Il Ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, aveva recentemente sollevato la questione dello squilibrio produttivo all’interno del gruppo automobilistico Stellantis, sostenendo la necessità aumentare gli attuali volumi produttivi in Italia portandoli a circa 1 milione di unità daile circa 700.000 del 2022. Al recente incontro avvenuto a Palazzo Piacentini, sede del ministero, tra lo stesso Urso e l’amministrato delegato di Stellantis, Carlos Tavares (nella foto qui sopra), si è parlato di questo argomento. Il frutto dell’incontro, che è durato circa 90 minuti, è la futura stipula di un accordo, da definire entro la fine di luglio, con il quale il ceo di Stellantis si impegna a definire la centralità degli stabilimenti produttivi italiani. Verrà definito un gruppo di lavoro che si occuperà di mediare tra tutte le parti interessate, compresi i sindacati.
Al termine del meeting le parti hanno diffuso dei comunicati stampa. Quello pubblicato dal ministero parla di un incontro cordiale e costruttivo, nel quale il ministro Urso, ribadendo la necessità di aumentare i volumi produttivi dei siti italiani, ha illustrato un documento realizzato sulla base anche del confronto con i sindacati e le Regioni, dove sono stati indicati gli obiettivi e le modalità per aumentare la produzione, anche attraverso un ampliamento della gamma.
Nella nota diffusa da Stellantis si fa cenno alla necessità di costruire un progetto globale per l'Italia che tenga conto di diversi fattori come le previsioni di mercato, l'accessibilità economica delle auto per i clienti italiani e dell'impatto di normative come l’Euro 7 sulla Fiat Panda, che da diversi anni è l’auto più venduti in Italia e che attualmente viene prodotta a Pomigliano d’Arco. Si parla inoltre degli incentivi per mantenere la competitività italiana come il costo dell’approvvigionamento energetico e quello di trasformazione.
Tavares ha dichiarato che nello stabilimento di Melfi verranno prodotti un totale di cinque modelli (in precedenza si era parlato di quattro) premium destinati ai mercati esteri, più uno italiano, ingegnerizzati sulla nuova piattaforma STLA-M presentata la scorsa settimana (qui per saperne di più). Il quinto modello annunciato dal dirigente portoghese potrebbe essere una Jeep.
Nell’incontro Tavares ha parlato anche dell’impegno economico in Italia, partendo da Torino dove sono stati investiti milioni di euro per il nuovo "grEEn-campus", per il primo Polo dell'economia circolare Stellantis, che sarà lanciato nel 2023 nell'area di Mirafiori, il Battery Technology Center, dove verranno condotti test di validazione dei componenti delle batterie (celle/moduli/pacchi), la joint venture con Punch Powertrain, che porterà all’apertura di un impianto per la produzione delle trasmissioni eDCT per la nuova generazione di modelli ibridi e PHEV che sarà operativo nel 204. Infine, è stata fatta menzione dei modelli che vengono costruiti a Mirafiori: la Fiat Nuova 500 elettrica e l’Abarth 500e, Maserati Levante, Quattroporte, Ghibli e le nuove GranTurismo e GranCabrio, disponibili anche nelle versioni elettriche Folgore.
Mentre per quanto riguarda gli altri stabilimenti, a Termoli, nell'ambito della joint venture con TotalEnergie e Mercedes-Benz nella Automotive Cells Company, sorgerà il progetto per la costruzione della terza Gigafactory europea di Stellantis. Pratola Serra sarà l'unico stabilimento a fornire il motore B2.2 per l'intera gamma di veicoli commerciali. Nello stabilimento di Atessa, in Abruzzo, la piattaforma X250 del Fiat Ducato declinata in varianti per Peugeot e Citroën, è stata estesa anche a Opel. Con l’accordo con la Toyota è stato annunciato l'ampliamento della partnership esistente per la produzione di un nuovo veicolo commerciale di grandi dimensioni che avrà anche una versione elettrica a batteria.
Pomigliano, dove vengono prodotte l’Alfa Romeo Tonale e la “cugina americana” Dodge Hornet, all’inizio del 2023 è passata da uno a due turni. La Fiat Panda continuerà a essere prodotta, anche se su questo modello incombe l’incognita Euro 7.
A Cassino, dove vengono prodotte Giulia e Stelvio, è stata avviata la produzione della Maserati Grecale, che a fine anno completerà la gamma con la variante Folgore. Lo stabilimento estenderà la sua attività con l’assemblaggio di veicoli basati sulla piattaforma flessibile STLA Large.
A Modena è stata avviata la produzione della MC20 e della sua variante spider MC20 Cielo. Sarà poi allestito un nuovo reparto di verniciatura denominato "FuoriSerie", dedicato alla personalizzazione dei modelli del Tridente.
A Cento è stata definita un’unità dedicata alla produzione di motori industriali e marini.