Sul tracciato di Silverstone si è disputato il primo Gran Premio di Formula 1 della storia, vinto da Nino Farina su Alfa Romeo, nel 1950: tanto basta perché sull'impianto, sorto raccordando le piste di una ex base aerea della RAF, aleggi un che di leggendario. Per quasi quarant'anni il circuito è rimasto sostanzialmente inalterato, concentrando le modifiche nella dislocazione dei box e dei paddock, che oggi sono raccordati internamente tra la Stowe e la Abbey, due curve “storiche” del tracciato, creando una sorta di circuito a sé. Silverstone è tradizionalmente un Gran Premio tra i più veloci: a dispetto di una chicane introdotta nel 1975 prima della Woodcote, nel 1985 Keke Rosberg sulla Williams realizza una pole a 259,005 km/h di media, siglando un record imbattuto per 17 anni. Nel 1994, dopo la morte di Ayrton Senna, si cerca di limitare le velocità delle monoposto: per Silverstone ci sono modifiche alla curva Stowe e alla Abbey, che diventa una chicane. Attualmente, sul circuito si raggiunge un'accelerazione laterale prossima ai 5g tanto alla Copse, che si fa quasi in pieno, quanto dopo la sequenza di curve Maggots, dove i cambi di direzione rapidi mettono a dura prova l'assetto delle monoposto, chiamate in questa porzione di pista a prendere l'abbrivio per percorrere il rettilineo dell'Hangar. Il 2015 ha visto Lewis Hamilton conquistare la vittoria, oltre al record di 18 Gran Premi consecutivi con almeno un giro condotto in testa, oltre all'ottavo hat trick in carriera; superato al via dalle Williams, ha rimontato ben presto regolando con 11” di margine Rosberg. A chiudere il podio Vettel, partito sesto; occasione persa per Massa e Bottas, in testa nelle prime fasi di gara e poco incisivi sul bagnato che ha condizionato buona parte della gara.