Riesce a coniugare dimensioni esterne da citycar con un abitacolo spazioso. Divertente da guidare, ha un motore brioso che non “beve” troppo. Peccato per l'ESP che non si può avere neppure pagando.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Dotazione | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
Questa piccola monovolume ha una linea gradevole che la distingue dalle altre vetture da città: inoltre, rispetto al vecchio modello è più personale. Sorprendentemente spaziosa e con un ampio bagagliaio, diverte per la vivacità del motore 1.2 da 90 CV, che oltretutto non consuma neppure tanto. Le sospensioni piuttosto rigide favoriscono stabilità e tenuta di strada, ma non assorbono al meglio le asperità del fondo. Criticabile che l’ESP non figuri nemmeno tra gli optional.
Originale e armonica nelle forme, la Honda Jazz risulta decisamente meno anonima rispetto al precedente modello, di quale ha mantenuto, e se possibile migliorato, l’ariosità e la funzionalità dell’abitacolo. Più lunga di cinque centimetri rispetto alla serie precedente, offre maggior spazio interno (ora si sta molto comodi in quattro e non si soffre troppo neppure in cinque, mentre sul vecchio modello si era più sacrificati) nonché un bagagliaio ampio e ben sfruttabile.
Alla guida, come su tutte le Honda, si apprezza la brillantezza del motore 1.2 da 90 CV, che le conferisce una grinta quasi da sportiva: spinge con decisione al di sopra dei 3500 giri ed è ben supportato da un cambio rapido e preciso negli innesti. La guidabilità sorprende piacevolmente e anche sotto questo aspetto si avvertono dei netti miglioramenti rispetto al “vecchio” modello.
Il “rovescio della medaglia” è costituito da una certa rigidità delle sospensioni, che non assorbono a dovere le asperità del fondo stradale, e da una evidente rumorosità meccanica alle andature autostradali. Peccato, perché per il resto lo spazio e la luminosità dell’abitacolo rendono molto gradevole la vita a bordo. Richiedono solo un minimo di pratica i freni: soprattutto in città si corre il rischio di “inchiodare” bruscamente quando si preme il pedale con decisione.
La dotazione standard è equilibrata in rapporto al prezzo, ma stranamente il controllo di stabilità ESP non figura neppure tra gli optional, ed è una lacuna piuttosto grave per un’auto dal carattere così vivace, e che invoglia a guidare con un certo brio. Volendo risparmiare, si può optare per la versione “base” che, però, fa pagare a parte il “clima”.
I comandi sono posizionati correttamente e solo la leva del cambio è in una posizione un po’ scomoda: si trova piuttosto in basso e il pomello è un po’ piccolo. Pratici e intuitivi il “clima” e la radio, ed altrettanto ben fatta è la strumentazione, che si legge in ogni condizione di luce. L’abitacolo è luminoso ma le plastiche usate per i rivestimenti sono di tipo economico. La posizione di guida è quasi da sportiva, ma i sedili risultano comunque comodi e sul divano posteriore si sta molto bene in due. Ampio anche il bagagliaio, in rapporto alle dimensioni dell’auto.
Plancia e comandi
A bordo si apprezzano la buona visibilità da ogni lato e la praticità dei comandi, con la sola eccezione della leva del cambio, posta un po’ troppo in basso e con il pomello di ridotte dimensioni, e dei tasti per regolare gli specchietti, “nascosti” dal volante. Intuitivi, invece, quelli relativi al “clima” e alla radio. “Furbi” anche i vani dove riporre gli oggetti: nella plancia, davanti al passeggero, ce ne sono due. La strumentazione con indici rossi si legge sempre bene: al posto del termometro dell’acqua ci sono due spie, una per il “troppo freddo” e l’altra per il “troppo caldo”. Economiche le plastiche usate per i rivestimenti, anche se i montaggi appaiono curati.
Abitabilità
I sedili anteriori sono comodi, offrono un buon supporto lombare e sono ben sagomati, per cui trattengono bene il corpo nei percorsi tortuosi. Il volante si può regolare sia in altezza e sia in profondità, e permette di trovare rapidamente la posizione di seduta più corretta. Dietro si sta molto bene in due e, stringendosi un po’, anche in tre (mentre sulla “vecchia” Jazz le cose andavano un po’ peggio) e impressiona positivamente la funzionalità dell’abitacolo. Se si devono caricare oggetti alti, come una pianta, si può ripiegare la seduta del divano contro lo schienale.
