finitura: i rivestimenti sono morbidi e non mancano dettagli in alluminio che impreziosiscono l’insieme. Soltanto le plastiche impiegate per la parte inferiore dell’abitacolo sono un po’ sotto le aspettative. In perfetto stile Alfa Romeo la strumentazione con il tachimetro e il contagiri piuttosto incassati (ma comunque non scevri da qualche riflesso) e lo schermo del computer di bordo al centro. I comandi sono tutti correttamente dislocati tranne la levetta del sistema DNA, un po’ distante da raggiungere. L’abitabilità è buona soprattutto davanti, grazie a poltrone ben conformate che accolgono comodamente anche persone di taglia robusta; dietro, invece, a causa della limitata larghezza del divano si sta comodi soltanto in due. Scarso lo spazio per riporre gli oggetti: i vani sono piccoli e anche il cassetto di fronte al passeggero, per quanto ben fatto, non è molto capiente. Lo spazio per i bagagli è simile a quello offerto dalle principali rivali, ma dà fastidio il dislivello fra il pavimento e la soglia di carico.
Plancia e comandi
L’estetica della plancia è personale, ma senza esagerazioni: punta all’eleganza senza rinunciare alla sportività. Sulla consolle spiccano cinque tasti a bilanciere e le comode manopole del clima con ghiera in alluminio, lo stesso materiale del pomello del cambio. Le finiture sono molto buone, a partire dal rivestimento in pelle del volante per arrivare alle plastiche, per lo più di qualità elevata (fanno eccezione quelle utilizzate nella parte inferiore dell’abitacolo). Tipicamente Alfa il cruscotto, che fra i due strumenti molto incassati reca lo schermo del computer di bordo; quest’ultimo visualizza anche l’impostazione del DNA (la cui levetta è davanti al cambio e costringe ad allungare il braccio); peccato, però, che in talune condizioni si formino riflessi che riducono la leggibilità. Ben visibile lo schermo del navigatore (optional), che si solleva dalla plancia a ogni avviamento, ma che si può anche chiudere premendo un tasto.
Abitabilità
I sedili anteriori della Giulietta sono comodi anche per chi ha la corporatura robusta, risultano ben profilati e, in curva, trattengono a dovere il corpo; peccato, però, che la manopola per regolare lo schienale risulti scomoda da azionare. A pagamento si possono aggiungere la registrazione lombare elettrica e i rivestimenti in pelle. Dietro, l’abitabilità è condizionata dalla limitata larghezza del divano: è ok per due adulti, ma per l’eventuale passeggero centrale lo spazio è limitato. Non molto capiente ma ben fatto il cassetto di fronte al passeggero, refrigerato dall’aria del “clima” e rivestito in materiale morbido. Peccato che per riporre i piccoli oggetti di uso frequente non ci siano molte possibilità: i restanti vani, infatti, sono molto piccoli.
Bagagliaio
Fra pavimento e tendalino ci stanno un paio di grosse valigie sovrapposte, ma in fatto di capacità il baule non supera la media della categoria. Risulta, inoltre, piuttosto scomodo a causa dell’apertura che si restringe notevolmente verso il basso, e della soglia che forma un gradino di ben 22 cm rispetto al fondo. Un altro scalino si viene a formare quando si reclina lo schienale (suddiviso asimmetricamente). Chi va spesso a sciare troverà utile il bracciolo con botola passante, ma per averlo bisogna pagare un sovrapprezzo.
Il DNA in posizione Normal rende un po’ pigra la risposta del motore, ma alleggerisce notevolmente lo sterzo e rende la guida in città facile e piacevole, tanto più che la visibilità anteriore e laterale è molto buona; dietro, però, non è così, e per fare manovra tranquilli è meglio dotarsi dei sensori di distanza. Le sospensioni rigide, però, fanno sentire le buche, in particolare se la vettura è dotata di cerchi di 17 pollici (optional). Nei percorsi tortuosi utilizzare la modalità Dynamic è praticamente obbligatorio: in questo modo si accentua la prontezza del motore, e si possono sfruttare appieno le notevoli qualità dinamiche della vettura. Ma se agilità e tenuta di strada sono da vera sportiva, il comfort resta quello di una berlina e anche i lunghi viaggi autostradali si affrontano piacevolmente: la rumorosità delle gomme e i fruscii dell’aria non si fanno sentire troppo e anche il rombo del motore si mantiene sempre discreto. Inappuntabili la precisione dello sterzo e il comportamento dell’impianto frenante.
In città
Se la levetta del DNA è in posizione Normal è meglio non aspettarsi sprint brucianti dalla Giulietta: il motore gira fluido ma per avere brio si deve “pestare” sull’acceleratore. In compenso lo sterzo si dimostra molto leggero e pronto nel rispondere ai comandi: nessun problema in città, dunque, anche perché malgrado la linea di cintura alta e i finestrini piccoli, la visibilità è molto buona. Non dietro, però: il lunotto piccolo rende i sensori di parcheggio un optional praticamente obbligatorio. Il comfort è discreto finché il fondo è buono, mentre sul pavè la rigidità delle sospensioni si fa sentire.
