ARRIVA A GIUGNO - La “sorellina” della Stelvio si chiama Alfa Romeo Tonale ed è una crossover lunga 453 cm che inaugura un nuovo stile per la casa; specie nei fari (full led o a matrice di diodi) più squadrati e con la “firma” luminosa a tre elementi. Dal vivo si apprezza l’equilibrio delle forme e il suo non voler inseguire la “moda” delle suv-coupé, pur conservando una linea dinamica. Arriverà nelle concessionarie il 4 giugno 2022, con ordini da marzo/aprile e una gamma molto snella: due allestimenti (Super e Ti) e altrettanti pacchetti, con prezzi che ipotizziamo partiranno da circa 35.000 euro. In Alfa Romeo, comunque, puntano molto sulla vendita a rate e, come ha spiegato il numero uno della casa Jean-Philippe Imparato (qui l'intervista), Tonale porterà anche una rivoluzione nella vendita, con la fine della pratica dei cosiddetti km zero e un prezzo identico indipendentemente dal concessionario a cui ci si rivolge.
SOSPENSIONI E STERZO DEDICATI - Meccanicamente la nuova Alfa Romeo Tonale è imparentata con Jeep Compass e Renegade, ma delle auto di partenza è rimasto ben poco: le sospensioni (McPherson davanti e dietro) sono specifiche sia nelle tarature sia nelle componenti. Come ci ha spiegato Domenico Bagnasco (responsabile dei veicoli ad alte prestazioni di Alfa Romeo e “papà” delle qualità dinamiche di Tonale, Giulia GTA e 4C), in quest’auto si è cercato di coniugare la massima reattività senza sacrificare il comfort. Ecco perché ci sono gli ammortizzatori a smorzamento variabile (più cedevoli nei movimenti ravvicinati, come quando si passa sul pavé, e “sostenuti” nei movimenti lenti, come in appoggio in curva) e, optional, quelli a controllo elettronico. Anche lo sterzo, molto diretto per il tipo di vettura, è stato profondamente rivisto: nuovo e più potente il motorino elettrico (sempre sul piantone e non sulla cremagliera), necessario per azionare in maniera fluida un sistema dal rapporto di demoltiplicazione di soli 13,6:1. Tanto per fare un paragone, quello molto meno diretto della Compass è di 15,9:1.
MANUALE? NO, MA FORSE... - Tre i motori della nuova Alfa Romeo Tonale, tutti turbo a quattro cilindri e abbinati al cambio automatico: il manuale non è previsto ma potrebbe arrivare, se il mercato lo chiederà e solo sulle Tonale diesel, per motivi tecnici. Il motore a gasolio è il collaudato 1.6 da 131 CV, che fa il paio col conosciuto cambio robotizzato a doppia frizione con sei marce e e la trazione è sulle ruote anteriori. La stessa trasmissione è usata anche dalla 1.3 plug-in: rispetto al sistema usato su Compass e Renegade, cambia la batteria: è più capiente (15,5 kWh) e riesce a fornire più corrente al motore elettrico posteriore (muove le ruote dietro) che, pur essendo invariato, eroga più potenza (122 CV). Il risultato è che la potenza combinata passa da 239 a 275 CV e l’auto può, secondo la casa, percorre fino a 80 km a emissioni zero in città (60 in media). La 1.3 plug-in è anche l’unica 4x4 che arriverà in Europa: la 2.0 turbo da 260 CV, con trazione integrale (di tipo convenzionale, con albero di trasmissione) e cambio automatico a 9 rapporti con convertitore di coppia è riservata agli Usa e al Medio Oriente.
