Comoda e piacevole da guidare, è spinta da un turbodiesel che abbina la vivacità ai consumi contenuti. L’abitacolo offre fino a sette posti, con le due file posteriori facilmente accessibili. In rapporto al prezzo la dotazione è ricca, ma le finiture sono sottotono.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Dotazione | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
Monovolume filante e spaziosa, è comoda per sei e se necessario permette di viaggiare anche in sette; le portiere posteriori che scorrono elettricamente sono funzionali, mentre la qualità delle plastiche non soddisfa del tutto. A dispetto della carrozzeria alta la guida risulta gradevole anche fra le curve: senza essere eccessivamente rigide, le sospensioni contengono efficacemente il rollio, e il 1.6 a gasolio si rivela piuttosto vivace, oltre che silenzioso e parco. La Dynamic Space ha una dotazione ricca, ma costringe ad accontentarsi del “clima” monozona e, se si desidera il navigatore, a farlo montare in concessionaria.
Questa monovolume giapponese si contraddistingue per la linea filante e per la soluzione (rara fra le concorrenti dirette) delle portiere posteriori con apertura a comando elettrico: facilitano l’accesso alla seconda e alla terza fila di sedili, soprattutto quando si parcheggia con poco spazio di fianco all’auto. L’abitacolo è gradevole nonostante alcune plastiche un po’ sottotono, e permette di viaggiare comodi in sei (il settimo posto, al centro della seconda fila, è più stretto degli altri).
Sotto il cofano c’è un 1.6 turbodiesel di fabbricazione Peugeot-Citroën, che con i suoi 116 CV si rivela adeguato alla stazza della vettura (lunga 459 cm e pesante oltre 1400 kg): spinge con apprezzabile vivacità a partire dai 1800 giri, è abbastanza silenzioso e consuma poco. A sottolinearne il carattere brioso c’è un cambio manuale a sei marce comandato da una corta leva dagli innesti rapidi e precisi.
Le sospensioni assicurano il necessario comfort anche sui fondi imperfetti, ma senza per questo risultare troppo cedevoli: dunque, anche se si affrontano le curve allegramente il rollio è contenuto e l’agilità notevole per una vettura con carrozzeria alta; si prestano alla guida brillante anche lo sterzo – preciso e piuttosto diretto – e i freni. Dato il buon equilibrio generale, l’Esp entra in gioco di rado (ma la sua tempestività lascia a desiderare).
La Dynamic Space è la versione più ricca: oltre ai sensori di parcheggio (di fatto indispensabili, perché la visibilità offerta dal lunotto è piuttosto limitata) offre di serie i fari allo xeno, i cerchi in lega di 17”, i vetri posteriori scuri, i comandi dell’impianto audio ripetuti al volante e il vivavoce Bluetooth. Peccato, però, che il climatizzatore automatico non sia di tipo “bizona”, e che il navigatore sia disponibile solo in aftermarket.
Lo spazio è parecchio e ben sfruttabile: la seconda fila può scorrere longitudinalmente e ha il posto centrale che si può trasformare in un bracciolo, e i due sedili in fondo all’abitacolo sono comodi anche per due adulti. Sottotono le plastiche impiegate nella plancia e nella consolle, mentre la disposizione dei comandi e la loro funzionalità è soddisfacente. Con l’ultima fila in uso la capacità del baule si riduce parecchio, mentre viaggiando in cinque il vano risulta sufficientemente ampio e ben sfruttabile.
Plancia e comandi
Il cruscotto con i due strumenti a binocolo è accattivante e ben leggibile (peccato manchi il termometro del liquido refrigerante), e anche la plancia ha un aspetto imponente, con i comandi della radio e del “clima” raccolti in un ampio pannello; a portata di mano anche la leva del cambio, che sbuca dalla massiccia consolle. Non soddisfano, però, le plastiche, economiche per una vettura di questa classe, né lo schermo al di sopra delle bocchette d’aerazione, troppo piccolo. Un appunto va anche al cassetto di fronte al passeggero, capiente ma privo di serratura e non refrigerato.
Abitabilità
Lo spazio è parecchio e non mancano dettagli che migliorano la qualità della vita a bordo, come i braccioli singoli (e sollevabili) a uso degli occupanti delle comode e ben sagomate poltrone anteriori (con regolazione in altezza prevista anche per quella di destra). Si viaggia comodi anche dietro, soprattutto con l’abitacolo in configurazione a sei posti: la seconda fila scorre di 27 cm e permette di ripiegare la seduta centrale (più stretta delle altre due) e di trasformarne il relativo schienale in un bracciolo.
Bagagliaio
La capacità del baule non è da record, ma il volume a disposizione si sfrutta con facilità grazie al profilo interno regolare e al fondo che resta piatto anche quando si reclinano i sedili della seconda fila (operazione che “libera” un piano di carico lungo fino a 193 cm); se, però, si viaggia in sette, la profondità utile si riduce a soli 37 cm. Nulla da eccepire sull’accessibilità, dato che la soglia è vicina al suolo (63 cm) e che l’imboccatura e ampia e squadrata.
