ACCORDO FATTO - Con la presenza dei due capi, Carlos Tavares e Mary Barra (nella foto qui sopra), oggi i due gruppi GM e PSA hanno annunciato il passaggio dell’Opel alla casa francese. L’acquisizione costerà alla PSA 2,2 miliardi di euro, di cui circa la metà in contanti. Nell’operazione è compreso l’acquisto per 900 milioni di euro del 50% delle attività europee della società GM Financial, cioè la finanziaria dell’Opel. Quest’ultima parte dell’operazione viene compiuta dalla PSA in partnership con il gruppo bancario BNP Paribas. L’annuncio di oggi precisa che l’accordo non è ancora definito in tutti i dettagli, e che ciò avverrà entro la fine di quest’anno. Quanto all’assetto societario, è stato precisato che nell’immediato l’Opel manterrà l’autonomia di bilancio, per essere quindi integrata nel gruppo PSA nel giro di qualche anno. Va anche aggiunto che l’accordo prevede l’attribuzione alla GM di buoni di sottoscrizione di azioni PSA per 650 milioni, come segno di cointeresse nell’operazione complessiva.
VANTAGGI PER LE DUE PARTI - Per la GM la vendita dell’Opel-Vauxhall significa liberarsi di un peso finanziario rilevante: l’Opel-Vauxhall è in perdita da 15 anni, con 242 milioni di euro persi ancora nel 2016. In questi anni l’Opel è costata alla GM una quindicina di miliardi. Per il gruppo PSA l’acquisizione dell’Opel rappresenta un importante balzo nel panorama dei costruttori europei. Il totale dei veicoli prodotti arriva infatti a 4,3 milioni di unità, che portano il gruppo francese al secondo posto nella graduatoria europea, dietro alla Volkswagen, nella prospettiva dei suoi programmi che mirano ad arrivare a 5 milioni di veicoli per il 2020. Quanto alle prospettive economiche, assieme all’accordo sono state svelate le previsioni relative all’Opel, che fissano al 2020 il recupero di una situazione positive, con una redditività per quell’anno del 2%, per poi salire al 6% per il 2026.
I NODI SCIOLTI E DA SCIOGLIERE - È stato anche chiarito che il pesante debito del fondo pensioni dell’Opel (circa 7 miliardi di euro) resterà a carico della General Motors. Il gruppo PSA se ne farà carico in una parte ridotta, e per di più attraverso un finanziamento garantito dalla GM, per evitare qualsiasi rischio finanziario inerente questo problema. Altro tema delicato delle trattative è stato quello delle tecnologie legate all’0auto elettrica. Nel comunicare l’accordo è stato chiarito che l’Opel potrà continuare a vendere l’Ampera, ma non in tutti i mercati del mondo, come per esempio gli Stati Uniti. Inoltre questa concessione dell’utilizzo dei brevetti GM inerenti il modello elettrico avrà avere una scadenza nel tempo. Infine, tra le cose definite proprio nelle ore precedenti l’annuncio, c’è anche il destino del centro tecnico che la GM ha a Torino: resterà totalmente alla General Motors.
SINERGIE E PROSPETTIVE - Secondo quanto comunicato dal gruppo PSA, l’operazione dell’Opel darà vita a sinergie in grado di generare vantaggi per 1,7 miliardi di euro entro il 2026, soprattutto grazie alla ricerca e sviluppo e alla produzione di parti meccaniche in comune. Ciò in un quadro che comunque vedrà la nuova realtà PSA-Opel svilupparsi a 360 gradi, cioè in ogni aspetto dell’attività. Nel corso della conferenza stampa dell’annuncio è stato posto l’accento sulle tematiche relative alla mobilità del futuro, senza però tralasciare ciò che già esiste, cioè piattaforme, motori, veicoli commerciali. Del resto la GM e il gruppo PSA già hanno in essere diverse collaborazioni, nate pochi anni fa quando sembrava che l’intera PSA dovesse finire alla GM. E va detto che Tavares e Barra, oltre che gli altri manager che hanno partecipato alla conferenza hanno insistito nell’affermare che questa collaborazione proseguirà anche ampliandosi.