LO SPAZIO NON MANCA - Allo sportivo abitacolo dell'Alfa Romeo Giulia si accede facilmente, grazie all'ampia apertura delle porte. Una volta seduti a bordo, ci si sente come fasciati e un tutt'uno con la vettura. Lo spazio è più che sufficiente per viaggiare comodi in quattro mentre una quinta persona seduta al centro del divano ha poco agio per le gambe: il tunnel di trasmissione è alto. Per la Quadrifoglio, che è il modello più sportivo e l'unico presente allo stand, i sedili e il divano sono accoglienti, non troppo duri e profilati per contenere bene il corpo. A richiesta, ci sono anche i sedili “racing” con guscio in fibra di carbonio: sono ancora più avvolgenti, senza stringere eccessivamente guidatore e passeggero. Per quanto riguarda la posizione di guida, è comoda: si sta seduti in basso e piuttosto distesi. Il bel volante, con il tasto rosso per avviare e spegnere il motore, si impugna bene (spessa la corona), ha estese regolazioni (anche in profondità) mentre la strumentazione è d'immediata lettura.
PASSATO E FUTURO - La plancia dell'Alfa Romeo Giulia esprime un certo dinamismo, grazie all'andamento “a onda” della sua parte superiore. Non mancano dettagli ispirati alle Alfa del passato (come il cruscotto a binocolo), che si fondono con elementi moderni, quali l'ampio schermo (8,8”) dell'impianto multimediale in cima alla consolle. Anche i diffusori circolari del climatizzatore (ai lati della plancia) ricordano quelli delle vetture milanesi di un tempo e stridono un po' con le bocchette rettangolari nella consolle: hanno una aspetto banale. Poco più in basso, spuntano le manopole e i tasti per il climatizzatore: non sono grandi, ma si manovrano senza difficoltà. La zona intorno alla corta leva del cambio è ordinata. Un coperchio a scorrimento rallentato dà accesso al vano portalattine, sotto il climatizzatore, e le due grosse manopole (realizzate con cura, munite di bordo gommato e con finitura tipo alluminio) selezionano rispettivamente le quattro modalità di guida del sistema DNA (a quelle già in uso su MiTo e Giulietta, per la Quadrifoglio si aggiunge la Race) e si comandano i servizi di bordo. Questi ultimi vengono visualizzati con una grafica moderna nello schermo della consolle e, fra l'altro, consentono di verificare lo stato di manutenzione dell'auto, di consultare velocemente il libretto di uso e manutenzione e di valutare quanto sia “risparmiosa” la propria guida. In generale, le finiture sono curate, con materiali di qualità e plastiche per la maggior parte morbide al tatto (fa eccezione la zona inferiore della plancia). Meno soddisfacente la disponibilità di portaoggetti e le tasche nelle porte: non sono molto capienti.
BAULE GRANDE - Il bagagliaio dell'Alfa Romeo Giulia è capiente e di forma regolare. La soglia di accesso non è lontana dal suolo (67 cm), ma la bocca di carico non è alta: appena 40 cm. Una scomodità dovuta alla forma della coda dell'auto, con il lunotto fortemente inclinato, che ha accorciato non poco il coperchio del baule. In compenso la bocca è abbastanza larga: un metro. Il vano è profondo 95 cm e ha una larghezza compresa fra 107 e 120 cm.