SOGNI E PASSIONE - C’è chi a 17 anni e mezzo spese 1,1 milioni di lire e ne acquistò un esemplare, chi la guida tutti i giorni da 20 anni e chi la ritiene ancora oggi un modello avveniristico e fuori dagli schemi. Per loro la Citroën DS è come un membro della famiglia, un affetto da coccolare e trattare con i dovuti riguardi: non a caso un collezionista guida ancora la vettura acquistata dal nonno della moglie. I più sinceri appassionati della berlina francese hanno condiviso le rispettive esperienze nel corso in un raduno organizzato qualche settimana fa sulla riviera romagnola, fra Sant’Arcangelo di Romagna e Cesenatico, dove il club automobilistico IDéeSse ha radunato un centinaio di esemplari provenienti anche dalla Germania, dall’Olanda e dalla Svizzera.
UNA DEA PER LA RIVIERA - Il raduno si chiama Ouverture di Primavera 2016 e viene ora riassunto in un breve video ufficiale, nel quale vediamo parte del tragitto percorso dalle automobili: i partecipanti si sono dati appuntamento in piazza Ganganelli a Sant’Arcangelo di Romagna e da lì hanno guidato in direzione Rimini, prima di spostarsi verso il Grand Hotel da Vinci a Cesenatico. L’Ouverture di Primavera 2016 si svolge dal 1990 e va considerato il principale evento italiano dedicato alla Citroën DS, uno fra i soprannomi con i quali gli appassionati sono soliti chiamare la storica berlina francese, prodotta dal 1955 al 1975 in oltre 500.000 esemplari. L’eredità della Citroën DS è stata in parte raccolta dal neonato marchio DS, che rielabora lo stile della Dea in termini di stile, raffinatezza ed esclusività. In Romagna era presente anche un esemplare ID19, del 1958, fra i primi ad essere mai stati realizzati.