Nel traffico può batterla solo una moto: è la citycar più piccola e maneggevole che ci sia sul mercato. Ha da poco ricevuto un turbodiesel più potente e vivace, che comunque mantiene consumi da record. Offre solo due posti e anche il bagagliaio è capiente e pratico.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Dotazione | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
Con i suoi 270 cm di lunghezza (20 in più della precedente versione) è “la più piccola fra le piccole”, imbattibile per agilità nel traffico e, soprattutto, al momento di trovare parcheggio. È una biposto, ma i sedili sono accoglienti, adatti anche a chi ha la corporatura robusta. Il turbodiesel 800 a tre cilindri è stato rinnovato: ora è in regola con la normativa Euro 5 e ha 9 CV in più del vecchio motore, che permettono un discreto sprint al semaforo. I consumi sono da record, ma rispetto alla versione a benzina la rumorosità è superiore e il prezzo più elevato. L’Esp di serie la rende sicura, ma il piacere di guida risente dello sterzo poco preciso e della lentezza del cambio robotizzato Softip; quest’ultimo, con un modesto sovrapprezzo, può essere dotato della modalità automatica Softouch.
L’estetica è quella che conosciamo: dal 2007 ha guadagnato 20 cm di lunghezza (per un totale di 270), ma resta la “minicar” più compatta e maneggevole: si riesce a parcheggiare ovunque e per chi gira parecchio in città è l’ideale. È una “due posti secchi” ma l’abitabilità è notevole in rapporto alle dimensioni; inoltre, la carrozzeria alta e le porte molto lunghe permettono un agevole accesso all’abitacolo.
La versione turbodiesel esisteva già, ma ora è più potente: è passata da 45 a 54 CV e, grazie anche al filtro antiparticolato, rispetta la normativa Euro5 e mette al riparo da eventuali limitazioni della circolazione. Offre uno sprint sufficiente per districarsi rapidamente nel traffico e si difende bene anche in fatto di velocità massima. I consumi sono da record, ma il motore risulta alquanto rumoroso nel funzionamento.
Su strada la Smart Fortwo Coupé ha un comportamento sicuro, anche perché l’Esp, di serie, tiene sotto controllo eventuali intemperanze. Peccato che lo sterzo (con servoassistenza optional) sia impreciso, soprattutto ad alta velocità. Comodo, ma lento, il cambio robotizzato Softip senza pedale della frizione: le cinque marce si inseriscono spostando in avanti e indietro la leva di comando, oppure tramite due levette al volante. A pagamento si può aggiungere la funzione Softouch, che consente il funzionamento in automatico.
La Cdi è più cara della versione a benzina (a sua volta un po’ meno parca, ma anche più vivace e silenziosa) e la convenienza va valutata con attenzione: a dispetto dei bassi consumi e del minor prezzo del gasolio, la maggiore spesa iniziale si compensa soltanto dopo 50.000 km. Per risparmiare all’acquisto c’è la versione Pure, priva di cerchi in lega, contagiri, tetto in vetro e fendinebbia; per avere, invece, la cellula Tridion (la struttura portante) di colore argento anziché nera si deve pagare un sovrapprezzo.
L’abitacolo è luminoso grazie al tetto in vetro, ed è anche esteticamente molto piacevole. Peccato che alcuni particolari lascino a desiderare, tanto più se si tiene conto del prezzo di questa citycar: per esempio, le guide dei sedili lasciate a vista, oppure la qualità delle plastiche, che sono rigide e non sempre impeccabili nelle giunzioni. La conformazione delle poltrone è azzeccata, e anche se manca la regolazione in altezza si riesce agevolmente a trovare la giusta posizione. Nella paratia dietro gli schienali ci sono due comode reti portaoggetti e anche a livello di bagagliaio la situazione è positiva: certo non è una vettura da grandi carichi, ma permette di stivare l’occorrente per una breve vacanza in coppia.
Plancia e comandi
Il look degli interni è fresco e giovanile, ma per quel che costa questa piccola meriterebbe plastiche di miglior qualità e dettagli più curati. Tutti i comandi sono a portata di mano, a partire dalle levette del cambio per arrivare a quelli della radio (optional) e del “clima” semiautomatico (di serie). Corretta la scelta di collocare la chiave di contatto fra i sedili, appena dietro la leva del cambio: in caso di incidente riduce il rischio di lesioni al ginocchio del guidatore. Sotto il grande tachimetro a mezzaluna c’è uno schermo lcd che fornisce numerose informazioni, fra cui la marcia inserita; il contagiri e l’orologio sono, invece, nella plancia: possono essere orientati e si leggono bene.
