Costa poco, ma non è una Suv vera e propria: ha la trazione solo sulle ruote anteriori e sotto l’aspetto qualitativo si presta a svariate critiche. Il suo motore a benzina consuma parecchio ed è rumoroso.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Dotazione | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
Non ha rivali nel prezzo ma la qualità è piuttosto carente: lo sterzo non è preciso, in curva non è stabilissima e il rollio è piuttosto accentuato. Non è una vera e propria Suv: ha solo la trazione anteriore. Non è possibile avere l'Esp nemmeno a pagamento.
Il prezzo allettante, in rapporto alla dotazione (e alle rivali: solo la Suzuki SX4, più corta e con meno spazio interno, ha un allestimento che costa meno) si spiega con il fatto che gran parte della vettura (telaio, carrozzeria e motore) viene costruita in Cina, mentre in Molise la DR provvede a “ultimarla” assemblando parte degli interni, cofano, paraurti e altri componenti minori.
Ispirata esteticamente alla vecchia Toyota Rav4, è una “quasi-Suv” compatta e piuttosto comoda, ma non è particolarmente efficace nella guida risultando carente nella precisione dello sterzo e nella stabilità in curva, infirmata dal rollìo accentuato.
Il motore 1.6 a benzina da 109 CV è della cinese Chery e non ha nella brillantezza ai bassi regimi e nel rendimento le sue migliori qualità. La DR lo propone anche con alimentazione a Gpl o a metano.
La dotazione di serie è completa: il prezzo di listino comprende i cerchi in lega, gli interni in pelle, i mancorrenti sul tetto, il tetto apribile, la radio con lettore di cd e la vernice metallizzata. Ma l’ESP non è neppure previsto (e ce ne sarebbe davvero bisogno).
All’interno fa molta scena, ha anche i sedili anteriori in pelle di serie, ma in fatto di qualità delle plastiche e delle finiture lascia a desiderare. C’è spazio per cinque (ma dietro manca il poggiatesta centrale) e le poltrone sono abbastanza comode; peccato che trattengano poco in curva e che il loro rivestimento impedisca una corretta traspirazione. Il bagagliaio è abbastanza ampio e facilmente accessibile, e il divano posteriore scorrevole ne accresce la versatilità.
Plancia e comandi
Al primo impatto l’abitacolo ha un aspetto sontuoso, ma approfondendo l’esame emergono le magagne. Alcuni particolari in plastica hanno delle sbavature e presentano spigoli pericolosamente affilati, l’imponente plancia è rivestita con plastiche rigide e i montaggi sono imprecisi. Nella strumentazione si vedono bene gli indicatori a lancetta e c’è anche il termometro dell’acqua, che ormai è presente su ben poche auto. In certe condizioni di luce alcune spie si leggono a fatica.
Abitabilità
Chi siede davanti sta comodo ed è “gratificato” dal rivestimento in pelle dei sedili; lo spazio non manca, però i rivestimenti formano “pieghe” sgradevoli, fanno sudare e trattengono male il corpo nei percorsi tortuosi. In compenso, le regolazioni sono facili e si trova subito la posizione di guida corretta. Dietro, tre persone trovano posto comodamente anche in altezza, ma chi siede al centro non dispone del poggiatesta. In compenso il divano scorre, è diviso in due parti e pure lo schienale è regolabile.
Bagagliaio
Incernierato sul lato destro, il portellone è un po’ pesante e può ostacolare le operazioni di carico e scarico, ma l’apertura è di dimensioni notevoli e solo in alto si restringe di qualche centimetro. Il vano di carico ha una forma regolare e ben sfruttabile, col vantaggio del divano che, oltre ad essere diviso in due parti, può scorrere di 16 centimetri in senso longitudinale aumentando il volume utile a seconda delle necessità. Inoltre, il divano si può facilmente rimuovere per caricare oggetti lunghi fino a 161 cm. Peccato che i passaruota “rubino” 28 cm trasversalmente. Lodevole la soglia di carico bassa (ad appena 57 cm da terra).
Buona visibilità, frizione e sterzo leggeri: tutto bene in città, a patto di ricordarsi, in manovra, dell’ingombro della ruota di scorta montata a sbalzo sul portellone. Il motore non è un mostro di potenza e fuori dai centri urbani è meglio prendersela comoda, anche perché lo sterzo è lento e poco preciso e il rollìo in curva molto evidente. Seppure “coccolati” dalle sospensioni soffici, in autostrada si è disturbati dal rumore: fruscii, rotolamento dei pneumatici e soprattutto la voce del motore sono una presenza costante; e i consumi di carburante (per quanto il Gpl costi poco alla pompa) sono sensibili.
In città
Le dimensioni contenute (è lunga 4 metri e 29 cm) agevolano la guida nel traffico urbano, ove il guidatore dispone di preziosi alleati nella frizione e nello sterzo: sono leggeri e non stancano. La visibilità è buona, tuttavia, nelle manovre è bene ricordarsi dell’ingombro supplementare posteriore costituito dalla ruota di scorta esterna (e non sono previsti i sensori di parcheggio).
Fuori città
La DR5 non è fatta per le “tirate di collo” sui percorsi misti. Per questo è sempre bene non esagerare: possono creare problemi lo sterzo impreciso e “tardivo” nelle risposte, l’accentuato coricamento laterale e i sedili in pelle che per la loro forma portano il corpo a “scivolare” lateralmente.
