È una station wagon dalla linea filante e originale, con un abitacolo confortevole e un baule ampio. Ha buone prestazioni, l’assetto è quasi sportivo e il rapporto qualità/prezzo è molto favorevole
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Dotazione | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
La linea slanciata fa sembrare la Insignia Sports Tourer più compatta di quel che è, ma dentro lo spazio abbonda, e quattro persone viaggiano con tutti i comfort. Il bagagliaio, con portellone elettrico, è spazioso e pratico. A dispetto della stazza, il piacere di guida è elevato: l’assetto è bilanciato e l’auto risulta maneggevole e precisa. Piuttosto potente, il turbodiesel ha un’erogazione davvero regolare, soprattutto se abbinato al cambio automatico optional. La dotazione di sicurezza è completa (sei airbag e poggiatesta anteriori attivi) e, volendo, si possono aggiungere i fari bixeno “intelligenti” con nove diverse funzioni di illuminazione
La Insignia Sports Tourer è una famigliare di considerevoli dimensioni (491 cm) e raccoglie l’eredità della Vectra SW, rispetto alla quale è più lunga di 7 cm e, soprattutto, ben più accattivante nell’estetica: i grandi cerchi, la massiccia fiancata e i finestrini dalla forma che si restringe verso la coda danno un notevole slancio all’insieme, e fanno apparire la vettura più compatta di quel che è.
Ha un abitacolo davvero spazioso, che accoglie comodamente quattro adulti (mentre l’eventuale passeggero posteriore centrale è infastidito dal tunnel sul pavimento) e consente di caricare una grande quantità di bagagli in un baule capiente, ben sfruttabile e ottimamente rifinito. Il motore è un turbodiesel da 160 CV, adeguato a spingere una vettura dal peso non trascurabile (1.658 kg), e che ben si sposa con il cambio automatico con convertitore di coppia e possibilità di utilizzo sequenziale (optional a 1.500 euro).
La Opel Insignia Sports Tourer non è soltanto un comodissimo “incrociatore” da autostrada, ma anche una vettura maneggevole e piacevole da guidare sul misto: fra le curve se ne apprezzano la tenuta di strada e la stabilità. Con il sistema FlexRide (optional) si può variare la risposta delle sospensioni, dell’ESP, dello sterzo, del motore e del cambio scegliendo fra le modalità Tour (più confortevole) e Sport (più reattiva, ideale nella guida grintosa).
L’equipaggiamento della versione Cosmo, la più accessoriata, è piuttosto completo, e può essere integrato con accessori che aumentano ulteriormente la sicurezza, come i fari “intelligenti” AFL, che in base alla situazione di guida e alle condizioni atmosferiche adattano automaticamente la forma e l’intensità del fascio luminoso. Per risparmiare c’è la versione base, che, però, è priva del portellone elettrico, dei sensori di parcheggio e del clima bizona.
L’abitacolo è elegante e in quattro lo spazio abbonda: i posti davanti sono ariosi e chi sta dietro non ha affatto le gambe sacrificate (ma la forma del divano è studiata per due occupanti: il posto centrale è scomodo). La plancia rispecchia gli elevati contenuti tecnologici della Insignia: i comandi sono parecchi, e per individuarli senza esitazioni bisogna fare pratica.
Chi viaggia con molti bagagli può contare su un vano grande e dal profilo regolare, oltre che con la soglia a filo del pavimento; c’è anche il portellone con apertura elettrica, che si attiva col telecomando oppure mediante una manopola nell’abitacolo. Unico “neo” del baule, l’altezza sotto il tendalino, un po’ limitata: se si vuole celarle alla vista, le valigie vanno sdraiate
Plancia e comandi
L’abitacolo della Insignia Sports Tourer è elegante e curato, e i materiali sono di ottima qualità (eppure l’esemplare in prova aveva qualche problema di assemblaggio: dal tunnel centrale e dal retrovisore interno proveniva qualche scricchiolio). I comandi sulla plancia sono numerosi e non è facile individuarli al volo: oltre a numerosi tasti si contano ben cinque manopole, di cui una posta dietro la leva del cambio. Quest’ultima è multifunzione: comanda il climatizzatore, la radio e il navigatore (optional); accanto a questa, c’è un piccolo comando (elettroassistito) che attiva il freno a mano.
D’impostazione classica il cruscotto, ben leggibile; è illuminato da una luce bianca, ma si tinge di rosso se la vettura è dotata di sospensioni FlexRide e si imposta la modalità Sport.
Abitabilità
Il passo lungo (274 cm) è garanzia di un abitacolo accogliente, nel quale anche chi siede dietro trova spazio adeguato per le gambe; tuttavia, il divano posteriore è comodo solo per chi siede ai lati, perché al centro la seduta è più corta e meno imbottita, e il tunnel sul pavimento toglie spazio ai piedi. Le poltrone davanti sono comode: ampie e ben profilate, in curva evitano che il corpo scivoli di lato; si possono avere riscaldate e con regolazioni elettriche “in pacchetto “ con il rivestimento in pelle (optional). Nella Cosmo il cassetto davanti al passeggero, abbastanza capiente ma purtroppo privo di serratura, può essere refrigerato dall’aria del climatizzatore.
