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Hanno fatto la loro comparsa in un locale alla moda di Milano, per mettere subito in chiaro che non sono le solite monovolume tutte praticità e poco stile. Nelle intenzioni della Ford, infatti, l’impatto estetico della C-Max e della “sorellona” Grand C-Max dovrà essere determinante nella scelta da parte del cliente. La Ford ha annunciato che per la C-Max si dovrà attendere fino a ottobre; un mese in più per la sette posti.
LA CINQUE PORTE NON CRESCE - Rispetto alla vecchia C-Max, la nuova è più lunga di appena un centimetro (passa da 437 a 438), e pure in altezza e larghezza mantiene grosso modo gli stessi ingombri. Il discorso cambia con la Grand C-Max, che per dare spazio alla terza fila di sedili si allunga fino a 452 cm. Per entrambe le macchine l’abitacolo è ampio e luminoso, e sulla versione allungata c’è sufficiente spazio per due adulti anche nella terza fila di sedili (che, a dire il vero, hanno la seduta un po’ infossata, ma non tanto da risultare scomodi).
DA SEI A SETTE POSTI IN SETTE SECONDI - Pur trattandosi di esemplari di preserie, l’abitacolo appare rifinito con una certa cura e i materiali sono di discreta qualità. La plancia è sportiva e tecnologica, con la parte superiore della consolle che sporge per avvicinare ai passeggeri la radio e i comandi del climatizzatore e del navigatore satellitare. Sulla Grand C-Max c’è il sistema che permette di ripiegare il sedile centrale della seconda fila, facendolo scomparire sotto la seduta della poltrona destra: facilita l’accesso alla fila dietro e rende arioso l’abitacolo quando si viaggia in sei. Pratiche e di aspetto robusto le porte posteriori scorrevoli, che di solito sono appannaggio delle monovolume più grandi.
MOTORI PER TUTTI I GUSTI - I motori disponibili per le due versioni sono parecchi (ma non tutti verranno importati in Italia). La gamma a benzina comprende due 1.6 Ti-VCT da 105 e 125 CV, e i nuovi 1.6 EcoBoost, con turbocompressore e iniezione diretta, da 150 e 180 CV. I diesel vanno dal 1.6 TDCi da 95 CV al 2.0 TDCi da 163 (abbinato anche al cambio a doppia frizione Powershift).
IL PORTELLONE SI APRE DA SOLO - Tra gli accessori sono previsti il sistema di parcheggio semiautomatico, quello di rilevamento degli ostacoli nella zona cieca degli specchi retrovisori esterni, le spie delle cinture di sicurezza per gli occupanti dei sedili posteriori (anche per la terza fila), la chiusura di sicurezza per bambini ad attivazione elettrica e l’azionamento elettrico del portellone. I prezzi dovrebbero partire da circa 20.000 euro per la C-Max; la Grand C-Max dovrebbe costare da 1.500 a 2.000 euro in più.
NEL SEGNO DEL ‘KINETIC DESIGN’ - Ma vediamo qual è l’impatto estetico delle due novità tedesche. Nella parte anteriore le due versioni sono uguali. Dal montante centrale, però, la cinque posti ha una linea più affusolata, mentre la sette posti si allunga con le porte scorrevoli e la coda meno inclinata. La carrozzeria alterna linee curve a spigoli, creando quell’effetto dinamico che sta alla base del ‘kinetic design’, comune a tutti gli ultimi modelli della casa.
SI SCELGONO ANCHE PER LA LINEA - “Com’è stato per la concept car iosis Max, presentata al Salone di Ginevra nel marzo del 2009, i due modelli C-Max introducono un design più emotivo e dinamico nella categoria delle monovolume”, spiega Martin Smith (nella foto sotto), direttore del design per Ford Europa. “Con queste vetture riteniamo di aver realizzato dei veicoli che i clienti sceglieranno per lo stile e non solo per la loro praticità e versatilità”. Del resto, l’estetica è da sempre uno dei principali parametri di valutazione nell’acquisto di un’auto.
DUE PERSONALITÀ DISTINTE - “Dopo Mondeo, Kuga e Fiesta, che hanno tenuto a battesimo il kinetic design”, prosegue Martin Smith, “le due C-Max mostrano alcuni degli elementi peculiari del nuovo stile Ford, come la linea di cintura che sale verso la coda, le superfici piene e scolpite, i passaruota dalle linee audaci, i fianchi robusti e atletici sostenuti da una linea obliqua e prominente, oltre al tipico profilo ascendente dei finestrini all’altezza del terzo montante del tetto”. E, visto il successo della Fiesta, al primo posto nelle vendite in Europa, c’è da dare ragione alla Ford. “Pur simili nello stile”, conclude il capo del design di Ford Europa, “le due auto si differenziano nella personalità. La C-Max a cinque posti parte dal tradizionale concetto di monovolume, arrivando a coniugare spazio e praticità con una sensazione più sportiva e con l’aspetto elegante tipico delle autovetture. La Grand C-Max a sette posti, invece, è l’auto versatile e flessibile per le famiglie giovani e dinamiche, adatta al tempo libero. Con il suo look alla moda e le sue dimensioni compatte, in Italia potrebbe conquistare anche il pubblico femminile”.