In autostrada
Lo spazio a disposizione nell’abitacolo, assieme alle sospensioni e ai sedili confortevoli fa sperare in viaggi tranquilli e riposanti, ma si devono fare i conti con il motore rumoroso a 130 km/h, coi fruscii aerodinamici e persino con le gomme, anch’esse fonte di un certo rumore.
Non è stata ancora sottoposta alle “analisi” dell’EuroNcap, per cui non ci si può pronunciare sulla resistenza della scocca. In ogni modo l’equipaggiamento di sicurezza è ridotto ai minimi termini: gli airbag sono solo due, e di più non si può avere neppure a richiesta. Non è disponibile neanche l’ESP, che per una vettura dall’assetto “dondolante” qual è la DR5 sarebbe davvero consigliabile.
Ci sono soltanto gli airbag frontali, mentre quelli laterali, per la testa e per il torace, purtroppo, non si possono avere neppure come optional. E lo stesso vale per l’ESP e per il controllo di trazione. Oltretutto, il controllo di stabilità sarebbe molto importante per un’auto che ha così tanto rollìo in curva a causa della morbidezza delle sospensioni. Si tratta di lacune gravi, anche in rapporto a quanto offre la concorrenza. Per quanto riguarda la verifica della resistenza strutturale della DR5, purtroppo mancano i risultati dei crash test EuroNcap.
Fuori è molto simile alla vecchia Toyota Rav4 da cui deriva, ma costa molto meno. Con la sola trazione anteriore non si può sperare in un comportamento da fuoristrada.
È pensata per chi vuole una “quasi-Suv” con la sola trazione anteriore, che possa percorrere sterrati “facili”. Ma soprattutto per chi cerca una vettura che costi poco, che non costringa a troppe rinunce sul fronte dell’equipaggiamento e che abbia una linea simile a quella delle Suv più blasonate.
Abitabilità
Può ospitare cinque persone senza problemi e il divano scorrevole è un utile “plus”.
Freni
Gli spazi di arresto sono buoni, tenuto conto che si tratta di una (quasi) Suv. I suoi quattro freni a disco, insieme alle gomme larghe, sono nelle condizioni di fare al meglio il loro lavoro.
Prezzo
È l’argomento più convincente, soprattutto in rapporto alla dotazione di serie e allo spazio che offre per persone e bagagli. A patto di chiudere un occhio sui dispositivi di sicurezza…
Vani
Per sistemare gli oggetti che di solito si tengono a portata di mano nell’abitacolo lo spazio non manca; però, la qualità costruttiva e i materiali utilizzati (come le plastiche, rigide e taglienti), deludono.
Apertura baule
Il vano è grande e non c’è da fare “sollevamento pesi” per caricare i bagagli. Ma il portellone, incernierato sul lato destro, è pesante e la sua apertura richiede spazio.
Motore
Rappresenta uno degli aspetti più criticabili di questa auto: “beve” come quelli di veicoli ben più potenti e pesanti, delude sul piano delle prestazioni e fa parecchio baccano, soprattutto quando “gira” in alto.
Qualità
Viene da pensare che ci sia “molto fumo e poco arrosto”, nel senso che le plastiche usate per gli interni e la pelle dei sedili lasciano a desiderare. Un po’ imprecisi anche i montaggi.
Sicurezza
Offre il fianco a svariate critiche: la DR5 non ha gli airbag laterali e per la testa e il torace, e neppure l’ESP.
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 4a a 6300 giri | 172,9 km/h | 160 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 13,9 | 13,5 secondi | |
0-400 metri | 19,6 | 119,4 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 35,0 | 149,0 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 4a | 39,6 | 134,3 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 5a | 38,6 | 119,6 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 5a | 28,5 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 8,8 km/litro | 9,4 km/litro | |
Fuori città | 11,1 km/litro | 14,9 km/litro | |
In autostrada | 9,7 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 5,1 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 10,0 km/litro | 12,2 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 40,4 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 64,9 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 142 km/h | ||
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 11,1 metri | non dichiarata |
Cilindrata cm3 | 1579 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 80 (109)/6100 |
Coppia max Nm/giri | 137/4200 |
Emissione di CO2 grammi/km | 195 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 5 + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 429/177/170 |
Passo cm | 251 |
Peso in ordine di marcia kg | 1315 |
Capacità bagagliaio litri | 315/1275 |
Pneumatici (di serie) | 215/65 R 16 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 4a a 6300 giri | 172,9 km/h | 160 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 13,9 | 13,5 secondi | |
0-400 metri | 19,6 | 119,4 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 35,0 | 149,0 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 4a | 39,6 | 134,3 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 5a | 38,6 | 119,6 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 5a | 28,5 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 8,8 km/litro | 9,4 km/litro | |
Fuori città | 11,1 km/litro | 14,9 km/litro | |
In autostrada | 9,7 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 5,1 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 10,0 km/litro | 12,2 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 40,4 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 64,9 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 142 km/h | ||
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 11,1 metri | non dichiarata |
Cilindrata cm3 | 1579 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 80 (109)/6100 |
Coppia max Nm/giri | 137/4200 |
Emissione di CO2 grammi/km | 195 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 5 + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 429/177/170 |
Passo cm | 251 |
Peso in ordine di marcia kg | 1315 |
Capacità bagagliaio litri | 315/1275 |
Pneumatici (di serie) | 215/65 R 16 |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Dr 5 usate 2019 | 12.000 | 12.000 | 1 annuncio |
Dr 5 usate 2020 | 7.999 | 10.970 | 3 annunci |
Dr 5 usate 2024 | 19.008 | 19.010 | 1 annuncio |