Bagagliaio
Il portellone elettrico, di serie per la Cosmo, può essere sollevato anche parzialmente (una possibilità utile nei box con il soffitto basso) e dà accesso a un vano ampio e perfettamente sfruttabile: la soglia è a filo del pavimento del baule e l’imboccatura molto ampia. Nessun problema, dunque, con gli oggetti di grandi dimensioni (ma può essere necessario rimuovere il tendalino, che è un po’ basso), anche perché reclinando il divano non si vengono a creare gradini. Inoltre, sotto il piano di carico c’è un pozzetto profondo 7 cm, utile per occultare oggetti piccoli e sottili (come per esempio un computer portatile). Sulla Insignia Sports Tourer, per aumentare la sicurezza al buio, le luci posteriori sono “ripetute” internamente, ai lati dell’apertura del bagagliaio (visto che quelle principali, montate sul portellone, quando questo è aperto risultano invisibili).
Ha lo sterzo leggero e un cambio automatico dal funzionamento “rilassante”. Tuttavia, nel traffico cittadino non è certo a suo agio: la lunghezza è quella che è. La Opel Insignia Wagon è impegnativa anche in manovra: dal lunotto si vede poco e i sensori di parcheggio aiutano fino a un certo punto. Molto meglio, quindi, godersela fuori città, dove addirittura risulta divertente da guidare (specie con le sospensioni “settate” in modalità Sport): fra le curve è rapida e sicura, e ha un rollio sempre contenuto. La notevole souplesse del motore, la buona insonorizzazione e un abitacolo tagliato alla perfezione per i lunghi viaggi, fanno sì che l’autostrada sia il suo terreno ideale
In città
Lo sterzo ha la servoassistenza variabile e a bassa velocità è molto leggero: in città aiuta, come pure è comodissimo e fluido nel funzionamento il cambio automatico (che, però, è optional). Peccato soltanto per le dimensioni “importanti” della Insignia Sports Tourer che, dunque, non è l’ideale per svicolare nel traffico, ed è pure impegnativa da parcheggiare in retromarcia: i sensori di distanza (di serie) e il relativo cicalino sono un po’ approssimativi nel funzionamento, e la visibilità consentita dal lunotto è insufficiente per manovrare con disinvoltura.
Fuori città
Grazie all’ottimo bilanciamento della vettura, nelle lunghe serie di curve l’ingombro sembra sparire magicamente: la Insignia Sports Tourer si rivela agile e precisa, tiene bene la strada e ha uno sterzo che al crescere dell’andatura diventa più “solido” e diretto. Impostando il FlexRide su “Sport” il comportamento diventa addirittura grintoso, ma anche in modalità Standard le sospensioni risultano abbastanza controllate da limitare il rollìo nelle curve, ma senza penalizzare il comfort. Il motore è piuttosto generoso e, volendo, il cambio automatico può essere utilizzato anche come sequenziale.
In autostrada
L’autostrada è l’habitat naturale della Opel Insignia Sports Tourer: si viaggia comodi, in un abitacolo ben insonorizzato e, soprattutto se si regolano le sospensioni in posizione “Tour”, senza minimamente risentire delle imperfezioni dell’asfalto. Il cambio automatico è fluido e rapido nello scalare le marce quando c’è bisogno di riprendere velocità dopo un rallentamento, e dal motore – che a 130 orari lavora a circa 2300 giri – arriva sempre la spinta necessaria a trarsi rapidamente d’impaccio.
L’EuroNcap non ha ancora sottoposto la Sports Tourer alle prove di crash. A titolo di riferimento si può prendere la versione berlina, che ha riportato un voto globale di cinque stelle (il massimo). La dotazione di airbag è completa e, volendo, si possono aggiungere quelli laterali posteriori. Ovviamente, non mancano i controlli elettronici si trazione e stabilità, come pure sono di serie gli antinebbia e il regolatore elettronico di velocità
La dotazione della Insignia Sports Tourer non è fatta certo al risparmio: gli airbag per la testa sono numerosi sia davanti sia dietro; per avere anche quelli laterali posteriori, però, si deve pagare. Ovviamente, non mancano l’ESP, il controllo elettronico della trazione, il cruise control e i fendinebbia; volendo si possono aggiungere i fari (bixeno) “intelligenti” AFL (optional), con nove diverse modalità di illuminazione che, automaticamente, si adattano alle condizioni ambientali e di guida (gli abbaglianti, per esempio, si spengono quando si incrociano altri veicoli per poi riaccendersi da soli).
Per ora, i crash test EuroNcap sono stati effettuati soltanto per la Insignia versione berlina, che ha ottenuto il massimo punteggio globale (cinque stelle) e il notevole “rating” del 94% per la capacità di protezione degli occupanti, del 79% per i bambini seduti su seggiolini Isofix e del 40% per la tutela dei pedoni in caso di investimento.
