Inaugurato nell'ormai lontano 1991, il circuito permanente di Barcellona (prima, nella città catalana, si sono disputate quattro edizioni del Gran Premio di Spagna sullo stradale del Montjuic, l'ultima delle quali vide nel 1975 la Hill di Rolf Stommelen piombare sulla folla causando quattro morti, sei feriti e una lunga convalescenza per il pilota tedesco) è stato più volte modificato: nel 1994 è stata eliminata la chicane Nissan, nel 2004 la curva Caixa è stata addolcita e nel 2007 è stata introdotta una nuova chicane. E' uno dei circuiti più completi per varietà di situazioni, con un asfalto fortemente abrasivo che mette a dura prova gli pneumatici; non a caso ospita i test precampionato (nel 2016 per ben otto giornate). Il vento è sempre un'insidia per quanto riguarda la messa a punto delle monoposto, che raggiungono punte massime molto elevate sul rettilineo d'arrivo (il più lungo dell'intero Mondiale). Da tenere d'occhio la veloce curva destrorsa Campsa, che ha un lieve scollinamento che preclude la visibilità del punto di corda; sulla curva Renault, dove si transita a circa 230 km/h, l'accelerazione laterale raggiunge picchi di 4g. Nel 2015 ha vinto con buon margine (18”) Nico Rosberg (Mercedes) davanti al compagno di squadra Lewis Hamilton; netto il divario con la Ferrari di Vettel (a 45”) e la Williams di Bottas (a 59”2, subito davanti a Raikkonen). Solo due i ritiri: tra loro, Alonso (McLaren), stavolta tradito dai freni.