UN 1.5 SOLO PER LEI - Tutto nuovo, invece, il 1.5 a benzina dell’Alfa Romeo Tonale: si tratta di un’unità raffinata, a ciclo Miller anziché Otto per migliorare i consumi e con 130 o 160 CV. Nella prima declinazione ha appena debuttato sulle Jeep Compass e Renegade e in seguito dovrebbe arrivare anche su Fiat 500X e Tipo, mentre la seconda è specifica per la Tonale. Per ottenere i 30 CV in più non si è lavorato solo sulla taratura dell’elettronica ma si è ricorsi a un turbo a geometria variabile (usato solo su una manciata di auto a benzina), che assicura anche una migliore risposta ai bassi giri. Come gli altri motori, 1.5 è abbinato solamente al cambio robotizzato a doppia frizione, ma questo è tutto nuovo: si tratta di un’unità a 7 rapporti che integra un motore elettrico da 20 CV. La Tonale 1.5 è quindi un’ibrida mild “evoluta”, in quanto l’unità a corrente ha sì poca potenza come sulle ibride leggere tradizionali ma, non essendo collegata all’albero motore con una cinghia, può muovere da sola l’auto. Sebbene solo in partenza e manovra: la batteria agli ioni di litio, alloggiata nel tunnel, ha una capacità di soli 0,75 kWh (comunque non pochi, per una mild hybrid).
STILE E PRATICITÀ - Gli interni dell’Alfa Romeo Tonale sono tipicamente “Alfa”, a partire dal volante ben sagomato, con pulsante di accensione integrato e lunghe palette in vero alluminio solidali col piantone: proprio come su Giulia e Stelvio. Immancabile il cruscotto “a binocolo” che, però, è interamente digitale: si tratta di un pannello di 12,3” ad alta risoluzione e ampiamente configurabile. Permette anche di scegliere fra tre “temi”: con lancette in stile vintage, di tipo più moderno e con maggior spazio per le informazioni al centro (come la mappa) o con una funzione a scelta a schermo pieno. Lineare ed elegante la plancia che, già sull’esemplare di preserie su cui siamo saliti, era di buona fattura; d’effetto le luci ambientali, dal colore regolabile e che filtrano da micro-intagli nel pannello davanti al passeggero: realizzano dei veri e propri disegni geometrici. Praticamente tutti i comandi sono poi fisici e ben disposti, a partire da quelli del “clima”; agevole, inoltre, scegliere fra le tre modalità di guida, grazie al selettore a rotella appena sotto. Un po’ datata nel disegno è invece la leva del cambio, vicino a cui c’è una mostrina con la bandiera italiana che ricorda che l’auto è prodotta nel nostro paese, a Pomigliano. Sufficientemente ampi i posti dietro (neppure chi è alto 190 cm “tocca” con la testa) mentre, metro alla mano, il bagagliaio non è fra i più capienti: i 500 litri dichiarati (una quarantina in meno per la plug-in) comprendono il doppiofondo per la ruota di scorta. Inoltre, anche abbassando il piano di carico (di 13 cm) l’altezza sotto la cappelliera non supera i 54 cm. In compenso, ha una forma regolare ed è rivestito con cura.
VALIDO INFOTAINMENT - C’è invece poco di cui lamentarsi riguardo all’infotainment dell’Alfa Romeo Tonale, che è un’evoluzione di quello montato sulla 500 elettrica e sulle più recenti Maserati e Jeep Compass: lo schermo di 10,3” è posizionato in alto e il software è Android Automotive, ovvero il “ramo” del sistema operativo di Google che il gigante americano sviluppa espressamente per l’uso automobilistico. A differenza di altre case, però, Alfa Romeo ha scelto di non integrare i servizi dell’azienda statunitense (come l’assistente vocale, Maps ecc), preferendo fornitori terzi: TomTom per il navigatore, Alexa di Amazon e altri. Al passo con i tempi anche i sistemi di aiuto alla guida: non mancano cruise control adattativo con funzione stop&go, centraggio di corsia, monitoraggio dell’angolo cieco e tanto altro. Tanto che l’auto è “certificata” per il Livello 2 di guida semiautonoma: il massimo consentito dalla legge. L’elettronica, quindi, mantiene la velocità impostata e la giusta distanza dalle altre auto e provvede, quando riesce a leggere le strisce a terra, a sterzare (a patto, ovviamente, che il guidatore sia vigile e tenga le mani sul volante).
> LEGGI ANCHE - Imparato: “Il marchio va protetto. La Tonale Quadrifoglio? Ibrida e solo se…”