Gli interni spaziosi e il bagagliaio ampio e ben sfruttabile la rendono appetibile per chi vuole una famigliare di grossa stazza, pratica e funzionale, che non costi una fortuna: se si tiene conto dei contenuti tecnici e della dotazione, il prezzo è concorrenziale. Alla linea quasi sportiva, che mitiga le reali dimensioni della vettura, corrisponde un comportamento stradale altrettanto “dinamico” e gratificante
Se una famigliare si sceglie per caricare tanti bagagli, la Opel ha azzeccato la formula giusta: il vano, oltre a essere effettivamente spazioso, è anche molto valido sotto il profilo della funzionalità. Ma come suggerisce la denominazione Sports Tourer, oltre alla praticità c’è dell’altro: una linea aggressiva e personale e qualità di guida poco comuni da trovare in vetture di simili dimensioni. Tutto ciò senza che sia intaccato il comfort: l’Insignia famigliare è comoda per quattro adulti, adatta a chi fa molti chilometri, magari in autostrada. Una vettura che sfida le rivali anche nel prezzo, che resta concorrenziale persino se ci si lascia tentare da qualche (sfizioso) optional per arricchire la già completa dotazione di serie.
Baule
Il portellone elettrico di serie (con possibilità di apertura parzializzata) dà accesso a un vano ampio e profondo, con soglia a filo del piano di carico; l’interno ha un profilo regolare e presenta buone finiture.
Guida
L’Insignia Sports Tourer si rivela poco impegnativa da guidare nonostante le notevoli dimensioni. Se la si usa molto in città conviene acquistarla con il cambio automatico (optional): nel traffico riduce lo stress.
Linea
Rappresenta un bel passo avanti rispetto alla Vectra, e nonostante le dimensioni ha un aspetto quasi sportivo: i cerchi di grande diametro e le fiancate imponenti ben si sposano con l’aggressivo frontale e col profilo sfuggente della coda.
Tenuta di strada
L’assetto ben studiato, e il FlexRide (optional) regolato in posizione “Sport” regalano un grande piacere di guida. Ma anche con la taratura Standard il rollìo è contenuto. L’auto è davvero sicura in tutte le condizioni.
Comandi
Tra radio, climatizzatore e optional vari (a partire dal navigatore), la consolle è una vera “centrale di controllo” ed è affollata di tasti e manopole. Per individuarli si è costretti a distogliere lo sguardo dalla strada.
Divano
Una famigliare di questa taglia dovrebbe essere comoda per cinque. Invece, sul divano posteriore si viaggia bene solo in due, perché il posto centrale ha la seduta poco imbottita e il tunnel sul pavimento toglie spazio ai piedi.
Rumorini
Dato il livello di finiture e assemblaggi non ci saremmo aspettati rumorosità anomale. Invece nell’esemplare in prova della Insignia Sports Tourer abbiamo rilevato scricchiolii del tunnel e qualche vibrazione dello specchio retrovisore interno.
Visibilità posteriore
I sensori di distanza, di serie, aiutano nei parcheggi. Però, in retromarcia è difficile farsi un’idea di cosa c’è dietro: dal lunotto, piccolo e notevolmente distante dal posto di guida, si vede davvero poco.
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in D a 3700 giri | 210,3 km/h | 210 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 10,2 | 10,1 secondi | |
0-400 metri | 17,3 | 131,4 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 31,5 | 167,7 km/h | non dichiarata |
RIPRESA IN DRIVE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h | 29,2 | 168,3 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h | 28,0 | 169,0 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 5a | 7,4 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 9,4 km/litro | 10,5 km/litro | |
Fuori città | 14,3 km/litro | 18,5 km/litro | |
In autostrada | 13,2 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 6,3 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 12,2 km/litro | 14,5 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 39,7 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 67,2 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 135 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 11,7 metri | 10,9 |
Cilindrata cm3 | 1956 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 118(160)/4000 |
Coppia max Nm/giri | 350/1750-2500 |
Emissione di CO2 grammi/km | 182 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 491/186/152 |
Passo cm | 274 |
Peso in ordine di marcia kg | 1658 |
Capacità bagagliaio litri | 540/1530 |
Pneumatici (di serie) | 245/45 R 18 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in D a 3700 giri | 210,3 km/h | 210 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 10,2 | 10,1 secondi | |
0-400 metri | 17,3 | 131,4 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 31,5 | 167,7 km/h | non dichiarata |
RIPRESA IN DRIVE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h | 29,2 | 168,3 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h | 28,0 | 169,0 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 5a | 7,4 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 9,4 km/litro | 10,5 km/litro | |
Fuori città | 14,3 km/litro | 18,5 km/litro | |
In autostrada | 13,2 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 6,3 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 12,2 km/litro | 14,5 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 39,7 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 67,2 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 135 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 11,7 metri | 10,9 |
Cilindrata cm3 | 1956 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 118(160)/4000 |
Coppia max Nm/giri | 350/1750-2500 |
Emissione di CO2 grammi/km | 182 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 491/186/152 |
Passo cm | 274 |
Peso in ordine di marcia kg | 1658 |
Capacità bagagliaio litri | 540/1530 |
Pneumatici (di serie) | 245/45 R 18 |