Abitabilità
Ampi e di forma sportiva (con i poggiatesta integrati), i sedili anteriori si possono avere - peraltro con un sovrapprezzo modesto - anche in pelle. Peccato, però, che siano privi di regolazione in altezza e che le guide metalliche siano lasciate in bella vista: sarebbe bastato un rivestimento in plastica per dare un’impressione di maggior qualità. Encomiabile la scelta di offrire un cassetto portaoggetti normale (con tanto di serratura) anziché le poco pratiche “mensole” presenti in altre minicar, come pure sono utili (e al riparo dalla vista) le due tasche in rete collocate nella paratia che separa i sedili dal bagagliaio.
Bagagliaio
Del vano di carico ben più capiente di quello di una Mini, dal profilo interno regolare e dall’imboccatura ampia, non ci si può certo lamentare. Sotto il tendalino ci sta quanto occorre per un weekend in coppia, ma è anche possibile stivare valigie grandi, ovviamente lasciandole “a vista”. Apprezzabile lo schienale destro che si reclina in avanti e permette di ottenere un piano utile lungo 144 cm. Nelle operazioni di carico si è facilitati da una comoda ribaltina che sostiene fino a 50 kg e - al suo interno - cela un vano di 8 litri dove tenere piccoli oggetti evitando che “vaghino” nel baule.
La città è il suo habitat ideale, ma per godere al meglio dell’agilità della Smart conviene aggiungere la funzione Softouch che permette anche il funzionamento automatico del cambio e, per ridurre la fatica nelle manovre, il servosterzo (anch’esso optional). Tuttavia, il rumore del motore inficia il comfort, e le irregolarità dell’asfalto si fanno sentire a causa delle sospensioni.
Queste ultime, comunque, favoriscono la tenuta nei percorsi ricchi di curve, dove la Smart si rivela sicura e piacevole, anche se poco adatta alla guida sportiva: se si esagera, l’intervento dell’Esp si fa sentire e, al limite, emerge il sottosterzo. Le prestazioni del turbodiesel sono più che sufficienti per affrontare l’autostrada, per quanto a velocità elevata la precisione dello sterzo non sia il massimo. Anche se superiori al dichiarato, i consumi sono eccezionalmente bassi in tutte le condizioni d’uso.
In città
Ci sono due note stonate, nella guida in città, e riguardano al comfort: le sospensioni risultano piuttosto rigide sulle sconnessioni e il rombo del piccolo turbodiesel è sin troppo presente. Per il resto, sgusciare nel traffico è piacevole e divertente: l’agilissima Smart Fortwo Coupé ha un motore che risponde con prontezza, e in più c’è la comodità del cambio automatico (optional, che, però, non è un fenomeno di rapidità). Facilissime le manovre, ma a tal proposito è consigliabile il servosterzo (optional), che allevia di parecchio lo sforzo da esercitare sul volante. Ottimi i consumi: con un litro di gasolio si percorrono più di 20 km.
Fuori città
Le sospensioni rigide favoriscono la tenuta di strada e anche i freni sono adeguatamente potenti, oltre che dotati di buona resistenza nell’uso prolungato. Fra le curve la guida è dunque abbastanza piacevole, a patto, però, di non pretendere un comportamento da sportiva: lo sterzo è impreciso e poco diretto e, se si esagera, emerge la tendenza ad allargare con il muso; inoltre, l’Esp interviene di frequente (e in modo non propriamente “discreto”). Comode le levette al volante, soprattutto quando si vuole scalare prima di un sorpasso, e ridottissimi i consumi: anche se i 30 km/l promessi dalla casa restano un miraggio, i 23 sono la realtà.
