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Alfa Romeo 33 Stradale, il confronto tra ieri e oggi

Pubblicato 01 settembre 2023

La nuova supercar dell’Alfa Romeo s’ispira alla leggendaria 33 Stradale degli anni ’60. Ma quali sono i punti di contatto e quali le differenze tra il nuovo bolide e la sua musa ispiratrice? Scopriamolo insieme.

Alfa Romeo 33 Stradale, il confronto tra ieri e oggi

“MAMMA” E “FIGLIA” A CONFRONTO - Da un lato l'Alfa Romeo 33 Stradale del 1967, dall’altro la sua moderna incarnazione. La favolosa fuoriserie nata dalla matita di Franco Scaglione e la nuova supercar del Biscione che omaggia l’antenata nel nome e nelle forme sono due facce della stessa medaglia: entrambe, pur con tutte le differenze che per forza di cose contraddistinguono due automobili nate a più di mezzo secolo di distanza l’una dall’altra, rappresentano tutta la magia e tutto il romanticismo del mito Alfa Romeo. Ma meccanica a parte (la 33 degli anni ’60 è mossa da un V8 derivato da quello degli omonimi bolidi da corsa che hanno furoreggiato sui circuiti di mezzo mondo anche nel decennio successivo; quella dei giorni nostri, invece, eredita il V6 dell'Alfa Romeo oppurtunamente potenziato), quali sono i punti di contatto e quali le divergenze stilistiche tra la nuova auto da sogno della casa milanese e la sua musa ispiratrice? Scopriamolo insieme con l’aiuto delle fotografie e di alcuni bozzetti delle due auto realizzati dai designer del Centro Stile Alfa Romeo.


SONO ENTRAMBE “MORBIDE” E SINUOSE. MA… - Entrambe le supercar dell’Alfa Romeo sono contraddistinte da forme morbide e arrotondate. Quelle della 33 Stradale disegnata da Scaglione (autore, tra l’altro, di altri modelli Alfa Romeo rimasti famosi per il fascino della loro carrozzeria, come la Giulietta Sprint e le tre berlinette della Serie B.A.T. degli anni ’50) sembra ricavata da un unico blocco di metallo, quasi fosse una scultura modellata dal vento. La sua erede moderna (che sarà costruita in soli 33 esemplari e declinata anche in una versione elettrica), pur riproponendo le forme “pulite” dell’antenata se ne discosta in primo luogo per l’aggiunta di alcune appendici aerodinamiche. Va detto che non si tratta di un mero vezzo artistico: realizzati, come la monoscocca, in fibra di carbonio, lo spoiler, le minigonne e il diffusore sono stati studiati in galleria del vento per tenere la macchina incollata all’asfalto alle alte velocità (333 km/h quella massima dichiarata) senza dover ricorrere a vistosi alettoni che ne avrebbero inevitabilmente “sporcato” la linea. 


QUESTIONE (NON SOLO) DI DIMENSIONI - Naturalmente, cambiano anche le proporzioni e le dimensioni. L’Alfa Romeo 33 Stradale degli anni ’60 non arriva ai quattro metri di lunghezza ed è “alta” 99 centimetri (a titolo di paragone, è un po’ più corta e decisamente più bassa della baby-supercar del Biscione, la 4C). Sfruttando la base meccanica della Maserati MC20, invece, la nuova 33 Stradale ha dimensioni molto più “importanti” e, di conseguenza, una presenza su strada più imponente. Ingombri a parte, i tratti che in qualche modo riconducono la “figlia” alla “mamma” si individuano soprattutto nel frontale (con il cofano spiovente che sembra quasi scivolare verso l’asfalto, morbidamente avvolto dagli ampi parafanghi bombati, e i fari tondeggianti che si sviluppano in altezza) e nella struttura della parte alta del corpo vettura (osservandole dall’alto, la 33 Stradale di ieri e quella di oggi sono molto simili nella forma del padiglione e del tetto, per buona parte costituito dalle avvolgenti superfici vetrate delle porte, che si aprono a farfalla).


DUE “V” CHE PRIMA NON C’ERANO - Le differenze più marcate tra la 33 Stradale del passato e la nuova supercar che ne omaggia la leggenda (e i cui cardini del linguaggio stilistico, come ha anticipato il numero uno dello stile dell’Alfa Romeo, Alejandro Mesonero-Romanos, si ritroveranno anche nelle Alfa di normale produzione di domani), invece, consistono in una serie di “tagli” del tutto assenti sul capolavoro di Scaglione. Nel nuovo bolide del Biscione, in particolare, sia il cofano anteriore sia la coda sono solcati da due linee tese che si congiungono formando una “V”. Uno stilema che “spezza” in maniera netta la continuità delle forme sinuose della carrozzeria e nel frontale prosegue con una nervatura che si dissolve verso il musetto, ornato dallo scudetto formato da otto listelli cromati. Dietro, invece, con quei “graffi” l’intenzione dei designer era quella di aggiungere un pizzico di “grinta” rispetto allo specchio di coda (quasi perfettamente piatto) dell’antenata. Obiettivo raggiunto? Ma soprattutto: cosa ne pensate dello stile della nuova supercar dell’Alfa Romeo? Fatecelo sapere nei commenti.

