USCITE DI PRODUZIONE - Il mondo è in continuo cambiamento e il settore dell’automobile non fa eccezione. In questo 2024 sono arrivati tanti nuovi modelli, ma tanti sono anche quelli che sono usciti di produzione e non verranno sostituiti, almeno nel prossimo futuro. Di alcuni sappiamo che torneranno, come la Fiat 500 (nella foto sopra insieme alla 500X, altra auto che ci ha salutato nel 2024) che nel 2026 avrà una nuova vita come ibrida sulla piattaforma modificata dell’attuale elettrica, ma la sorte di molte altre vetture non è stata per il momento designata. Ecco una selezione di quelle che non ritroveremo nei listini del prossimo anno.
AUDI A5
In realtà l’Audi A5 è ancora presente nella gamma della casa tedesca, ma il modello attuale è l’erede della vecchia A4 berlina e station wagon (anch’essa uscita di scena nel corso dell’anno) che ha cambiato numerazione per motivi di marketing. L’A5 come l’abbiamo conosciuta fino a metà del 2024 - quindi nelle varianti Sportback (nella foto qui sopra), Coupé e Cabriolet - non esisterà più. E con l’addio anche dell’R8 (pure lei dismessa quest’anno), non restano più coupé all’interno dell’offerta dell’Audi.
FIAT 500X
Prima crossover prodotta dalla casa torinese, la Fiat 500X resta ancora per qualche mese nel listino, ma la produzione è ufficialmente terminata: chi la volesse deve affidarsi all’invenduto. Prodotta dal 2014, il modello viene parzialmente sostituito dalla 600, che però è un po’ più piccola in termini di ingombri esterni, seppur abbia un bagagliaio leggermente più capiente.
JAGUAR XE
La berlina Jaguar XE esce di produzione dopo dieci anni (è stata lanciata nel 2014), sacrificata sull’altare dell’elettrificazione che ha praticamente azzerato tutta la gamma del marchio inglese. La stessa sorte tocca infatti anche alla più grande XF (compresa la versione famigliare Sportbrake), alla suv media E-Pace e alla crossover elettrica I-Pace: è rimasta (ma ancora per poco) solo la grande suv F-Pace.
JAGUAR F-TYPE
Non è sfuggita all’azzeramento nemmeno la più sportiva tra le auto del Giaguaro, la Jaguar F-Type, tanto nella variante coupé quando in quella spider. La due posti era a listino dal 2013 e puntava replicare il mito dell’iconica E-Type degli anni ‘60: ce l’ha fatta solo parzialmente.
LAMBORGHINI HURACÁN
Cambia la “entry-level” in casa Lamborghini: dopo 10 anni di Huracán si passa infatti alla Temerario. Con lei se ne va anche il V10 a benzina capace di esprimere nelle varianti più potenti fino a 639 CV rimpiazzato da un V8 ibrido plug-in aiutato da 3 motori elettrici.
LANCIA YPSILON
Dopo oltre 13 anni di onorata carriera, che l’ha vista costantemente ai primi posti nelle classifiche di vendita italiane, la vecchia Lancia Ypsilon esce dal listino, rimpiazzata dall’omonimo modello, con il quale però oltre al nome non condivide praticamente nulla. La vecchia Yspilon era riuscita a sopravvivere al cambio delle mode per tanto tempo, creandosi una nicchia di mercato in cui era praticamente l’unica rappresentate. Riuscirà la nuova a fare lo stesso?
MASERATI GHIBLI
Sul mercato dal 2013, l’ultima Maserati Ghibli paga il cambiamento delle preferenze del pubblico, sempre più orientato verso le suv. All’orizzonte non è prevista nessun ritorno per la berlina sportiva, che pure aveva avuto una “prima vita” a cavallo degli anni ‘60 e ‘70. Arriverà in futuro un’altra Ghibli a rinnovarne l’eredità?
MASERATI QUATTROPORTE
Discorso analogo a quello della Ghibli pure per la Maserati Quattroporte. L’attuale generazione dell’ammiraglia della casa del tridente, anch’essa lanciata nel 2013, avrebbe dovuto avere un’erede elettrica già nel prossimo anno. Tuttavia lo sviluppo della nuova Quattroporte è stato sospeso a tempo indeterminato e al momento non si sa se e quando riprenderà: se arriverà, la nuova non la vedremo comunque prima del 2028 nelle concessionarie.
MERCEDES EQC
La Mercedes EQC è stato il primo modello elettrico della casa di Stoccarda, avendo debuttato nel 2019. Dopo soli 5 anni, la suv a pile va in pensione, senza aver pronta un’erede, che dovrebbe arrivare forse entro la fine del 2025. La EQC paga il suo essere stata sviluppata sulla base della GLC a combustione, obbligando ad alcuni compromessi in termini di autonomia, efficienza e spazio interno.
MINI CLUBMAN
Considerata la station wagon del marchio, con l’uscita di scena della Mini Clubman si conclude una storia iniziata nel 1969, quando suscitò la curiosità per via delle sue porte sdoppiate. La sua versione moderna è nata nel 2007, ma con la terza generazione (prodotta a partire dal 2015) è cresciuta di dimensioni fino a raggiungere i 425 cm di lunghezza. La sua sostituta, nelle intenzioni della casa, dovrebbe essere la crossover elettrica compatta Aceman, ma i due modelli hanno filosofie molto diverse tra loro.
PORSCHE MACAN (1a serie)
La nuova generazione della Porsche Macan è arrivata in primavera e, nel mercato europeo, ha sostituito quella vecchia non più conforme alle normative entrate in vigore. Con la nuova arrivata la casa tedesca sperava di ripetere il successo della precedente: tuttavia le vendite, per il momento, non le stanno dando ragione e a Zuffenhausen hanno rimodulato i piani sull’elettrico per il futuro. Tuttavia è molto improbabile che rivedremo una Macan con motori termici, dato che l'attuale generazione è basata su una piattaforma specifica per auto elettriche.
RENAULT ZOE
Insieme alla Twingo, la Renault Zoe rappresentava la voglia di elettrificazione del marchio francese nel segmento delle piccole. Se la Twingo dovrebbe tornare nel 2026 (la concept car è già stata mostrata), la Zoe non dovrebbe avere un futuro, sostituita di fatto dalla nuova 5 E-Tech. Finisce così una storia che l’ha vista essere l’EV più venduta in Europa nel 2015 e 2016, in un’epoca in cui le auto elettriche erano vere e proprie mosche bianche.
SMART FORTWO
È finita a metà marzo la produzione della Smart ForTwo, erede di quella vettura ultracompatta che alla fine degli anni ‘90 rivoluzionò la mobilità cittadina. Va così in pensione un modello storico, nato come una costola della Mercedes e che in oltre 25 anni di vita e tre generazioni è riuscita a non crescere mai troppo: se la prima generazione era lunga 2,5 metri esatti, la seconda e la terza arrivarono a 2,7 metri. La Smart del nuovo corso, con forti influenze cinesi, dopo tre suv non proprio compatte, sta valutando la possibilità di realizzare una nuova generazione della ForTwo.