UN AGGIORNAMENTO TANTO ATTESO - Ne è passato di tempo dalla sua presentazione: era giugno 2015 quando l’Alfa Romeo svelava la Giulia, proprio nella sua più performante versione Quadrifoglio, riportando finalmente nella gamma della casa di Arese una berlina con la trazione posteriore. Un’auto che ha da subito raccolto i consensi del pubblico per le sue qualità dinamiche e che ha dato del filo da torcere alle note concorrenti tedesche. Lo scorso anno, l’Alfa Romeo Giulia si è finalmente aggiornata andando a colmare alcune “lacune”: sono stati introdotti i fari a matrice di led ed è arrivato un nuovo cruscotto digitale. Per la variante Quadrifoglio, però, le novità sono state ancora più sostanziose: è cresciuta la potenza del motore (per un totale di 520 CV, 10 più di prima) ma sopratutto è stato montato un nuovo differenziale autobloccante meccanico (preso in prestito dalla serie speciale Giulia GTAm del 2021) che ha sostituito la precedente unità a controllo elettronico.
PRIMA DELLA CLASSE - Così noi e i nostri collaudatori ci siamo rimessi dietro al suo volante per scoprire tutti i suoi numeri, con i rilevamenti delle prestazioni e dei consumi, ma, sopratutto, rispondere a una domanda, ovvero se a quasi nove anni di distanza e con diverse alternative arrivate più di recente sul mercato, l’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio sia ancora all’altezza del segmento. E la risposta, in una sola parola, è sì: la super berlina del Biscione sa ancora come soddisfare i palati più fini quando si tratta di metterla alla frusta tra i cordoli di una pista o sui tornanti di un passo di montagna, senza sacrificare una fruibilità quotidiana di livello. Il merito, in particolare, va alle sospensioni con ammortizzatori a controllo elettronico, mai eccessivamente rigidi anche nelle modalità di guida più sportive ma allo stesso tempo super efficaci nel limitare al minimo il rollio. Un’auto che si è dimostrata ancora una volta davvero agile con uno sterzo degno di lode e un peso che per gli standard moderni è contenuto (1.660 kg).
MA NON È TUTTO ORO CIÒ CHE LUCCICA - Purtroppo però i pregi si accompagnano anche a dei difetti e una volta messe da parte le emozioni provocate dal suono del 2,9 litri V6 biturbo sotto il cofano, l’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio si dimostra - anche in questa versione ristilizzata - ancora un passo indietro rispetto alle concorrenti in quanto a tecnologia e finiture. Il sistema multimediale ben integrato nella plancia non è dei più reattivi e diverse plastiche sparse qua e là per l’abitacolo sono un po’ poco ricercate, specie per un’auto che in questo allestimento Quadrifoglio parte da poco più di 95.000 euro. Tutti i numeri e le valutazioni punto per punto sulla rinnovata Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio li trovate nella nostra prova completa in edicola sul nuovo numero di alVolante. Qui sotto, invece, ecco le nostre impressioni di guida “a crudo” che abbiamo raccolto in un video girato in “punto di vista” per portarvi virtualmente con noi a bordo della Giulia. Buona visione.