Bagagliaio
La soglia di carico è a 60 cm da terra (per cui è facile caricare e scaricare i bagagli) e l’apertura è grande ma si stringe un po’ troppo nella parte bassa. Non c’è la ruota di scorta (al suo posto c’è un kit “gonfia e ripara” e sotto il pavimento ci sono altri due piccoli vani, pratici e profondi 20 cm. Comodo ribaltare gli schienali: il movimento si effettua in una sola mossa e si viene a creare un vano davvero ampio e con il fondo piatto. Anche col divano alzato, la capienza è al vertice della categoria: c’è posto per due grandi valigie rigide e alcuni zainetti.
In città si muove bene grazie alle dimensioni ridotte, alla grande visibilità e all’ampio angolo di apertura delle porte, che agevola l’accesso e l’uscita dall’abitacolo. Fuori città è maneggevole e divertente, e fino a 90 km/h il motore non fa troppo rumore. Inoltre, la vettura si corica poco di lato e la tenuta di strada è di alto livello (ma se ci fosse l’ESP sarebbe ancora più sicura). Il motore impressiona positivamente per la vivacità nel “rispondere” all’acceleratore, ma in autostrada si fa sentire, senza contare che non manca qualche fruscio aerodinamica.
In città
La Honda Jazz sa mettere a suo agio chi guida grazie allo sterzo leggero e al cambio “sportivo”. Inoltre, la notevole visibilità da ogni lato e le contenute dimensioni della carrozzeria rendono facili le manovre, mentre le grandi porte dall’ampio angolo di apertura (quasi 90 gradi) agevolano l’accesso e l’uscita dall’abitacolo, evitando pure di “trafficare” con i seggiolini dei bambini. Peccato che i freni richiedano un po’ di attenzione: il pedale è molto sensibile e basta una leggera pressione per “inchiodare”.
Fuori città
Nelle scorrevoli strade provinciali è fluida e silenziosa (a patto di non superare i 90 km/h) e ha anche il pregio di consumare poco. Quando cominciano le curve, si rivela agile, divertente e sicura e il motore mette in mostra una bella vivacità. Le reazioni sono sempre sincere e la tenuta di strada è quasi confortante: l’auto è “attaccata a terra”, ma se ci fosse il controllo di stabilità sarebbe molto meglio.
In autostrada
Nei viaggi si apprezzano lo spazio a disposizione e la luminosità dell’abitacolo, ma anche la vivace progressione con cui si affrontano i sorpassi. Nei curvoni autostradali le traiettorie sono precise, la stabilità è sempre elevata e si apprezza la moderata “sete” di carburante del motore. Peccato che quest’ultimo faccia baccano oltre i 3500 giri e che, assieme a qualche fruscio aerodinamico di troppo, penalizzi il comfort di marcia.
È strano che per una vettura così recente, il controllo elettronico di stabilità e trazione (e tanto meno il cruise control) non si possano avere neppure come optional, mentre l’equipaggiamento di serie per la sicurezza prevede gli airbag frontali, quelli laterali anteriori, e pure quelli per la testa di chi siede sia davanti, sia dietro. Peccato, perché nei crash test dell’EuroNcap ha conseguito risultati confortanti: ben cinque stelle come valutazione complessiva, col corredo di punteggi percentuali molto alti.
Spiace dover sottolineare che il modello 2009 della Honda Jazz non possa essere equipaggiato con un dispositivo così importante per la sicurezza come l’ESP (ma non si può avere neanche il regolatore di velocità…) nemmeno a pagamento. Una carenza che risulta ancor più pesante se si considera che la piccola monovolume giapponese è molto curata sotto il profilo della sicurezza, visto che dispone di numerosi airbag (due frontali, due laterali anteriori, e pure quelli per la testa di chi siede sia davanti, sia dietro) e che ha superato brillantemente i crash test dell’EuroNcap, ottenendo cinque stelle (il massimo) come giudizio globale.
In base ai nuovi criteri adottati da questo ente, anche questa valutazione è stata espressa in valori percentuali: un ottimo 78% per quanto riguarda la protezione di guidatore e passeggeri e un notevolissimo 79% per quella dei bambini fissati sugli appositi seggiolini con attacco Isofix. Abbastanza buona, nonostante il “muso” corto e alto, la valutazione (60%) relativa alla tutela dei pedoni in caso di investimento, mentre è altrettanto elevato (71%) il livello della sicurezza attiva e passiva.
