INCENDI INDOMABILI - Sebbene i dati dimostrino che le auto elettriche non siano più soggette a incendi, le celle delle batterie agli ioni di litio utilizzano elettroliti altamente infiammabili che possono prendere fuoco in caso di eccessivo surriscaldamento. Se ciò succede, il fuoco si propaga facilmente alle celle adiacenti. A peggiorare le cose, le celle che bruciano producono ossigeno, che a sua volta alimenta ulteriormente il fuoco: il processo continua fino a quando c’è una temperatura sufficientemente alta o l’elettrolita si esaurisce. Tutto ciò rende l’incendio di un veicolo elettrico molto difficile da domare (qui per saperne di più). Partendo da queste premesse, alcuni ricercatori della Clemson University (Carolina del Sud) hanno provato a produrre un elettrolita che non prenda fuoco, anzi ancora meglio, che sia in grado di spegnerlo.
SPEGNE GLI INCENDI - Un normale elettrolita di una batteria è composto da un sale di litio e un solvente organico. I ricercatori ne hanno sviluppato uno basato su materiali presenti in un comune estintore, in grado di funzionare in un intervallo di temperature che da da -75 a +80 gradi Celsius. Durante un test di penetrazione con i chiodi, le batterie prodotte in laboratorio con questo nuovo elettrolita ignifugo hanno efficacemente estinto gli incendi interni. L’elettrolita, assicurano i ricercatori americani, è compatibile non solo con gli ioni di litio, ma anche gli ioni di potassio, di sodio, di alluminio e di zinco.
PRATICAMENTE PRONTO ALL’USO - Un elettrolita non infiammabile non è una novità assoluta, ma fino a oggi essi contenevano fluoro e fosforo, due elementi costosi e potenzialmente dannosi per l’ambiente. Il team della Clemson University ha così provato ad adattare alcuni refrigeranti commerciali a prezzi accessibili, già ampiamente utilizzati negli estintori. Il miglior candidato per l’utilizzo nelle batterie si è rilevato il Novec 7300, un fluido commerciale sicuro ed economico prodotto da 3M che ha una bassa tossicità, è ignifugo e non contribuisce al riscaldamento globale. Questo fluido è stato combinato con altri prodotti chimici per avere una maggiore durata e il risultato è stato un elettrolita che potrebbe consentire alla batteria di caricarsi e scaricarsi per un anno senza perdere la sua capacità in modo significativo. I ricercatori assicurano che il loro nuovo elettrolita abbia proprietà fisiche simile a quelle degli elettroliti utilizzati comunemente, facilitandone così l’utilizzo sulle attuali linee di produzione delle batterie.