In autostrada
I 138 km/h di punta massima effettiva si raggiungono con il motore che lavora a un regime relativamente contenuto (3500 giri), ma, comunque, la rumorosità rende consigliabile una velocità di crociera di 120 km/h: oltre che soffrire meno dell’imprecisione dello sterzo, che comporta la necessità di correggere spesso la traiettoria (ancor più nei curvoni veloci), si conserva la riserva di potenza necessaria per i sorpassi. In altre parole, è evidente che si tratta di una vettura nata per la città. Comunque, consuma poco anche in autostrada: i 18 km/l sono a portata di mano.
Dato il passo corto (che aumenta la “sensibilità” della vettura nelle manovre brusche) la scelta di offrire l’Esp di serie appare opportuna: la Smart, infatti, è stabile e sicura, oltre a rimanere facile da controllare anche nelle frenate “al limite”. La dotazione di airbag prevede soltanto quelli anteriori, ma a pagamento si possono aggiungere quelli laterali, che sono del tipo a doppia funzione e proteggono sia il torace, sia la testa dei passeggeri.
L’“ossatura” della citycar tedesca è la cellula Tridion in acciaio altoresistenziale, che ha contribuito al conseguimento di positivi risultati nei crash test EuroNcap: malgrado la contenuta lunghezza della carrozzeria (che comporta maggiori difficoltà nello smaltire l’energia dell’impatto), la Smart Fortwo Coupé ha ottenuto quattro stelle per la capacità di protezione degli occupanti, e due stelle per quanto riguarda la tutela dei pedoni in caso di investimento.
L’esemplare sottoposto a test non era, tuttavia, equipaggiato con gli airbag laterali a doppia funzione (proteggono anche la testa), che sono optional. Chi intende trasportare un bimbo, montando un seggiolino contromarcia sul sedile destro, dovrà ordinare anche gli attacchi Isofix: comportano un sovrapprezzo modesto e sono proposti in “pacchetto” con il sistema che permette di escludere l’airbag del passeggero. Fanno, invece, parte della dotazione di serie l’Esp e il controllo elettronico della trazione, come pure i fendinebbia.
Chi macina chilometri e chilometri fra tangenziali e strade del centro può trovare nella Smart Cdi la vettura ideale, “colmando” il divario di prezzo rispetto alla versione a benzina grazie ai consumi ridottissimi. Certo, il comfort non è l’ideale (il turbodiesel si fa sentire) e le finiture sono meno curate di quanto il prezzo lascerebbe intendere, ma in fatto di funzionalità la piccola tedesca non delude: ha due posti comodi e un bagagliaio che permette di caricare ben più dei sacchetti della spesa.
Coloro che desiderano un’utilitaria economica e versatile debbono rivolgersi altrove: la Smart ha soltanto due posti e non è certamente a buon mercato. Anche perché al prezzo di listino va aggiunto il costo di accessori di fatto irrinunciabili, come la radio, il servosterzo, il cambio Softouch e gli airbag laterali. Occorre chiudere un occhio anche su materiali e finiture, non all’altezza di una citycar che tra le frecce al suo arco annovera l’esclusività. Ma è indiscutibile che resti la soluzione migliore per circolare in città, con buona pace del cambio lento e di uno sterzo dalla precisione migliorabile. Paradossalmente la sola, vera rivale della Smart Cdi è… la sorella a benzina, che oltre a essere più vivace e silenziosa, costa meno. Tuttavia, se si fanno parecchi chilometri, grazie al parsimonioso turbodiesel alla lunga il risparmio c’è.
Abitabilità
Da una vettura così compatta non si può pretendere di più: le poltrone sono ampie e lo spazio abbonda anche per i passeggeri di altezza superiore alla media. Agevole l’accessibilità nell’abitacolo.
Consumi
Non serve grande attenzione con l’acceleratore per attestarsi su una media superiore ai 20 km con un litro di gasolio. E anche se il serbatoio non è enorme, si può contare su un’autonomia di circa 700 km.
Facilità di parcheggio
Nessun’altra vettura (nemmeno la rivale Toyota iQ) è corta come la Smart, e questo fa la differenza quando si tratta di cercare parcheggio. È vero che non si possono avere i sensori di distanza, ma la visibilità, anche dietro, è più che sufficiente per fare manovre “al millimetro” senza eccessiva difficoltà.
Maneggevolezza
Nel traffico e nei passaggi angusti si sguscia quasi come se si fosse alla guida di un grosso scooter. Grazie alla posizione di guida rialzata la visuale è buona in ogni direzione, e in più si è favoriti dalla leggerezza dello sterzo (a patto di avere il “servo”, che, però, si deve pagare a parte).
