Tutta nuova, la quarta edizione della Honda Jazz mantiene le forme da monovolume compatta e la grande praticità che l’hanno sempre contraddistinta, ma rispetto alla terza serie ha uno stile molto più semplice. L’abitacolo, con plancia lineare, cruscotto digitale e finiture curate seppure non lussuose, è molto arioso e continua a disporre del sistema Magic Seats: la seduta del divano può ruotare di novanta gradi, posizionandosi contro lo schienale. Dietro i sedili anteriori si crea così un ampio vano che va dal pavimento al soffitto, adatto per caricare oggetti piuttosto alti, come una pianta in vaso o una bicicletta. Ma questa non è l'unica particolarità della Honda Jazz. Anche la tecnologia la distingue dalle altre utilitarie. L'auto è solo ibrida, con ricarica automatica durante i rallentamenti, e utilizza un quattro cilindri a benzina 1.5 e due unità elettriche. Tre le modalità di funzionamento: in EV Drive, la batteria agli ioni di litio (alloggiata posteriormente) alimenta il motore elettrico che muove le ruote anteriori, garantendo (a bassa velocità e per brevi tratti) la trazione a zero emissioni; nella Hybrid Drive, che si attiva a batteria quasi scarica, il 1.5 a benzina (dal rombo fin troppo evidente) fa girare un generatore, che invia la corrente al motore elettrico. Nella maggior parte delle condizioni di guida, la Honda Jazz passa di continuo fra questi due modi. Solo a velocità costante medio-alta interviene la modalità Engine Drive, col solo 1.5 a spingere la vettura. Il risultato sono riprese fluide e vigorose, consumi contenuti e la comodità della trasmissione automatica. I prezzi non sono bassi, ma la dotazione è notevole, soprattutto per quanto concerne la sicurezza. Ci sono ben dieci airbag, incluso quello fra i due sedili anteriori, per evitare che le teste dei due occupanti cozzino violentemente fra loro in caso di urto laterale, e si possono avere il cruise control adattativo, il sistema per il mantenimento in corsia e il controllo dell’angolo cieco dei retrovisori. La Jazz c'è anche nella versione Crosstar, "stile suv", con assetto leggermente rialzato, barre sul tetto, verniciatura bicolore e profili di protezione in plastica nella parte bassa della carrozzeria.