Nonostante le misure generose, si disimpegna nel traffico senza troppa difficoltà; la visibilità, però, non è il massimo, e nei parcheggi in “retro” è meglio affidarsi ai sensori. Pur sufficientemente efficaci nel filtrare le buche, le sospensioni sono rigide al punto giusto e favoriscono la maneggevolezza fra le curve: il piacere di guida non manca, anche grazie ai freni potenti e al motore pronto a prendere i giri. I rapporti del ben manovrabile cambio non sono troppo lunghi e favoriscono la ripresa, senza, comunque, penalizzare il comfort acustico e i consumi.
In città
Sebbene le dimensioni non siano quelle di una citycar, questa giapponese è piuttosto maneggevole e nel traffico se la cava discretamente, grazie pure al motore vivace ed elastico. Qualche problema, però, arriva dalla visibilità: davanti disturbano i montanti massicci e molto inclinati, d’intralcio in prossimità degli incroci e nelle svolte strette, mentre le limitate dimensioni del lunotto costringono ad affidarsi “ciecamente” ai sensori di distanza. I quali, comunque, sono opportunamente previsti di serie (almeno nella top di gamma Dynamic Space).
Fuori città
Le sospensioni non fanno mancare il comfort, ma sono pure sufficientemente solide da tenere sotto controllo la tendenza al coricamento laterale nelle curve: così nei percorsi misti, nonostante la carrozzeria alta, questa monovolume risulta piacevolmente agile. Chi ama la guida brillante trarrà soddisfazioni anche dallo sterzo – preciso e abbastanza diretto – e da un impianto frenante potente e dalla giusta modulabilità. La risposta del vivace 1.6 turbodiesel, abbinato a un cambio rapido e dagli innesti precisi, è gratificante, e anche sul fronte dei consumi le notizie sono buone (abbiamo abbondantemente superato i 16 chilometri con un litro di gasolio).
In autostrada
Il turbodiesel non fa mai mancare la giusta riserva di potenza e, grazie pure alla sesta marcia non eccessivamente distesa (a 130 orari corrisponde un regime di 2700 giri) è capace di riprese abbastanza vivaci: anche a pieno carico, sono rare le occasioni in cui si rende necessario scalare marcia. Nei lunghi trasferimenti se ne apprezza pure la valida insonorizzazione, tanto che il rumore che si percepisce di più è quello di rotolamento delle gomme. Del tutto soddisfacenti, considerando le dimensioni della vettura, anche i consumi (abbiamo misurato 13,3 km/l).
ll’Esp, ai sei airbag e ai fendinebbia, che costituiscono la dotazione di sicurezza comune a tutta la gamma, la “ricca” Dynamic Space aggiunge i fari allo xeno, i sensori poggia/luci e il regolatore elettronico della velocità: perciò non ci sono aggiunte da pagare a parte. La Mazda 5 deve ancora essere sottopost ai crash test Euro NCAP.
La Mazda 5 non è ancora stata esaminata dall’Euro NCAP, dunque non sono disponibili i risultati dei crash test e la valutazione sul grado si sicurezza va effettuata basandosi sull’equipaggiamento. Il quale, per inciso, è davvero completo: gli airbag frontali, quelli laterali anteriori e quelli a tendina (che riparano la testa degli occupanti di tutte e tre le file dei sedili) sono di serie per l’intera gamma, come pure i fendinebbia e, naturalmente, il controllo elettronico della stabilità (che, però, dovrebbe essere più tempestivo nell’intervento). Oltre ai fari allo xeno, la Dynamic Space offre anche il cruise control e i sensori per l’accensione automatica dei fari e dei tergicristallo (per averli negli altri allestimenti si deve acquistare il pacchetto Smart, che comprende pure i sensori di parcheggio posteriori).
Ben dotata in rapporto al prezzo, la Mazda 5 ha un abitacolo accogliente e ricco di soluzioni pratiche, sebbene la qualità di alcune plastiche sia sottotono rispetto al resto. L’assetto è ben studiato, e anche l’economo 1.6 turbodiesel ha le prestazioni giuste per rendere la guida piacevole: insomma è una monovolume comoda in autostrada, ma anche a suo agio fra le curve.
Filante e spaziosa, la Mazda 5 pecca nella qualità di alcune plastiche ma offre un abitacolo ampio e tutta la praticità (favorita dalle porte dietro scorrevoli elettricamente) che ci si aspetta in una monovolume: la seconda fila scorrevole e “modulabile” permette di far fronte facilmente alle diverse esigenze, e se non si utilizzano i due posti in fondo (che sono comodi anche per una coppia di adulti) si può contare pure su un bagagliaio sufficientemente spazioso e dalla forma regolare. Diversamente da molte rivali la monovolume giapponese è piacevole da guidare anche fra le curve, grazie a sospensioni abbastanza rigide da contenere il rollio e, al tempo stesso, efficaci sulle buche. Promosso anche il motore, che offre un’erogazione gradevole senza mai alzare la voce, consuma poco ed è pure abbinato a un ottimo cambio manuale. Pur con il “neo” di non potere avere né il climatizzatore bizona né il navigatore installato direttamente in fabbrica, il rapporto fra prezzo e dotazione è favorevole al punto da rendere poco interessanti i meno ricchi allestimenti Smart Space e Smart Navi (che fanno rinunciare ai fari allo xeno, all’utile vivavoce Bluetooth e ai vetri posteriori e lunotto scuri).
