NIENTE TELEFONO - Del drammatico incidente che ha coinvolto Alex Zanardi (qui sopra in una foto di repertorio) abbiamo una certezza. Il campione emiliano, al contrario di quanto qualcuno aveva inizialmente ipotizzato, non aveva in mano il suo telefonino al momento dell’impatto di venerdì sulla strada provinciale 146, tra Pienza e San Quirico d’Orcia. Lo mostrano chiaramente i video acquisiti dal procuratore di Siena nell’inchiesta in corso per stabilire le cause del terribile schianto tra il pilota e campione paralimpico di handbike e un camion durante la staffetta a tappe Obiettivo Tricolore.
LA DINAMICA DELL’INCIDENTE - Secondo le ricostruzioni fatte dal Corriere della Sera, Zanardi stava procedendo in un tratto in discesa a velocità di circa 50 km/h quando, in una curva lunga a destra, per cause ancora da stabilire, avrebbe allargato la traiettoria e poi si sarebbe ribaltato invadendo la carreggiata opposta. Proprio in quel momento sopraggiungeva un camion nell’altra direzione: l'impatto è stato inevitabile, infatti la manifestazione non prevedeva la chiusura al traffico del tratto interessato. Gli investigatori avrebbero escluso una responsabilità da parte dell'autista del camion. Una delle ipotesi al vaglio, come possibile causa dell'incidente, è che sia stata la velocità eccessiva ad aver provocato il ribaltamento della bicicletta a tre ruote di Zanardi.
REALIZZATA DALLA DALLARA - La handbike potrebbe essere sottoposta a esami tecnici per ricostruire la dinamica dell’impatto. Della bicicletta di Zanardi va ricordato che si tratta di un veicolo ultra sofisticato realizzato in carbonio dalla Dallara. Ha un costo elevatissimo (si dice circa 10 mila euro) ed è stata progettata con la collaborazione dello stesso Zanardi, il quale ne possiede tre. Handbike che, lo ricordiamo, ha permesso ad Alex di vincere gli ori paralimpici alle Olimpiadi di Londra e Rio de Janeiro.
LE CONDIZIONI CLINICHE - Attualmente le condizioni di Zanardi, dopo il delicatissimo intervento neurochirurgico di venerdì sera, necessario a seguito delle fratture alla testa, restano gravi: è in coma farmacologico, intubato e ventilato artificialmente, con un quadro neurologico ancora impossibile da valutare al momento. Zanardi resta sempre in prognosi riservata. Sabino Scolletta, il primario del Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena, dove è appunto ricoverato Zanardi è comunque abbastanza fiducioso. Il campione è intubato e sedato, ma la respirazione, il cuore e tutti gli altri organi rispondono in maniera soddisfacente, ma non potendo per ora escludere complicazione la prognosi resta riservata. Ma, se tutto procederà, per il meglio, il team dei medici del reparto di terapia intensiva potrebbero tra non molto valutare i tempi per fare uscire il pilota dal coma farmacologico. Permettendo all’equipe di valutare al meglio il quadro neurologico di Zanardi.