RITIRO CON EFFETTO IMMEDIATO - La Toyota ha deciso di abbandonare con effetto immediato la F1. Le anticipazioni di alcuni quotidiani giapponesi hanno convinto il Consiglio di amministrazione della Toyota a spostare a stamane la conferenza stampa che era stata programmata per l’8 novembre. Contrito, rattristato, Akio Toyoda, il presidente della squadra con sede a Colonia, che dal 2002 ha calcato il mondiale F1, ha informato che non ci sono i presupposti economici per affrontare nel migliore dei modi il campionato del 2010. La crisi che ha colpito il settore dell’auto, con un calo di vendite in Europa del 10,1%, non permette ulteriori sprechi.
A inizio anno, la Toyota aveva chiaramente detto che i risultati ottenuti sarebbero stati fondamentali per il prosieguo dell’attività agonistica in F1. Jarno Trulli e Timo Glock non sono riusciti a vincere nessun Gran Premio, ottenendo qualche podio e una pole. Troppo poco, come poca cosa è stato il quinto posto nella classifica costruttori. Inutile sprecare soldi quindi. La Toyota ha ottenuto in 139 Gran Premi tre pole, tredici podi e come miglior piazzamento team il quarto posto nel 2005.
MOSLEY AVEVA VISTO GIUSTO - L’uscita di scena della Toyota segue quella della Honda, avvenuta 12 mesi fa, e della BMW che ha deciso di fermare il programma F1 qualche settimana orsono. L’ex presidente FIA Max Mosley, tanto criticato lo scorso maggio quando aveva dichiarato che la F1 non poteva prescindere dai grandi costruttori, abituati a fare il bello e il cattivo tempo nel mondo dello sport, ha dimostrato una volta di più di averci visto giusto.
Se la F1 riesce comunque a colmare il gap dei team uscenti, è perché Mosley aveva deciso di allargare a 13 il numero delle squadre per la stagione 2010. L’arrivo di Campos Meta 1 Dallara, Lotus, Manor, USF1 permetterà alla categoria di avere il giusto numero di monoposto al via. Ma non è tutto. L’addio di Toyota permette alla ex BMW, rilevata dal gruppo finanziario Qadback del Qatar, di rimanere nel mondiale. Il team è ora di nuovo nelle mani di Peter Sauber, lo svizzero che all’epoca cedette tutto proprio alla BMW.
RITORNO A LE MANS - Toyota dovrebbe proseguire le attività motoristiche nella americana Nascar, nel Super GT giapponese mentre potrebbe avviare un progetto per un prototipo LMP1 per partecipare alla 24 Ore di Le Mans. Sospeso anche il programma Junior per giovani piloti (TDP), che vedeva tra gli altri l’italiano Andrea Caldarelli, protagonista nella F.3 Euro Series.