Accessibilità
Con le portiere posteriori che scorrono elettricamente, l’accesso alla seconda e alla terza fila di sedili è agevole anche quando di fianco alla vettura c’è poco spazio libero; comodo pure l’accesso al baule (che, però, ha una capienza inferiore alle aspettative).
Cambio
È un manuale a sei marce che non stonerebbe in un’auto sportiva: oltre a essere comoda da raggiungere, la ben manovrabile leva offre un’escursione breve accompagnata da innesti secchi e precisi.
Dotazione
In rapporto al prezzo, questa giapponese offre un equipaggiamento completo, che include anche i cerchi in lega di 17 pollici e i fari allo xeno; l’unico appunto va al navigatore, che non è previsto in origine e va fatto montare in concessionaria.
Guida
La Mazda 5 ha uno sterzo preciso e piuttosto diretto, e in curva si corica poco di lato perché ben “sostenuta” dalle rigide sospensioni (che comunque non penalizzano il comfort); potente e modulabile l’impianto frenante.
Climatizzatore
Sulla sua efficienza non si discute e anche i comandi sono a portata di mano, ptuttavia è di tipo monozona mentre le rivali offrono (almeno a pagamento) impianti con regolazione separata della temperatura per la parte destra e quella sinistra dell’abitacolo.
Esp
Grazie all’assetto “sano” e alla notevole tenuta di strada, in questa monovolume il controllo elettronico della stabilità interviene di rado; peccato, però, che quando lo fa si riveli troppo lento.
Finiture
La qualità delle plastiche impiegate per la realizzazione della plancia e dei pannelli delle porte è inadeguata alla classe della vettura: nella maggior parte delle rivali, sotto quest’aspetto, si riscontra una maggior cura.
Visibilità
Davanti, nelle svolte strette o negli incroci, la visuale può essere intralciata dai montanti, massicci e inclinati; in retromarcia le cose non vanno meglio, perché nonostante il lunotto piccolo, ci sono i provvidenziali sensori di serie.
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 6a a 4300 giri | 182,3 km/h | 180 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 12,1 | 13,7 secondi | |
0-400 metri | 18,4 | 122,0 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 33,9 | 153,0 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 5a | 37,6 | 147,6 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 6a | 34,1 | 145,1 km/h | non dichiarata |
da 40 a 70 km/h in 5a | 11,4 | ||
da 80 a 120 km/h in 6a | 13,4 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 13,7 km/litro | 15,6 km/litro | |
Fuori città | 16,7 km/litro | 21,7 km/litro | |
In autostrada | 13,3 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 14,9 km/litro | 19,2 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 37,4 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 63,2 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 135 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 11,2 metri | 10,6 |
Cilindrata cm3 | 1.598 |
No cilindri e disposizione | 4 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 85 (116)/3600 |
Coppia max Nm/giri | 270/1750-2500 |
Emissione di CO2 grammi/km | 138 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 (manuale) + retromarcia |
Trazione | Anteriore |
Freni anteriori | Dischi autoventilanti |
Freni posteriori | Dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 461/175/162 |
Passo cm | 275 |
Peso in ordine di marcia kg | 1415 |
Capacità bagagliaio litri | 112/1485 |
Pneumatici (di serie) | 205/50 R 17 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 6a a 4300 giri | 182,3 km/h | 180 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 12,1 | 13,7 secondi | |
0-400 metri | 18,4 | 122,0 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 33,9 | 153,0 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 5a | 37,6 | 147,6 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 6a | 34,1 | 145,1 km/h | non dichiarata |
da 40 a 70 km/h in 5a | 11,4 | ||
da 80 a 120 km/h in 6a | 13,4 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 13,7 km/litro | 15,6 km/litro | |
Fuori città | 16,7 km/litro | 21,7 km/litro | |
In autostrada | 13,3 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 14,9 km/litro | 19,2 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 37,4 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 63,2 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 135 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 11,2 metri | 10,6 |
Cilindrata cm3 | 1.598 |
No cilindri e disposizione | 4 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 85 (116)/3600 |
Coppia max Nm/giri | 270/1750-2500 |
Emissione di CO2 grammi/km | 138 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 (manuale) + retromarcia |
Trazione | Anteriore |
Freni anteriori | Dischi autoventilanti |
Freni posteriori | Dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 461/175/162 |
Passo cm | 275 |
Peso in ordine di marcia kg | 1415 |
Capacità bagagliaio litri | 112/1485 |
Pneumatici (di serie) | 205/50 R 17 |