Per i freni, il circuito cittadino di Montreal intitolato all'indimenticato Gilles Villeneuve (che qui, con la Ferrari, vinse la prima gara di Formula 1 della propria breve carriera, nel 1978) è probabilmente il tracciato più impegnativo della stagione: non a caso, i team prevedono soluzioni specifiche per l'afflusso dell'aria ai dischi. Il punto di massimo sforzo è raggiunto nella chicane posta subito dopo il rettilineo d'arrivo: qui, nel 1999, finirono fuori pista Michael Schumacher, Jacques Villeneuve e Damon Hill in quello che sarebbe poi diventato “il muro dei campioni”. In genere le temperature sono elevate, il che mette alla prova anche la preparazione fisica dei piloti; anche la power unit è fortemente sollecitata, visto che si viaggia a pieno gas per il 60% del tempo di corsa. Nel punto di massima accelerazione laterale, subito dopo la chicane Senna, i piloti passano vicinissimi alle barriere; assenti le curve veloci, le “esse” intervallate dai frequenti rettilinei rendono il “Gilles Villeneuve” impegnativo anche sul fronte-consumi. Il 2015 ha salutato un'autorevole vittoria di Lewis Hamilton (Mercedes) davanti al compagno di squadra Nico Rosberg e al finlandese Bottas (Williams); nelle retrovie, ottime le rimonte di Vettel, quinto (partito diciottesimo per un malfunzionamento alla MGU-K che lo ha tagliato fuori dalla Q2) e Massa, sesto (partito quindicesimo). Mesto il ritiro per noie meccaniche di ambo le McLaren.