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Ritratto di SAUZER1975
1 settembre 2023 - 14:22
Che bella, c'e' elettrica?
Ritratto di mika69
1 settembre 2023 - 14:26
Zio mio che confronto impietoso. 56 anni le dividono, e all'epoca i designer sapevano esprimere uno stile maestoso che coniugava eleganza e cattiveria che oggi se lo sognano. Siamo figli di questa era fatta di voluttà e indifferenza. Il che poi si traduce in questi risultati senza alcun nerbo. Pensiamo se non avessero nemmeno avuto la musa ispiratrice cosa avrebbero fatto.
Ritratto di Reallyfly
1 settembre 2023 - 14:38
resto dell'idea che questo è un tuo punto di vista, e mi dissocio in quanto la pensa completamente al contrario tuo. Disprezzare il lavoro di qualcuno senza aver toccato con mano un progetto, e neanche averne visto il prodotto fa capire quanto una persona non conosca cosa vuol dire automobile.
Ritratto di mika69
1 settembre 2023 - 15:26
Anche io resto della mia idea. Designer come Leonardo Fioravanti avrebbero fatto sicuramente un lavoro migliore, potendo decidere autonomamente, ed in perfetto stile Alfa. Questo vale anche per le Ferrari. Manzoni scartato.
Ritratto di bangalora
4 settembre 2023 - 20:53
Magnifica averci dei danari per averne una sarebbe l'apocalisse.
Ritratto di Oxygenerator
1 settembre 2023 - 15:42
Ma devo dire che non mi piacciono ne una ne l’altra. Ma zero proprio. Diciamo che quello vecchio ha l’evidente fascino dato dal tempo
Ritratto di Gordo88
2 settembre 2023 - 10:16
1
Ovvio sono delle batmobili.. mi chiedo il motivo del tempo perso ad aprire e scrivere il commento
Ritratto di Oxygenerator
2 settembre 2023 - 17:00
Bhè su, un minuto …
Ritratto di Trattoretto
2 settembre 2023 - 15:45
A me non piacciono molto quei buchi laterali delle prese d'aria e degli estrattori.
Ritratto di sesto_Elemento
1 settembre 2023 - 16:41
bella è bella, futuristica pure e tutto..ma mi lascia insoddisfatto. vedi l’antenata ha un qualcosa in più, una grinta, un carisma, veramente un capolavoro su ruote; non avrei mai scomodato un nome del genere, veramente un design immortale. forse non mi convincono i fari anteriori, o il carbonio inferiore, pure il passaggio tra parabrezza e posteriore non da quella dinamicità dell’antenata; come fosse un revival scialbo, francese, troppi orpelli; e odio sta sensazione perché la 33 stradale è una leggenda e per me non andava minimamente toccata.
Ritratto di mika69
1 settembre 2023 - 20:02
Quoto tutto.
Ritratto di John V
1 settembre 2023 - 17:35
Il motore comunque è il 3.0 Maserati non il 2.9 Alfa Romeo.
Ritratto di Gordo88
2 settembre 2023 - 10:15
1
Ah ok john mi sembrava strano
Ritratto di Miti
3 settembre 2023 - 09:14
1
Johnny, più che dire quale è bella o brutta direi quanto era davvero avanti questo Scaglione per i suoi tempi. Avere una visione del genere...
Ritratto di mika69
5 settembre 2023 - 10:21
Consideriamo anche che pesava 690 kg. Tutta in lega leggera.
Ritratto di AZ
1 settembre 2023 - 18:44
Come voler dimostrare che i fanali anteriori di quella moderna fanno proprio schifo.
Ritratto di Gordo88
2 settembre 2023 - 10:12
1
Viste di profilo si vede bene come la linea si sua evoluta tanto ma tenendo fede al progetto originale.. sapevo la base della mc20 ma il v6 è veramente alfa romeo?
Ritratto di Road Runner Superbird
2 settembre 2023 - 12:16
Non impazzisco per questi remake, anche perché la 33 originale era un "laboratorio" e 100% Alfa Romeo. Questa una Maserati ricarrozzata per pochi collezionisti. Un'operazione estetica senza alcuna finalità tecnologica e commerciale. Darebbe almeno spunti stilistici ai modelli nuovi, ma non penso. Inoltre la trovo anche un po' troppo carica di dettagli. Insomma, come il remake della Lamborghini Countach la boccio. Avrei preferito un modello inedito nella linea, nel nome, nella tecnologia oppure una segmento C berlina, mi avrebbe più gasato!
Ritratto di Trattoretto
2 settembre 2023 - 15:43
Mi domando se anche l'elettrica avrà prese d'aria laterali. Forse le avrà di dimensioni ridotte.
Ritratto di Trattoretto
2 settembre 2023 - 15:45
È l'unica parte che non mi convince per nulla, la trovo pacchiana.
Ritratto di palazzello
4 settembre 2023 - 15:21
preferisco nettamente la prima in quanto artigianale e originale in tutti i sensi!!! per carità questa è bella ma non mi muove il sangue come per esempio la 8C o la 4C!!!!!
Ritratto di GENIASAS
4 settembre 2023 - 18:52
Non ha il carisma della precedente , ma non male . 33 esemplari che costano 2,5 milioni, tutti già venduti. Le strategie di Marchionne finalmente messe in pratica