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Rare o nuove di fabbrica: ad Automotoretrò 2022 le Fiat che non t’aspetti

Pubblicato 29 aprile 2022

Nei padiglioni del Lingotto Fiere spuntano quattro autentiche “perle” per gli appassionati della casa torinese.

Rare o nuove di fabbrica: ad Automotoretrò 2022 le Fiat che non t’aspetti

GIOCANO IN CASA - Per ovvie questioni geografiche, ad Automotoretrò 2022 (qui per saperne di più) le Fiat giocano in casa. Al Lingotto Fiere, tra le stesse grigie e alte mura che hanno visto nascere modelli entrati nella storia come la Balilla, la Topolino e la 1100 R, davvero non si contano le vetture della Fiat, alcune in vendita, altre semplicemente esposte a beneficio del pubblico negli stand dei numerosi club di appassionati presenti alla rassegna torinese. Tra pezzi un po’ vissuti e grandi classici, passeggiando per i corridoi della fiera capita d’imbattersi anche in vetture decisamente più rare, talvolta perché prodotte in pochi esemplari o provenienti da mercati esteri, talaltra perché trasformate da piccole carrozzerie o conservate in maniera da tale da pensare che, per loro, davvero il tempo si sia fermato. Ne abbiamo selezionate quattro, tutte molto diverse tra loro, eppure tutte ugualmente in grado di rubare gli sguardi e i flash dei fan del marchio Fiat.

