NON È UNA NOVITÀ - La notizia è lanciata dal quotidiano economico tedesco Handelsblatt: BMW e GM avrebbero iniziato a esplorare l’ipotesi di una cooperazione nello sviluppo dei motori. Al momento vi sarebbero solo “contatti a livello informale”. L’ipotesi, comunque, appare tutt’altro che campata in aria: la BMW non è nuova a queste forme di collaborazione, anche perché i motori sono fra gli elementi più costosi da progettare.
DALLA FRANCIA ALL’AMERICA - Già in passato la BMW e il gruppo francese PSA avevano sviluppato congiuntamente i motori 1.6 (aspirati e turbo) che oggi troviamo nelle Mini e nelle varie Peugeot 207 e Citroën C3 o DS3. Inoltre, è di pochi giorni fa l’annuncio di una fornitura di propulsori BMW alla Saab. Senza contare che, da sempre, la casa tedesca vende a terzi i propri motori; fra le più grande commesse della sua storia, quella ricevuta nel marzo scorso dalla Carbon Motors (una società americana che produce le “volanti” per la polizia statunitense): ben 240.000 motori diesel destinati alla berlina E7, la nuova auto per gli agenti ormai prossima al debutto su strada.
LE GRANDI SOFFRONO DI PIÙ - Infine, la BMW ha rapporti di collaborazione con la Mercedes nei campi dell’ibrido e dei cambi automatici. Infatti, per le case di auto di lusso (quindi con motori grandi e inquinanti) sarà sempre più vitale rendere efficienti le proprie vetture: proprio quelle che avranno le maggiori difficoltà per rientrare nei parametri antinquinamento sempre più restrittivi.