DURA A LUNGO - È uno dei timori più comuni fra chi vorrebbe comprarsi un’auto elettrica: ritrovarsi dopo pochi anni a dover cambiare la batteria (spendendo parecchie migliaia di euro) perché la capacità è scesa al punto da rendere inaccettabile l’autonomia dell’auto. In realtà, non è il caso di preoccuparsi troppo: le case garantiscono a lungo questi componenti e parecchi studi hanno dimostrato che, se non ci sono difetti di fabbricazione (di norma risolti con un richiamo a spese del costruttore), un accumulatore mantiene gran parte della sua efficienza anche dopo una decina di anni e centinaia di migliaia di chilometri.
DIFFICILMENTE FARETE PIÙ CHILOMETRI DI LEI - Praticamente tutte le case garantiscono le batterie di trazione per 7-8 anni o 160.000 km, ma reputando accettabile una riduzione del 30% della capacità: se si passa questo limite, la casa interviene con la riparazione o la sostituzione. In media, in Italia ogni auto percorre meno di 11.000 km l’anno; servirebbero quindi 15 anni per arrivare a 160.000 km. Per i “grandi viaggiatori” molte case prevedono comunque piani di manutenzione che estendono la garanzia: per la Toyota bZ4X si arriva a 10 anni o a un milione di km.
NON SONO MICA CELLULARI… Il paragone coi telefonini non ha senso. Le “pile” delle auto hanno raffinati sistemi elettronici di gestione della carica e della scarica, nonché impianti di raffreddamento a liquido che (smaltendo il calore che si genera quando cedono o incamerano corrente) mantengono le celle alla temperatura più adatta per prolungarne la vita. Insomma, è molto più probabile dover cambiare l’auto per vecchiaia prima di dover sostituire una batteria esausta. E, in ogni caso, esistono buone pratiche che limitano al minimo l’inevitabile degrado, garantendo un’autonomia vicina a quella dell’auto nuova anche dopo molti anni: scopriamole insieme.
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