UN PRIMO SÌ - La Camera dei Deputati ha approvato con 163 voti favorevoli il disegno di legge che modifica il codice della strada. Ora la palla passa al Senato, dove molto probabilmente il ddl riceverà il via libera definitivo prima di diventare effettivo dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Se i senatori non cambieranno il testo, le nuove norme potrebbero entrare in vigore già prima dell’estate. Tra i principali interventi del ddl c’è l’inasprimento delle misure punitive per chi si mette al volante sotto l’effetto di alcol o droghe, ma anche per chi guida distratto da smartphone o altri dispositivi. Ma la proposta del governo tocca diversi punti del codice stradale e per questo occorre entrare più nel dettaglio.
GUIDA IN STATO DI EBBREZZA - Chi è già stato condannato per guida dopo aver assunto alcolici e viene trovato nuovamente positivo all’alcoltest, dovrà rispettare il divieto assoluto di bere alcol prima di mettersi alla guida per 2 o 3 anni (in base al tasso alcolemico rilevato) e sarà obbligato a rinnovare la patente con una nuova visita medica. Per queste persone, se vogliono poter guidare sul territorio nazionale, sarà obbligatorio installare a proprie spese il dispositivo alcolock, che impedisce al motore di avviarsi se il tasso è superiore a zero. In caso di nuova recidiva, le sanzioni saranno aumentate di un terzo oppure raddoppiate nel caso in l’alcolock sia stato manomesso.
GUIDA SOTTO L’EFFETTO DI STUPEFACENTI - Il nuovo codice della strada elimina la necessità che il guidatore sia in “stato di alterazione psico-fisica” dopo aver assunto sostanze stupefacenti: basterà la semplice assunzione, rilevata tramite un test salivare direttamente durante un controllo stradale, per procedere al ritiro della patente. In caso di esito positivo degli accertamenti preliminari, il Prefetto può sottoporre il guidatore a una visita medica: se da questa viene attesta l’inidoneità alla guida, viene disposta la revoca della patente e non sarà possibile conseguirne una nuova prima dei 3 anni.
SMARTPHONE AL VOLANTE - Più severe le multe previste per chi usa il telefono durante la guida senza avvalersi di dispositivi che consentano di mantenere le mani sul volante. La multa passa da 165-660 euro a un minimo di 250 euro e un massimo di 1.000. A ciò si aggiunge la sospensione fino a 7 giorni per chi ha tra 10 e 19 punti sulla patente e fino a 15 giorni per chi ha un punteggio da 1 a 9. Se nel giro di due anni si viene beccati nuovamente con il cellulare in mano, la sospensione della patente va da 1 a 3 mesi, la multa da 350 a 1.400 euro e verranno tolti 10 punti dalla patente.
FOGLIO ROSA - Chi ha il foglio rosa potrà esercitarsi con qualunque persona che abbia i requisiti necessari seduta al suo fianco solo dopo aver effettuato esercitazioni in autostrada o su strade extraurbane e con il buio con un istruttore abilitato e autorizzato di un’autoscuola. Solo dopo il numero minimo di ore di esercitazione, che verranno stabilite dal ministero dei Trasporti, l’autoscuola rilascerà un’apposita certificazione. Chi non avrà la certificazione rischia una multa da 430 a 1.731 euro, sanzione che si applicherà anche alla persona che funge da istruttore.
NEOPATENTATI - Il nuovo codice della strada considererà neopatentato chi ha conseguito la patente da meno di tre anni, triplicando quindi il periodo di un anno previsto dal codice attuale. Chi ha una patente B, per i primi tre anni dal rilascio non potrà guidare veicoli con una potenza specifica superiore a 75 kW per tonnellata (102 CV/t), mentre oggi è di 55 kW/t (75 CV/t) per le termiche e 65 kW/t (88 CV/t) per elettriche e plug-in. Ad ogni modo, qualunque sia l’alimentazione della vettura, i neopatentati non potranno guidare veicoli con una potenza superiore a 105 kW (142 CV) rispetto ai 70 kW (95 CV) attuali.
AUTOVELOX - Gli autovelox potranno accertare, oltre alla violazione del limite di velocità, anche la mancanza della revisione dell’auto. Nel caso di più violazioni dei limiti rilevati per lo stesso veicolo sullo stesso tratto stradale nel giro di un’ora, non ci saranno diverse multe ma la sanzione sarà solo quella prevista per la violazione più grave aumentata di un terzo. Se poi la stessa persona dovesse superare il limite di velocità all’interno di un centro abitato per almeno due volte in un anno, la multa arriverà fino a 1.084 euro, con la sospensione della patente da 15 a 30 giorni. Via libera anche ai “barcavelox”, per rilevare la velocità nel canali di Venezia.
CONTROLLI DA REMOTO - Il ddl avanza la possibilità di fare accertamenti a distanza per sanzionare chi non lascia la precedenza a pedoni e ciclisti, ma anche a chi parcheggia senza diritto in posti riservati a mezzi pubblici, polizia, pompieri, servizi di soccorso, veicoli elettrici e carico-scarico. Aumenteranno anche le multe per chi sosta dei parcheggi riservati ai disabili: da 165 a 660 euro per ciclomotori e moto e da 330 a 990 euro per tutti gli altri veicoli. Sanzioni più pesanti anche per chi parcheggia alle fermate dei mezzi di trasporto pubblico: si va da 87 a 328 euro per le due ruote e dai 165 ai 660 euro per i veicoli a 4 ruote.
MOTO 125 IN AUTOSTRADA - Su autostrade e strade extraurbane principali potranno circolare motocicli con motore termico di cilindrata non inferiore a 120 cc oppure di potenza non inferiore ai 6 kW in caso di propulsore elettrico. In entrambi i casi, il conducente deve essere maggiorenne.
MONOPATTINI ELETTRICI - Saranno fuorilegge i monopattini elettrici senza targa e assicurazione. Viene poi esteso anche ai maggiorenni l’obbligo del casco, oggi riservato solo ai minori. Chi non si adegua rischia una multa da 10 a 400 euro. Obbligatori anche le frecce e il freno, con sanzioni da 200 a 800 euro per chi non è in regola. Tali mezzi possono essere usati solo su strade urbane con limite di velocità non superiore a 50 km/h: per questo i gestori dei servizi di noleggio di monopattini elettrici dovranno installare sistemi che non ne consentano il funzionamento al di fuori delle aree cittadine. Se fino a oggi i monopattini potevano circolare contromano nelle strade con doppio senso ciclabile, con il nuovo codice della strada questo sarà vietato, così come è vietata la circolazione sui marciapiedi. Vietata, salvo deroghe dei comuni, anche la “sosta selvaggia”: le aree destinate alla sosta dovranno essere individuate con un’opportuna segnaletica.
ABBANDONO ANIMALI DOMESTICI - Chi abbandona un animale per strada rischierà fino a 7 anni di carcere nel caso in cui questo animale dovesse provocare un incidente stradale con morti, feriti o lesioni personali gravi o gravissime.