NON TI SENTO - Se a frenare la diffusione delle auto elettriche in generale, oltre ai prezzi, sono soprattutto le problematiche legate alla ricarica e all’autonomia, guardando alla nicchia delle elettriche sportive viene spesso a mancare un fattore considerato essenziale per queste auto: l’emozione. Le auto ad alte prestazioni devono regalare emozioni a chi le guida, dalla più compatta “hot hatch” alle gran turismo con un V12 sotto al cofano: per farlo non basta la velocità, ma interviene tutta una serie di sensazioni che contribuiscono ad appagare il guidatore, da quelle tattili a quelle sonore.
Non è un caso che molte elettriche dal piglio sportivo abbiano introdotto dei generatori di suoni che simulano attraverso gli altoparlanti dell’impianto stereo il rombo di un vero motore (con risultati spesso ai limiti dell’imbarazzante). Perfino la Ferrari pensa a come fare “suonare” la sua prima elettrica (qui la notizia), che sarà svelata a ottobre.
IL CAMBIO CHE NON C’È - Un altro campo che le case automobilistiche stanno esplorando per dare un’anima alle sportive elettriche è quello del cambio. Il motore che sale di giri si sublima con un cambio di marcia perfetto, con tanto di “calcetto” nella schiena: sensazioni che chiunque abbia guidato una sportiva ha assimilato come caratteristica fondamentale dell’esperienza. E dunque come evitare la monotonia del “monomarcia” tipica delle auto elettriche, che non hanno il cambio?
Una soluzione è quella adottata dalla Hyundai Ioniq 5 N, che con la funzione E-Shift (nel video più in alto) regola la coppia del motore e simula un’interruzione di potenza. Un po' più rudimentale la soluzione adottata dall'Abarth 500e con un altoparlante posto all'esterno dell'auto (video qui sotto). Recentemente la Ford ha brevettato una tecnologia che imita i cambi di marcia attraverso una leva posizionata sul tunnel centrale e qualcosa di simile ha fatto anche la Toyota, che addirittura prevede anche il pedale della frizione (nel video qui sopra). La casa giapponese offrirà l'opzione del cambio manuale simulato già da quest’anno sulla rinnovata Lexus RZ (guarda il video più in basso, qui per saperne di più). Tutte queste tecnologie interrompono artificialmente l’erogazione della potenza, simulando il cambio di marcia.
HA SENSO? - Si tratta in tutti i casi di soluzioni che puntano quasi a "travestire" l’auto elettrica da auto tradizionale, invece di enfatizzarne le caratteristiche tipiche, come silenziosità di marcia, fluidità dell’erogazione e perché no prestazioni. Davvero per convincere gli automobilisti più sportivi è necessario simulare la presenza di organi meccanici? Un finto cambio manuale o un finto suono del motore potrebbe convincerti a scegliere una vettura elettrica invece di una a combustione? Vota il sondaggio dicci la tua nei commenti.