Cambio
Con la funzione automatica Softouch (optional) il comfort ci guadagna, anche se il cambio è eccessivamente lento nei passaggi di marcia. Il difetto si riscontra anche utilizzandolo in manuale, in particolare quando si scalano i rapporti.
Comfort
La rigida taratura delle sospensioni fa sì che sui fondi poco uniformi non manchino i sobbalzi. Inoltre, il tre cilindri turbodiesel è insufficientemente insonorizzato e si fa sentire parecchio, risultando fastidioso al minimo e ai regimi più elevati.
Finiture
Che non sia una piccola “come tutte le altre” non si evince soltanto dalla sua esclusività e dalla linea, ma pure dal prezzo, che è salato: perciò, ci saremmo aspettati una maggior cura dei dettagli e plastiche meno economiche.
Sterzo
La risposta lenta e la mancanza di precisione tolgono parecchio al feeling di guida, in particolare sui percorsi tortuosi e ad alta velocità. Inoltre, per godere della necessaria leggerezza del comando è obbligatorio il servosterzo, che si paga a parte.
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 6a a 4300 giri | 138,1 km/h | 135 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 18,3 | 16,8 secondi | |
0-400 metri | 20,6 | 106,5 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 38,5 | 128,6 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 4a | 35,3 | 129,9 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 5a | 33,2 | 130,1 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 5a | 15,8 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 20,4 km/litro | 29,4 km/litro | |
Fuori città | 23,3 km/litro | 30,3 km/litro | |
In autostrada | 18,2 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 13,2 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 21,3 km/litro | 30,3 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 40,3 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 67,6 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 136 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 9,8 metri | 8,8 |
Cilindrata cm3 | 799 |
No cilindri e disposizione | 3 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 40 (54)/3800 |
Coppia max Nm/giri | 130/2100-2600 |
Emissione di CO2 grammi/km | 86 (87 con Softouch) |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 5 (robotizz.) + retromarcia |
Trazione | posteriore |
Freni anteriori | dischi |
Freni posteriori | tamburi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 270/156/154 |
Passo cm | 187 |
Peso in ordine di marcia kg | 770 |
Capacità bagagliaio litri | 220/340 |
Pneumatici (di serie) | 175/55 R 15 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 6a a 4300 giri | 138,1 km/h | 135 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 18,3 | 16,8 secondi | |
0-400 metri | 20,6 | 106,5 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 38,5 | 128,6 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 4a | 35,3 | 129,9 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 5a | 33,2 | 130,1 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 5a | 15,8 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 20,4 km/litro | 29,4 km/litro | |
Fuori città | 23,3 km/litro | 30,3 km/litro | |
In autostrada | 18,2 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 13,2 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 21,3 km/litro | 30,3 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 40,3 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 67,6 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 136 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 9,8 metri | 8,8 |
Cilindrata cm3 | 799 |
No cilindri e disposizione | 3 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 40 (54)/3800 |
Coppia max Nm/giri | 130/2100-2600 |
Emissione di CO2 grammi/km | 86 (87 con Softouch) |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 5 (robotizz.) + retromarcia |
Trazione | posteriore |
Freni anteriori | dischi |
Freni posteriori | tamburi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 270/156/154 |
Passo cm | 187 |
Peso in ordine di marcia kg | 770 |
Capacità bagagliaio litri | 220/340 |
Pneumatici (di serie) | 175/55 R 15 |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Smart Fortwo coupe usate 2018 | 9.400 | 14.000 | 100 annunci |
Smart Fortwo coupe usate 2019 | 8.999 | 14.350 | 99 annunci |
Smart Fortwo coupe usate 2020 | 9.800 | 13.740 | 70 annunci |
Smart Fortwo coupe usate 2021 | 9.990 | 14.560 | 82 annunci |
Smart Fortwo coupe usate 2022 | 12.900 | 18.820 | 12 annunci |
Smart Fortwo coupe usate 2023 | 13.980 | 17.530 | 13 annunci |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Smart Fortwo coupe km 0 2022 | 19.900 | 19.900 | 1 annuncio |
Smart Fortwo coupe km 0 2024 | 29.805 | 29.810 | 2 annunci |