È una Suv con dimensioni da utilitaria, che va bene in città ma che sa difendersi anche su neve e fango grazie alla trazione integrale che si inserisce automaticamente. Con il turbodiesel ha consumi contenuti
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Dotazione | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
Con la Urban Cruiser la Toyota esplora un segmento nuovo (e ancora privo di concorrenza): quello delle Suv compatte da città. Nonostante l’aspetto personale e “imponente”, nel traffico urbano è pratica e maneggevole, e sul misto risulta addirittura divertente da guidare. Grazie alla trazione integrale a inserimento automatico non teme i fondi infidi e cedevoli (ma l’altezza da terra limitata non la rende adatta al fuori strada impegnativo). Equilibrato il motore, un 1.4 turbodiesel con buone prestazioni e consumi bassi. La dotazione completa e la qualità costruttiva soddisfacente giustificano in parte il prezzo, che è piuttosto alto
Ha le fiancate massicce, i finestrini piccoli e forme imponenti e personali, da vera Suv: la Toyota Urban Cruiser sembra più grande di quel che è, ma in realtà le sue dimensioni sono più o meno quelle di un’utilitaria. È una vettura adatta alla città, ma ha la trazione integrale (di serie per le versioni a gasolio, mentre quella col motore a benzina si può avere solo a due ruote motrici) che la rende adatta anche ai fondi a bassa aderenza.
Sulla Urban Cruiser, normalmente la trazione è sulle ruote davanti: se queste slittano, un giunto centrale controllato dall’elettronica invia fino al 50% della “coppia” anche a quelle posteriori. Per affrontare situazioni impegnative il guidatore la ripartizione si può bloccare al 50:50 premendo un tasto. Ma sui terreni accidentati è meglio non esagerare, perché il differenziale posteriore è a soli 14 cm da terra e si rischia di danneggiarlo.
Il motore 1.4 turbodiesel, abbastanza potente (90 CV), assicura discrete prestazioni ed è piuttosto silenzioso. Contenuti i consumi. È, invece, poco efficiente il cambio, duro da azionare e impreciso se lo si utilizza velocemente: è un peccato, perché per il resto le qualità di guida sono buone e, grazie all’assetto quasi sportivo, la piccola Suv della Toyota è agile e divertente fra le curve.
Il prezzo della Toyota Urban Cruiser non è certo contenuto, ma bisogna tenere conto che c’è la trazione 4x4 e che la dotazione, soprattutto in questa versione Luxury, è molto ricca. In alternativa c’è la più economica Sol, priva dei vetri posteriori scuri e del sistema “Smart Entry & Start”, che permette di aprire le porte e di avviare il motore semplicemente tenendo una “chiave elettronica” in tasca.
L’abitacolo è ben fatto, con una plancia piacevole e ben assemblata anche se realizzata con materiali di qualità migliorabile. Il soffitto alto lascia parecchia “aria” sopra la testa, anche a chi sta dietro, ma lo spazio non è soltanto una sensazione e si viaggia comodi in quattro: le poltrone davanti sono ben profilate e il divano posteriore può accogliere comodamente due adulti (mentre un eventuale terzo passeggero sta stretto). Il bagagliaio ha una capacità sufficiente ma la forma poco regolare e la soglia di carico alta ne riducono la praticità
Plancia e comandi
Il design è ricercato, contraddistinto dalla movimentata consolle centrale con finitura color alluminio, ma i materiali non soddisfano appieno. In compenso le varie parti hanno accoppiamenti precisi. Fuori dagli schemi il cruscotto della Toyota Urban Cruiser, molto compatto, che riunisce in un unico elemento circolare sia il tachimetro, sia il contagiri; tuttavia, in quest’ultimo la lancetta si muove in senso antiorario e la lettura non è molto “naturale”. C’è anche una spia che suggerisce quando è il momento giusto per cambiare marcia: aiuta a consumare meno. D’aspetto economico l’orologio digitale al centro della consolle, e un po’ superata la grafica del navigatore (optional). Comodi, infine, i tasti sul volante che permettono di gestire radio e cellulari Bluetooth.
Abitabilità
Piccola fuori e grande dentro: l’abitacolo della Toyota Urban Cruiser, anche grazie al tetto alto, è arioso. Si viaggia comodi in quattro, e chi siede dietro non ha problemi di spazio né per le gambe né per la testa. In realtà il divano posteriore è omologato per tre, ma dato il limitato spazio trasversale (122 cm da porta a porta) il posto centrale va considerato di fortuna. Le poltrone anteriori (sotto quella del guidatore è “nascosto” il kit di riparazione per le gomme) sono piuttosto scavate e trattengono bene in curva; peccato che la seduta rimanga un po’ alta anche col sistema di regolazione impostato al minimo, e che l’inclinazione degli schienali sia poco precisa. Comodi i due cassetti (di cui uno con serratura) davanti al passeggero; non sono refrigerati ma in compenso c’è un portalattine estraibile davanti alla bocchetta del climatizzatore…
Bagagliaio
La capienza non è male: ci sta quanto occorre per trascorrere un weekend in quattro, ma i passaruota ingombranti non aiutano a sfruttare al meglio lo spazio. L’imboccatura è ampia e regolare, ma la soglia è alta (74 cm dal suolo) e forma un gradino di 22 cm dal fondo: scomodo caricare gli oggetti pesanti. La praticità può essere aumentata reclinando il divano posteriore (suddiviso asimmetricamente), per quanto così facendo si formi un fastidioso gradino di 17 cm sul piano di carico.
