Anche se ha solo 25 anni, Marcus Ericsson sembra un pilota che ha imboccato la parabola discendente: arrivato in GP2 nel 2010 con numeri da vero fenomeno registrati in Formula BMW e Formula 3 giapponese, ha vinto tre gare su 94 cui ha partecipato fino al 2013. Nel 2014 trova posto alla Caterham: la stagione è avara di soddisfazioni vista la condizione tecnico-finanziaria del team (che chiude i battenti a fine anno), ma Ericsson non mette quasi mai in mostra il guizzo, in prova o in gara, che può nobilitarne la presenza in Formula 1. Ha il pregio, in ogni caso, di sbagliare poco. L'approdo alla Sauber nel 2015, grazie anche a una valigia con quasi 20 milioni di sponsor, non ha migliorato granché le cose: tuttavia, verso metà stagione, lo svedese è stato spesso più incisivo del compagno di squadra Nasr, anche se il confronto nei punti (9 a 27) è deficitario. Per il 2016 la speranza è di non fare semplice numero e di ottenere qualche punto iridato.