IL CLUB SI ALLARGA - L’esclusivo circolo delle hypercar - in cui ci sono per esempio la Ferrari F80 e la McLaren W11 (qui il confronto) - accoglie un nuovo prestigioso membro: si tratta della nuova Aston Martin Valhalla, che sarà prodotta in 999 esemplari ed è diretta espressione dell’esperienza che la casa inglese ha accumulato negli ultimi anni in Formula 1. Rappresenta una serie di prime volte: la prima Aston Martin a motore centrale di serie e anche la prima ibrida plug-in, ma anche il primo modello a utilizzare il V8 4.0 biturbo “flat-plane” (cioè con scoppi irregolari, il propulsore V8 più performante mai montato su una Aston Martin) e il primo a utilizzare la nuova trasmissione a doppia frizione a 8 marce dotata di un e-Motor e di un differenziale posteriore elettronico.
UN V8 NON BASTA - Il sistema ibrido dell’Aston Martin Valhalla è in grado di garantire 1.079 CV di potenza e 1.100 Nm di coppia. Tali numeri sono ottenuti grazie all’interazione tra il V8 a benzina, che da solo fornisce 828 CV, e tre motori elettrici (due dei quali posizionati sull’asse anteriore), che contribuiscono con ulteriori 251 CV. Il risultato è un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 2,5 secondi e una velocità massima limitata elettronicamente a 350 km/h. Sono quattro le modalità di guida, tra cui quella puramente elettrica, in cui la trazione è affidata unicamente ai motori elettrici anteriori, con un’autonomia dichiarata di 14 km e una velocità massima di 140 km/h. L’asse posteriore è invece azionato dal V8, con il contributo del terzo motore elettrico integrato nel cambio a 8 marce. Quest’ultimo, progettato e realizzato per l’Aston Martin, è stato sviluppato proprio per la propulsione ibrida. Il motore elettrico viene utilizzato per avviare quello termico, per caricare le batteria, per fornire una coppia supplementare e per supportare la sincronizzazione delle marce.
INCOLLATA A TERRA - A partire da 240 km/h, l’aerodinamica attiva dell’Aston Martin Valhalla genera oltre 600 kg di deportanza: lo stesso carico viene mantenuto fino alla velocità massima riducendo gradualmente l’angolo d’attacco delle ali anteriori e posteriori per “scaricare” la deportanza in eccesso all’aumentare della velocità. Una tecnologia di controllo della dinamica monitora le sospensioni, la frenata, lo sterzo, l’aerodinamica attiva e i sistemi di propulsione con l’obiettivo di fornire le prestazioni ottimali e coinvolgere il guidatore in ogni situazione. Il torque vectoring viene utilizzato per migliorare l’agilità e la stabilità della vettura, sfruttando i due motori elettrici anteriori per alimentare in modo indipendente la quantità di coppia da inviare a ciascuna ruota.
TELAIO PER LE PRESTAZIONI - Il cuore dell’Aston Martin Valhalla è la struttura in fibra di carbonio su misura, progettata per garantire la massima rigidità con il minimo impatto sul peso totale, per una massa a secco di 1.655 kg. Anche il sistema frenante è stato perfezionato nell’ottica della massima efficienza tanto nella guida su strada quanto per quella in pista. Queste caratteristiche sono state ottenute attraverso la mesa a punto di un sistema che consente di regolare con precisione la sensazione del pedale sull’intera scala di decelerazioni, consentendo di modulare in modo preciso e istintivo il pedale del freno. L’impianto è dotato di dischi carboceramici, di 410 mm sull’asse anteriore e di 390 mm su quello posteriore, ed è controllato con la tecnologia brake-by-wire.
LA FORMA SEGUE LA FUNZIONE - Composta prevalentemente da fibra di carbonio, la carrozzeria dell’Aston Martin Valhalla non ha bisogno di un’ala fissa ed è disponibile sia verniciata che con la fibra a vista. La parte posteriore dell’auto è dominata da due grandi tunnel venturi, che accelerano il flusso d’aria sotto la vettura e generano deportanza, assicurando un equilibrio perfetto tra forma estetica e funzionalità aerodinamica. Tutto nel design esterno incarna il principio “la forma segue la funzione”: perfino le portiere che aprono verso l'alto e in avanti integrano un sistema che dirige il flusso d’aria in uscita dal passaruota anteriore lungo i fianchi dell’auto, migliorando l’efficienza dei radiatori per l’olio del V8 edella trasmissione.
INTERNI RACING - Le influenze della Formula 1 si riflettono nell’abitacolo dell’Aston Martin Valhalla, dove si trova un design pulito ed essenziale che avvolge il conducente e il passeggero. Tra gli elementi distintivi troviamo i poggiapiedi rialzati, che consentono di mantenere una seduta bassa, e i sedili monoscocca in fibra di carbonio, leggeri e pensati per offrire il massimo supporto. Anche il volante si ispira alla massima competizione motoristica, con una struttura monoblocco in fibra di carbonio. Una barra in fibra di carbonio attraversa l’abitacolo per tutta la sua larghezza, fungendo da supporto per il pannello strumenti, che sembra sospeso su di essa. Il sistema multimediale include uno schermo centrale tuch, che introduce nuove funzionalità EV, tra cui il visualizzatore della trasmissione che illustra in tempo reale il flusso di energia del sistema ibrido plug-in. Come per tutti i modelli dell’Aston Martin, anche sulla Valhalla è possibile personalizzare la vettura grazie al programma Q, in grado di creare un vero esemplare unico.