Tedesco da parte di padre e mauritano da parte di madre, il ventunenne Wehrlein ha la doppia nazionalità, anche se agonisticamente è più teutonico che mai: dopo una rapida ascesa nei kart, prima dei 18 anni esordisce nella Formula 3 Euro Series conquistando il secondo posto in campionato. In orbita Mercedes, viene dirottato nel DTM, una serie in genere riservata a piloti esperti (storicamente, chi ha corso in Formula 1 non ha mai ottenuto risultati clamorosi): il 2013 serve per entrare nell'ottica delle cose (ma ci sono anche due giri più veloci che non passano inosservati), il 2014 lo vede più giovane vincitore di una corsa nella storia del DTM e il 2015 è finalmente l'anno buono per la vittoria finale. Le manovre di Toto Wolff gli schiudono una porta, anzi un sedile, nella Manor per il 2016: il suo arrivo costa alla Mercedes la fornitura (si vocifera con un cospicuo sconto) delle power unit e l'uso della galleria del vento di Stoccarda per la scuderia inglese. Nei test precampionato ha badato ad accumulare chilometri: l'obiettivo per quest'anno è fare ritornare a punti la Manor, a secco dal 2014 – quando ancora si chiamava Marussia.