È compatta e in città è nel suo habitat naturale, anche perché la posizione di guida rialzata migliora la visibilità; ma attenzione in manovra: dal piccolo lunotto non si vede molto (e i sensori di distanza si pagano a parte). Sul misto si apprezzano le sospensioni rigide e la precisione di guida da sportiva. Il motore è sufficientemente potente, ma per sorpassare con rapidità conviene scalare marcia; buona l’insonorizzazione, che rende piacevoli i trasferimenti autostradali. Fuori strada è facile e sicura, ma la ridotta altezza da terra ne limita l’efficacia sui fondi molto accidentati
In città
La posizione di guida dominante, assieme ai contenuti “sbalzi” della carrozzeria, rende facile la guida in città; inoltre, lo sterzo è rapido e leggero e la frizione non stanca (ma il cambio ha innesti duri). In manovra serve, però, attenzione: il lunotto è “schiacciato” e fa vedere poco, per cui meglio acquistare i sensori di distanza (anche se non previsti dal catalogo ufficiale, li monta a richiesta la concessionaria). Bene i consumi: con un litro di gasolio la Toyota Urban Cruiser percorre più di 16 km.
Fuori città
È una piccola Toyota che gioca a fare la sportiva: ha le sospensioni tarate sul rigido, che la rendono rapida fra le curve e molto precisa nel seguire le traiettorie (grazie anche alle buone qualità dello sterzo). Al punto che capita di desiderare un motore con qualche cavallo in più, soprattutto quando si viaggia a pieno carico e per sorpassare alla svelta si è costretti a scalare marcia. Apprezzabile anche la tenuta sul bagnato, che al limite viene coadiuvata dalla trazione integrale “intelligente”.
In autostrada
Il motore della Urban Cruiser si fa un po’ sentire in accelerazione, specie se si “tirano” le marce, ma a velocità costante l’insonorizzazione è molto buona. Dunque, in autostrada, la situazione è più che favorevole, perché in sesta marcia a 130 km/h si viaggia a circa 2500 giri e la voce del piccolo turbodiesel quasi non si sente. E altrettanto si può dire dei fruscii aerodinamici: nei lunghi viaggi, anche in quattro, sono la Toyota Urban Cruiser non affatica.
Fuori strada
La trazione integrale fa tutto da sola: per cavarsela sugli sterrati o sui terreni a bassa aderenza non serve essere esperti fuoristradisti, e se necessario si può bloccare il ripartitore centrale (per avere la massima trazione in condizioni limite). Ma resta il fatto che questa Toyota non è una vera Suv: cerchi, gomme e altezza da terra sono “da asfalto”. Perciò sui fondi dissestati occorre occhio per non “spanciare” con la carrozzeria o toccare col differenziale posteriore: la “luce a terra” è di soli 14 cm.
Tradizionalmente la Toyota fa della dotazione di sicurezza un punto d’orgoglio, e anche se non è stata ancora sottoposta ai crash test dell’EuroNcap, la Urban Cruiser è una delle compatte meglio equipaggiate sul mercato: di serie offre sette airbag, poggiatesta attivi, controllo di trazione e stabilità. Non mancano i fendinebbia, ma non si può avere il cruise control neppure come optional
La tenuta di strada della Toyota Urban Cruiser è notevole e per accorgersi dei vantaggi legati alla trazione integrale non serve attendere che nevichi: basta guidare sul bagnato. Inoltre, c’è un equipaggiamento di sicurezza che contempla tutti i dispositivi d’ordinanza: oltre all’ESP e al controllo della trazione, la dotazione di serie comprende i poggiatesta attivi (che riducono le conseguenze del colpo di frusta) e sette airbag, nonché i fendinebbia. Manca soltanto il regolatore di velocità, che non compare neppure nella lista degli optional. La Toyota Urban Cruiser è stata da poco introdotta sul mercato e non ha ancora affrontato i crash test EuroNcap.