Il rapporto tra spazio interno e ingombri esterni non ha paragoni. La Jazz ha molte soluzioni intelligenti che la rendono davvero pratica. Inoltre il motore spinge sempre bene senza consumare troppo. Peccato per la mancanza dell'ESP.
Lunga tre metri e 90 cm e piuttosto originale nella linea, offre un abitacolo e un bagagliaio davvero spaziosi, pieni di soluzioni pratiche e funzionali, a un prezzo tutto sommato ragionevole. Si guida bene, offre una buona visibilità, è agile in città e sa divertire sui percorsi tortuosi. Il motore, brioso ma “economo”, sa adattarsi a quasi tutte le situazioni, ma nei lunghi viaggi si rivela rumoroso. Anche i freni, poco modulabili, richiedono una certa pratica.
Abitabilità
Sorprende piacevolmente in rapporto alle dimensioni: quattro adulti, anche se alti di statura, trovano posto comodamente. E con un minimo di adattamento, si riesce a stare anche in tre.
Bagagliaio
Per quanto possa sembra incredibile, si può paragonare a quello di auto ben più grandi; si rinuncia alla ruota di scorta, ma al suo posto c’è il kit di gonfiaggio.
Consumi
Il motore 1.2 a 16 valvole, moderno e tecnicamente raffinato, riesce a garantire consumi contenuti in tutte le condizioni di utilizzo, senza imporre rinunce in fatto di vivacità.
Prestazioni
Chi ama guidare con brio sarà soddisfatto: la Honda Jazz ha uno scatto notevole, superiore a quello di svariate 1.4, e una elevata velocità massima.
Comfort
Le sospensioni tutt’altro che morbide e il rumore del motore che fa la voce grossa dopo i 90 km/h, penalizzano la godibilità della monovolume giapponese nei lunghi viaggi.
ESP
Divertente da guidare e con una notevole tenuta di strada, la Jazz meriterebbe di avere il controllo elettronico della stabilità fornito di serie, ma non si può avere neppure a pagamento.
Fendinebbia
Possono solo essere montati a richiesta dalla concessionaria e costano pure parecchio.
Plastiche
Alquanto economiche quelle utilizzate per la plancia e per i pannelli delle portiere. D’accordo, sono “lavorate” con cura e i montaggi sono precisi, ma si poteva fare di più e meglio.
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 6a a 4300 giri | 177,6 km/h | 177 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 11,2 | 12,6 secondi | |
0-400 metri | 17,7 | 125,9 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 33,0 | 154,1 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 4a | 38,0 | 140,1 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 5a | 36,6 | 129,9 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 5a | 21,0 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 13 km/litro | 15,4 km/litro | |
Fuori città | 17,2 km/litro | 22,2 km/litro | |
In autostrada | 13,7 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 7,9 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 14,9 km/litro | 18,9 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 40,3 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 66,4 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 134 km/h | ||
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 10,3 metri | 9,3 |
Cilindrata cm3 | 1198 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 66 (90)/6000 |
Coppia max Nm/giri | 114/4900 |
Emissione di CO2 grammi/km | 125 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 5 + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 390/170/153 |
Passo cm | 250 |
Peso in ordine di marcia kg | 975 |
Capacità bagagliaio litri | 379/1341 |
Pneumatici (di serie) | 175/65 R 15 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 6a a 4300 giri | 177,6 km/h | 177 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 11,2 | 12,6 secondi | |
0-400 metri | 17,7 | 125,9 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 33,0 | 154,1 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 4a | 38,0 | 140,1 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 5a | 36,6 | 129,9 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 5a | 21,0 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 13 km/litro | 15,4 km/litro | |
Fuori città | 17,2 km/litro | 22,2 km/litro | |
In autostrada | 13,7 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 7,9 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 14,9 km/litro | 18,9 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 40,3 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 66,4 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 134 km/h | ||
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 10,3 metri | 9,3 |
Cilindrata cm3 | 1198 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 66 (90)/6000 |
Coppia max Nm/giri | 114/4900 |
Emissione di CO2 grammi/km | 125 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 5 + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 390/170/153 |
Passo cm | 250 |
Peso in ordine di marcia kg | 975 |
Capacità bagagliaio litri | 379/1341 |
Pneumatici (di serie) | 175/65 R 15 |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Honda Jazz usate 2019 | 13.399 | 13.470 | 8 annunci |
Honda Jazz usate 2020 | 12.900 | 16.370 | 3 annunci |
Honda Jazz usate 2021 | 16.000 | 17.600 | 3 annunci |
Honda Jazz usate 2022 | 18.450 | 18.450 | 1 annuncio |