UN APPUNTAMENTO IMPORTANTE - Il MiMo (Milano Monza Motor Show), giunto alla terza edizione, si terrà anche nel 2023 dal 15 al 18 giugno e si snoderà tra il capoluogo lombardo e l’Autodromo di Monza, ma con una formula parzialmente rinnovata e che verrà svelata nelle prossime settimane. Si tratta certamente di un appuntamento importante non solo per le aziende del settore, ma anche per i semplici appassionati, che hanno la possibilità di vedere da vicino e, in alcuni casi, anche provare i modelli esposti. Non tutti sembrano essere favorevoli alla manifestazione, al punto tale da arrivare a presentare un esposto alla Corte dei Conti, in cui si arriva a parlare di “danno erariale”. Questa è la posizione sostenuta da più di 70 associazioni ambientaliste, che sottolineano la necessità di promuovere una mobilità sostenibile.
TASSA SUL SUOLO PUBBLICO - Secondo quanto indicato nella lettera a corredo dell’esposto, il MiMo non dovrebbe essere considerato un evento che dà lustro alla città e che può attirare anche turisti, ma ha generato un danno alla collettività, in modo particolare alle casse di Palazzo Marino. Il Comune, infatti, aveva concesso agli organizzatori uno sconto dell’80% rispetto all’importo previsto per la tassa sul suolo pubblico, ritenuto però eccessivo dagli ambientalisti. Parlare di questo appuntamento come di un’iniziativa che incoraggia alla sostenibilità sarebbe a loro dire sbagliato. Lo scopo principale è infatti semplicemente quello di promuovere la vendita di auto, molte delle quali hanno un costo medio superiore ai 50.000 euro. In considerazione dei costi di vendita della maggior parte delle auto esposte, non può essere quindi accettabile che gli organizzatori paghino tariffe ridotte. Le associazioni hanno così chiesto alla Corte dei Conti di acquisire i bilanci della manifestazione, in modo tale da rendere tutto più trasparente
LE PROPOSTE - . Le associazioni non si limitano però solo a contestare quanto fatto fino ad ora, ma provano anche a lanciare una serie di idee per rendere Milano più vivibile e migliorare la qualità dell’aria. Diverse le proposte che potrebbero permettere di raggiungere l’obiettivo: introdurre in tutta la città il limite di 30 km/h per aumentare la sicurezza di utenti deboli e ridurre le emissioni, estendere le condizioni di ciclabilità sicura a tutte le strade della città, introdurre le strade pedonali davanti a tutte le scuole, diminuire le aree di sosta delle auto, introdurre nuovamente le “Domeniche a spasso”, le giornate in cui tutta la metropoli diventa pedonale.