Il prezzo è elevato, ma la dotazione è completa e i contenuti tecnici quasi esclusivi: non sono molte le “piccole” dotate di trazione 4x4, soluzione che in questo caso ha il pregio di accrescere la versatilità senza penalizzare i consumi. Sicura e piacevole da guidare, sembra nata per affrontare il traffico urbano, ma non ci vuol molto a capire che la città le va stretta: infatti, non teme i lunghi viaggi, e offre un’abitabilità che consente pure di affrontarli in compagnia
La Toyota Urban Cruiser è una compatta dalla linea “importante”, ispirata alle Suv più grandi. Ha una dotazione davvero completa, che non delude chi tiene alla sicurezza, ed è comoda per quattro. Agile nel traffico ma anche confortevole nei lunghi viaggi, è spinta da un 1.4 turbodiesel con discrete prestazioni e consumi bassi. Per essere una “fuoristrada” le manca una maggior luce a terra, ma è innegabile che la trazione integrale a inserimento automatico sia un plus – a livello di mobilità e sicurezza – sui fondi a bassa aderenza. Certo, incide sul prezzo, e in vista di un impiego esclusivamente cittadino è bene fare un pensierino sulla 1.3 a benzina, che ha la sola trazione anteriore e a parità di allestimento costa il 15% in meno.
Consumi
Il piccolo turbodiesel dimostra una buona efficienza e “beve” poco, nonostante che la Urban Cruiser non sia una vettura particolarmente leggera. La trazione integrale non peggiora i consumi, dal momento che entra in funzione automaticamente solo quando serve.
Guida
Lo sterzo è pronto e preciso e le sospensioni rigide. Di conseguenza in curva il rollìo è contenuto e la tenuta di strada molto elevata: sui percorsi misti è una compatta molto divertente da guidare.
Sicurezza
Completa la dotazione di serie della Toyota Urban Cruiser: ci sono i controlli elettronici di trazione e stabilità, sette airbag e i poggiatesta attivi (e questo non vale solo per la Luxury, ma anche per la versione base e per la intermedia Sol).
Trazione 4x4
Non sono molte le compatte dotate di trazione integrale. In questo caso è anche gestita elettronicamente e in modo automatico: è un fattore di sicurezza in più, e per sfruttarla non è necessario essere piloti esperti.
Altezza da terra
Le vere Suv hanno una maggior “luce a terra”, mentre sulla Toyota Urban Cruiser fra il suolo e il differenziale posteriore ci sono soltanto 14 cm: sui terreni molto accidentati si rischia di far danni.
Baule
Tenuto conto delle dimensioni dell’auto è abbastanza ampio, ma la sua praticità non è il massimo: ha la soglia di carico alta e non a filo del fondo, e reclinando il divano si forma un ulteriore gradino.
Cambio
Ha la sesta marcia che permette di viaggiare in autostrada col motore che lavora a regimi contenuti (a vantaggio di comfort e consumo), ma ha innesti duri e una manovrabilità che peggiora quando lo si usa in modo sportivo.
Visibilità
Per parcheggiare tranquilli è meglio dotare la Urban Cruiser dei sensori di distanza (optional): li montano direttamente in concessionaria e sono utili in manovra, perché dietro si vede poco a causa del lunotto piccolo e schiacciato.
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 6a a 3370 giri | 175,0 km/h | 175km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 12,8 | 12,5 secondi | |
0-400 metri | 18,2 | 117,5 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 34,5 | 147,2 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 5a | 36,2 | 128,2 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 6a | 35,3 | 135,1 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 6a | 21,5 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 16,4 km/litro | 17,2 km/litro | |
Fuori città | 17,6 km/litro | 22,7 km/litro | |
In autostrada | 13,0 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 8,0 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 16,1 km/litro | 20,4 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 38,6 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 69,1 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 137 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 10,8 metri | 11 metri |
Cilindrata cm3 | 1364 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 66(90)/3800 |
Coppia max Nm/giri | 205/1800-2800 |
Emissione di CO2 grammi/km | 130 |
Distribuzione | 4valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 + retromarcia |
Trazione | integrale |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 393/173/154 |
Passo cm | 246 |
Peso in ordine di marcia kg | 1260 |
Capacità bagagliaio litri | 305/673 |
Pneumatici (di serie) | 195/60 R 16 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 6a a 3370 giri | 175,0 km/h | 175km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 12,8 | 12,5 secondi | |
0-400 metri | 18,2 | 117,5 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 34,5 | 147,2 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 5a | 36,2 | 128,2 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 6a | 35,3 | 135,1 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 6a | 21,5 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 16,4 km/litro | 17,2 km/litro | |
Fuori città | 17,6 km/litro | 22,7 km/litro | |
In autostrada | 13,0 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 8,0 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 16,1 km/litro | 20,4 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 38,6 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 69,1 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 137 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 10,8 metri | 11 metri |
Cilindrata cm3 | 1364 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 66(90)/3800 |
Coppia max Nm/giri | 205/1800-2800 |
Emissione di CO2 grammi/km | 130 |
Distribuzione | 4valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 + retromarcia |
Trazione | integrale |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 393/173/154 |
Passo cm | 246 |
Peso in ordine di marcia kg | 1260 |
Capacità bagagliaio litri | 305/673 |
Pneumatici (di serie) | 195/60 R 16 |