Fuori città
Fra le curve è difficile resistere alla tentazione di impostare la modalità Dynamic, che esalta la maneggevolezza a consente di sfruttare fino in fondo le ottime doti di tenuta di strada dell’Alfa Romeo Giulietta, godendo di un rollio e di una tendenza al sottosterzo decisamente contenuti. Accompagnato da un rombo piacevole e per nulla fastidioso, il motore spinge con vigore e con un’ottima progressione, peraltro bene assecondato da un cambio rapportato come si deve e dagli innesti precisi. A meno di non esagerare con il piede destro, il consumo risulta più che accettabile: si percorrono tranquillamente più di 15 chilometri con un litro di “verde”.
In autostrada
La generosità del 1.4 turbo, che ai 130 orari lavora a 3300 giri, permette di riprendere rapidamente velocità anche in sesta e assicura una notevole souplesse di marcia. Buono anche l’isolamento acustico, tanto che i fruscii aerodinamici e il rumore di rotolamento delle gomme si fanno sentire soltanto ad andature superiori a quelle imposte dal Codice. In modalità Dynamic viene esaltata la precisione e la consistenza dello sterzo, che s’apprezza in particolare nei curvoni affrontati con decisione. Rassicuranti la stabilità e la potenza dell’impianto frenante, che richiede poca pressione sul pedale e resiste bene anche sotto stress.
Una completa dotazione di airbag, cinture con doppio pretensionatore, scocca realizzata quasi interamente con acciai altoresistenziali: gli ingredienti per la sicurezza passiva ci sono tutti, e la conferma arriva dalle cinque stelle ottenute nei crash test EuroNcap. Di alto profilo anche le qualità stradali: agile e gratificante da guidare, la Giulietta non riserva brutte sorprese grazie ai sofisticati dispositivi di controllo elettronico, la cui taratura viene “adattata” sulla base della regolazione del sistema DNA.
Un impianto frenante dall’efficienza non comune (soprattutto se arricchito con i dischi maggiorati, optional), doti elevatissime di tenuta di strada e stabilità, controlli elettronici la cui taratura si adegua in base all’impostazione del sistema DNA scelta dal guidatore e, in più, il differenziale autobloccante elettronico Q2 che migliora la trazione in uscita di curva quando si imposta la modalità Dynamic: la Giulietta è una vettura reattiva e divertente, ma anche in grado di mettere il guidatore poco “navigato” al riparo dalle conseguenze di piccoli errori. Non è da meno la sicurezza passiva: oltre ai doppi pretensionatori sulle cinture anteriori, ci sono anche i poggiatesta attivi e gli airbag laterali trivalenti (viene, cioè, impiegato un unico “cuscino” per riparare la testa, il torace e il bacino). Positivo il responso dei crash test EuroNcap, superati con il massimo punteggio (cinque stelle), corroborato da parziali del 97% per quanto riguarda la protezione degli occupanti, dell’85 % per i bambini sistemati su seggiolini Isofix e del 63% per la tutela dei pedoni in caso di investimento; elevata anche la valutazione assegnata ai dispositivi di assistenza, pari all’86%.
D’accordo che la dotazione di base è buona, ma la Giulietta non è una berlina economica, soprattutto se si aggiungono accessori che per un verso o per l’altro sono irrinunciabili: non ci riferiamo soltanto ai sensori di parcheggio, ma pure ai cerchi e ai freni maggiorati che esaltano ulteriormente le già ottime doti dinamiche di questa berlina. Che non è l’optimum per le famiglie numerose o con grandi esigenze di carico, ma che comunque riesce a coniugare la sportività con le esigenze di tutti i giorni. Senza dimenticare che, oltre alla linea grintosa e al piacere di guida, questa Alfa Romeo offre anche una notevole sicurezza, sia attiva, sia passiva.
Si tratta di una berlina dalla marcata caratterizzazione sportiva, evidente non solo nell’estetica – peraltro riuscita, personale e priva di soluzioni gratuitamente vistose – ma anche e soprattutto nel comportamento dinamico: la precisione dello sterzo, l’efficacia dell’impianto frenante e la grande agilità fanno sì che, in fatto di piacere di guida, risulti superiore alle concorrenti. Riuscito anche il motore, che sebbene un po’ troppo pigro ai bassi regimi con il DNA in modalità Normal, è molto potente e ha un funzionamento vivace e regolare. E, cosa importante di questi tempi, si difende bene anche sul fronte dei consumi. Il rovescio della medaglia sta nell’abitabilità, che dietro è tutt’altro che eccezionale, e nel bagagliaio, che seppure allineato alla concorrenza in fatto di capienza, non è molto pratico. Il prezzo elevato appare giustificato dalla dotazione di serie, più che soddisfacente anche sotto il profilo della sicurezza, e dal fatto che si riferisce a un modello tutto nuovo, tecnologicamente raffinato e costruito con cura.
