J'ACCUSE - Sotto accusa sono due produttori, Fiat e Volkswagen: secondo l'associazione di consumatori Altroconsumo, dichiarerebbero consumi irreali. Oggetto del contendere due auto molto diffuse: la Panda 1.2 a benzina e la Golf 1.6 TDI a gasolio. La richiesta del risarcimento è, rispettivamente, di 247 e 509 euro: ovviamente, nel caso in cui i proprietari intendano aderirvi, facendo riferimento all'associazione stessa.
CONSUMI SOTTO LA LENTE - In maniera diretta, Altroconsumo va alla carica: “Se invece non possiedi una di queste due auto per le quali abbiamo già iniziato a mobilitarci, utilizza il calcolatore per scoprire di quanto anche tu potresti essere risarcito [...] Sulla base della tua e di altre segnalazioni, infatti, testeremo altre auto e agiremo contro i produttori”. Questo è l'intento dichiarato sul sito Web di Altroconsumo, dopo avere ripetuto le prove di omologazione per i due modelli in questione.
ZONA GRIGIA - Il punto è che la normativa, così come si legge nell'inchiesta effettuata da Altroconsumo, “non fissa in modo rigido i parametri e le modalità per effettuare i test di omologazione, ma prevede invece un ampio margine di tolleranza tra i valori massimi e minimi misurabili”. Secondo l'associazione dei sonsumatori sono abilissimi a sfruttare i vuoti della normativa europea, preparando l'auto da omologare con accorgimenti irreali nell'uso quotidiano, quali gonfiare eccessivamente i pneumatici, scollegare l’alternatore, usare olii speciali per ridurre gli attriti interni e sigillare le prese d'aria.
I DATI NON QUADRANO - Eppure, “Con le nostre prove di laboratorio abbiamo verificato che vanno oltre. [...] Lo abbiamo verificato ripetendo su due auto proprio le stesse prove utilizzate dai costruttori durante l’omologazione. Ebbene, emerge un divario enorme tra quanto dichiarato e la realtà: i consumi e le emissioni della Panda testata sono più alti del 18%, quelli della Golf più del 50%”. Valori fuori standard, secondo Altroconsumo. Che incalza: “Anche sfruttando i trucchi nella legalità, [la discrepanza con i dati di omologazione, ndr] si ferma al 7%”. Quindi? “Fiat e Volkswagen hanno così creato false aspettative di risparmio e ingannato i consumatori con una pratica commerciale scorretta”. Le case non hanno commentato: di sicuro, è ancora vivo il precedente negli Stati Uniti relativo alla Ford, che ha indennizzato per qualcosa di molto simile 200.000 clienti con una somma variabile (fino a 1.000 dollari): come finirà nel Vecchio Continente?