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Ritratto di Alex1111
1 maggio 2022 - 13:09
1
siamo già al museo delle cere? . stabilimenti produzione post gestione francese già chiusi?
Ritratto di Goelectric
1 maggio 2022 - 13:55
É una fiera di auto e moto d epoca, come dice il titolo stesso. Cosa volevi trovarci, auto a polvere di stelle??
Ritratto di Tu_Turbo48
1 maggio 2022 - 16:12
Ma che calzo c'entra adesso il Lingotto Fiere con gli stabilimenti odierni di Fiat del Gruppo Stellantis!!!... cioè boh veramente un commento senza senso.
Ritratto di Giulio Ossini
1 maggio 2022 - 18:25
No ragazzi, è che l'amico Alex doveva parlare in qualche modo contro Peggiò... ha colto la palla al balzo anche se non c'entrava un calzo il suo intervento relativamente a questo evento dell'Automotoretrò. Tutto qui. E' un trollino, semplice.
Ritratto di Quello la
1 maggio 2022 - 17:33
Devo dire che nessuna delle quattro mi ispira in maniera particolare. Forse la 850, con la sua storia strampalata.
Ritratto di elitropi cristian
1 maggio 2022 - 17:58
Bei cancelli...
Ritratto di Oxygenerator
2 maggio 2022 - 00:46
Veramente brutte. La 500 americana con esoftalmo da ipertiroidismo poi, è un vero e proprio incubo. Incredibile.
Ritratto di Challenger RT
2 maggio 2022 - 19:45
La 500 America è sempre stata brutta a causa delle normative di sicurezza made in USA. I paraurti più grandi stonano, ma i grossi fari anteriori, applicati e non integrati, sono ancora peggio e rendono il muso dell'auto simile ad una rana...
Ritratto di Il bue
2 maggio 2022 - 11:50
6
La 850 idroconvert è stato uno dei primi esempi su un'utilitaria di cambio servoassistito: aveva un normale cambio a 4 marce con un dispositivo elettroidraulico che staccava e riattaccava la frizione ad ogni cambiata, con conseguente soppressione del pedale frizione. Dispositivo derivato da quello in uso sugli autobus Fiat 410, 412, Alfa Romeo 1000 e Lancia 703 e 718 Esagamma (almeno questi sono quelli che ricordo a braccio). Naturalmente ebbe scarsissimo seguito, acquistata solo dai cosiddetti "mutilati di guerra e del lavoro", come si poteva leggere un tempo nei mezzi pubblici, nei posti riservati. La 127 rustica fu un bell'ibrido: all'epoca la vettura vendeva parecchio, e c'erano problemi di reperibilità del modello. Quindi pensarono di importare in Italia la 147 brasiliana, versione più bruttina ma assai più robusta di quella italiani, con interni praticamente comuni. La Fiat, ai tempi azienda ancora piena di fantasia e di carica innovativa, pensò di testare una sorta di fuoristrada leggera sul telaio di una vettura di grande serie, concetto oggi universalmente utilizzato. L'appalto per la trasformazione lo prese la Lamborghini, ai tempi prossima al fallimento, riallestendo le vetture che giungevano direttamente dal brasile. Il successo fu effimero, ma la vettura, nella sua rozzezza, fa tenerezza. La 127 Coriasco, coi fanali posteriori della Renault 6, era una variante assai intelligente della 127 di serie. Peccato che in Fiat un modello simile già c'era, con costi simili: la 128 familiare. Di conseguenza il successo fu limitato a qualche artigiano stufo di aspettare l'arrivo della 128, piuttosto biblico.
Ritratto di giulio 2021
2 maggio 2022 - 17:54
Lei si che se ne intende : Il bue, complimenti, il bello è che in questo blog intendersene davvero di auto, in senso storico soprattutto, è considerata saccenza, ma allora a che serve il blog per delle opinioni così a caso e basta...
Ritratto di america
2 maggio 2022 - 18:37
6
Complimenti Il bue. Giulio, La saccenza si capisce da come si pongono le informazioni ed in quale contesto le inserisci. Ma tranquillo, se pensi voglia arrivare a dire che tu lo sei, non è così. Credo piuttosto che tu "venda la pelle prima dell'orso" (mi riferisco alla conquista delle auto cinesi in italia e quant'altro già sai. Ad ogni modo, il Bue starebbe bene su veloce.it a scrivere su "Storie"
Ritratto di giulio 2021
2 maggio 2022 - 18:55
In realtà uno se ne intende davvero se in parte sa anche predire il futuro automobilistico, se no vuol dire gran cultura, cioè tutto il passato che uno conosce a qualcosa deve servire.
Ritratto di america
3 maggio 2022 - 08:45
6
Non sempre è detto, a volte la storia (per le persone comuni come noi) serve solo per propria cultura generale (e passionale)
Ritratto di Ilmarchesino
2 maggio 2022 - 13:02
3
A mio padre prestarono x un mese una 127/147 se. Ma aveva le cromature e le grate a difendere i fari. Da safari. Rigorosamente colore crema. L unico Optional utile x nn farsi rubare i fari anteriori che negli anni 80 andavano a rubaaaa
Ritratto di Il bue
2 maggio 2022 - 14:16
6
E' vero. Ricordo che sulla 126, per cercare di fermare sto fenomeno dei fari rubati, applicavano dei mascheroni neri attorno ai fari, una sorta di antifurto de' noantri.La 127 Rustica era disponibile solo in questo color sabbia. Bruttarello, ma coerente col resto del modello.
Ritratto di Ilmarchesino
2 maggio 2022 - 14:20
3
Ad alcune Renault 14 quando frenavi rischiavi di perdere i fari anteriori se nn erano avvitati bene. Altri tempi.
Ritratto di giulio 2021
2 maggio 2022 - 17:59
Le R14 forse sono le peggiori auto di sempre almeno tra quelle costruite in grandissima serie, all'inizio sembravano fantastiche, ma avevano comunque una mancanza di brio notevole riscontrato prattutto da noi italiani, ma poi era anche bruttina, cioè una linea immediatamente datata, un sacco di ruggine, poteva staccarsi il fondo del bagagliaio davvero mettendo i bagagli, meccanica datata e soprattutto almeno in Francia la campagna pubblicitaria più sbagliata di sempre dove la paragonavano ad una pera, e all'inizio era anche divertente, poi comprare e spendere davvero i soldi di una macchina nuova che al massimo ti ricorda la "complessità" di una pera...
Ritratto di Volandr
3 maggio 2022 - 12:03
Però la visibilità dall'interno di queste auto era eccelsa, migliorando nettamente il piacere di guida. Se le auto attuali fossero fatte con lo stesso tipo di vetratura, molti supporti elettronici (radar pedonali, sensori di parcheggio, telecamere) non servirebbero più. E non parlatemi di aerodinamica, visto che le persone comprano auto pesantissime e squadratissime (vedi Jeep Renegade) senza problemi.