Consumo
Per essere un 1.4 a benzina turbocompresso, progettato per offrire elevata potenza e prestazioni sportive, ha consumi tutt’altro che esagerati: guidando in condizioni favorevoli (per esempio fuori città) non è difficile percorrere 15 km/l.
Frenata
L’esemplare in prova montava freni maggiorati e cerchi di 17” con gomme larghe e ribassate (optional disponibili a un costo tutto sommato ragionevole): una combinazione che in frenata permette risultati degni di una sportiva di rango.
Guida
La rapidità di ingresso in curva è notevole, e la precisione in traiettoria si mantiene elevata anche quando si “pesta” a fondo sull’acceleratore. Adeguata alle esigenze della clientela sportiva anche la risposta dello sterzo, abbastanza leggero in manovra ma solido in velocità.
Motore
Un bel “pezzo” di meccanica che si riconosce anche dal rombo: sebbene non invadente in velocità, in accelerazione è davvero appagante. I cavalli sono tanti in rapporto alla cilindrata e per far rispondere il motore con vivacità va tenuto alto di giri.
DNA “Normal”
Poter variare il “carattere” della vettura attraverso la levetta DNA è una possibilità utile e divertente, ma quand’è impostata la posizione Normal il motore ha una risposta troppo pigra, soprattutto nello sprint da fermo.
Portaoggetti
Nell’abitacolo vani e ripostigli per riporre gli oggetti sono disseminati un po’ ovunque, ma il problema è che la maggior parte di essi ha una capienza limitata: la praticità ne risente.
Posti dietro
L’accessibilità al divano è solo discreta, ma è soprattutto l’abitabilità che si rivela inferiore alle aspettative: dietro viaggiano comodi due adulti, e solo a patto che non siano di statura elevata (si sfiora il soffitto con la testa)
Visibilità posteriore
Il design della coda è personale, ma sacrifica la visuale posteriore: in retromarcia il lunotto, piccolo e inclinato, non aiuta di certo: i sensori di distanza (piuttosto cari) diventano un optional praticamente obbligatorio.
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 6a a 5400 giri | 213,4 km/h | 218 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 8,0 | 7,8 secondi | |
0-400 metri | 15,8 | 142,9 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 28,9 | 178,4 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 5a | 35,2 | 168,3 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 6a | 32,4 | 161,1 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 6a | 10,7 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 10,9 km/litro | 12,8 km/litro | |
Fuori città | 15,2 km/litro | 21,7 km/litro | |
In autostrada | 11,5 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 4,0 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 12,7 km/litro | 17,2 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 34,9 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 59,9 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 136 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 11,3 metri | 10,9 |
Cilindrata cm3 | 1.368 |
No cilindri e disposizione | 4 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 125 (170)/5500 |
Coppia max Nm/giri | 230/2500 (250/2500 con Dna in Dynamic) |
Emissione di CO2 grammi/km | 134 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 (manuale) + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 435/180/146 |
Passo cm | 263 |
Peso in ordine di marcia kg | 1290 |
Capacità bagagliaio litri | 350/1045 |
Pneumatici (di serie) | 205/55 R 16 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 6a a 5400 giri | 213,4 km/h | 218 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 8,0 | 7,8 secondi | |
0-400 metri | 15,8 | 142,9 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 28,9 | 178,4 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 5a | 35,2 | 168,3 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 6a | 32,4 | 161,1 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 6a | 10,7 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 10,9 km/litro | 12,8 km/litro | |
Fuori città | 15,2 km/litro | 21,7 km/litro | |
In autostrada | 11,5 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 4,0 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 12,7 km/litro | 17,2 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 34,9 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 59,9 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 136 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 11,3 metri | 10,9 |
Cilindrata cm3 | 1.368 |
No cilindri e disposizione | 4 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 125 (170)/5500 |
Coppia max Nm/giri | 230/2500 (250/2500 con Dna in Dynamic) |
Emissione di CO2 grammi/km | 134 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 (manuale) + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 435/180/146 |
Passo cm | 263 |
Peso in ordine di marcia kg | 1290 |
Capacità bagagliaio litri | 350/1045 |
Pneumatici (di serie) | 205/55 R 16 |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Alfa romeo Giulietta usate 2018 | 8.997 | 12.590 | 37 annunci |
Alfa romeo Giulietta usate 2019 | 11.950 | 16.080 | 22 annunci |
Alfa romeo Giulietta usate 2020 | 12.200 | 15.650 | 25 annunci |
Alfa romeo Giulietta usate 2021 | 17.099 | 18.630 | 12 annunci |