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Ridurre le emissioni delle auto: più facile a dirsi che a farsi...

Pubblicato 29 gennaio 2024

La maggior parte delle automobili che circolano sulle strade dell’UE emette ancora la stessa quantità di CO2 di 12 anni fa.

Ridurre le emissioni delle auto: più facile a dirsi che a farsi...

IRRIDUCIBILE CO2 - Nonostante traguardi ambiziosi e regolamenti e requisiti stringenti, la maggior parte delle automobili che circolano sulle strade dell’UE emette ancora la stessa quantità di CO2 di 12 anni fa. Constatazione desolante che viene da una fonte autorevole: la Corte dei Conti europea. Risale al 2010 l’aver fissato un obiettivo per le emissioni di CO2 a livello di flotta con il pagamento di una multa se non raggiunge gli obiettivi specifici per le emissioni. Ancor più ambizioso è il traguardo al 2035, che impone emissioni locali pari a zero per le automobili nuove, anche se concede l’uso di motori a scoppio alimentati con gli e-fuel, considerati a bilancio di carbonio pari a zero (qui la notizia). 

SFRUTTANDO LE ZONE GRIGIE - Dal 2010 i poi i costruttori automobilistici, secondo la Corte, hanno sfruttato le “aree grigie” delle prove di omologazione per ottenere emissioni conformi alle norme, con un divario rispetto alle emissioni reali che si è rivelato essere molto grande. La plastica rappresentazione di questa discrepanza è stato lo scandalo del “Dieselgate”, dovuto al dispositivo che, riconoscendo le condizioni del ciclo di omologazione, metteva in atto una gestione del motore che consentiva restare nei limiti di emissioni omologati, salvo poi ‘liberare’ il motore (e le emissioni) nell’uso stradale. La scoperta dell'irregolarità, ha spinto alla definizione delle nuove norme WLTP, che hanno ridotto (ma non azzerato) il divario tra le emissioni di laboratorio e quelle reali.

NON SI SALVANO NEANCHE LE IBRIDE - La Corte, dati alla mano, osserva che le emissioni reali prodotte dalle auto tradizionali (sono circa il 75% delle immatricolazioni complessive su scala europea) non sono in pratica diminuite. Negli ultimi 10 anni le emissioni delle auto a gasolio sono rimaste costanti (l’anidride carbonica è legata al consumo e i diesel moderni sono già molto efficienti) mentre quelle delle auto a benzina sono diminuite di un non esaltante 4,6 %. Questo miglioramento è stato assorbito dagli aumenti sia della massa media dei veicoli (+10 %) sia della potenza dei motori, cresciuta del 25 %. La stessa cosa si può dire per le ibride, le cui emissioni reali di CO₂ tendono a essere molto superiori a quelle omologate. Gli enti regolatori, consci di questo, hanno ridefinito le percentuali relative dell’uso del motore elettrico e di quello a scoppio durante i cicli di omologazione ma solo a partire dal 2025. Fino ad allora, le auto ibride ricaricabili (la cui reale pulizia è in discussione, qui la notizia) continueranno a essere considerate veicoli a basse emissioni, cosa che dà vantaggi ai costruttori.

ELETTRICHE EFFICACI MA MANCANO LE CONDIZIONI - Secondo la Corte solo i veicoli elettrici (erano uno ogni 100 immatricolazioni nel 2018 ma nel 2022 sono arrivate ad essere quasi uno su sette), con le loro emissioni locali di CO₂ pari a zero hanno permesso di ottenere una certa diminuzione delle emissioni effettive riscontrata negli ultimi anni. La strada da percorrere appare comunque in salita perché l’UE sperimenta difficoltà nell’aumentare la diffusione dei veicoli elettrici. L’accesso alle materie prime per costruire un numero sufficiente di batterie è uno di questi, come evidenziato da un’altra relazione della Corte dei Conti. Preoccupazione anche per l’inadeguatezza delle infrastrutture di ricarica: il 70 % di tutte le stazioni di ricarica europei è concentrato in Olanda, Francia e Germania e per i costi di acquisto delle auto elettriche, che hanno indotto gli automobilisti a tenere i loro vecchi veicoli. La questione è importante: l’Unione Europea è riuscita a ridurre le emissioni di gas serra in molti settori, ma quelle dei trasporti hanno continuato ad aumentare. Nel 2021 esse costituivano il 23 % del totale delle emissioni di CO₂ e più della metà di esse era prodotta dalle automobili.



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Ritratto di Luca Cagnesco 90
29 gennaio 2024 - 11:26
2
Quindi..? Ci stanno raccontando balle da dieci anni ?? Luca.
Ritratto di RaptorF22Stradale
29 gennaio 2024 - 12:28
1
Termico FOREVAH!!!
Ritratto di AndyCapitan
29 gennaio 2024 - 22:46
4
....perfino in Norvegia dove oltre il 50% delle auto è elettrico non hanno notato cali di C02.....vi lascio dire.....
Ritratto di Sdraio
29 gennaio 2024 - 11:28
Ma pensa te... ELETTRICHE EFFICACI MA MANCANO LE CONDIZIONI... che novità... siete proprio dei giornalisti del cavolo... continuate a scrivere idiozie senza ritegno... la cosa che mi consola è leggere sotto ogni articolo che riguarda sta bolla elettrica (che ormai è già morta) le opinioni e i ragionamenti dei lettori... miei cari giornalisti state perdendo ogni credibilità.
Ritratto di BobTheBear
29 gennaio 2024 - 12:02
Scusa Sdraio perché la bolla elettrica dovrebbe essere ormai morta? Direi che la bolla termica si sta avviando sulla strada di sgonfiarsi visto che da più parti gli enti nazionali ed europei ne hanno messo in evidenza i limiti. Quello che mi fa pensare è che sia gli organi di governo europeo e nazionali si troveranno a mettere in atto politiche che disincentiverà sempre più il trasporto privato con i motori termici a favore di quello puramente elettrico. Alternative all'elettrico sono i trasporti pubblici che dovranno essere per forza di cose elettrificati. Quindi come la si vuol mettere dovendo ridurre la CO2 o si va di gambe o di elettrico.
Ritratto di Mordecai17
29 gennaio 2024 - 13:59
Quest'anno a Giugno ci saranno le elezioni europee, nelle quali è dato ormai per appurato un forte slancio delle destre conservatrici e delle estreme destre nazionali. Il nuovo statuto del partito EPP ha inserito, tra gli altri cambiamenti, la sua avversione al bando dei motori termici nel 2035. L'elettrico non solo non è partito, ma nell'unica finestra in cui poteva farlo non ne avrà la possibilità. A prescindere dai pensieri di chi è Ecologista o di chi è complottista, le auto elettriche saranno solo una parte del futuro, il motore termico è qui per restare. Gli obiettivi sulla riduzione dell'inquinamento verranno disattesi, sia dalla UE che dagli Stati Uniti, personalmente non mi interessa (io ho un Diesel e non apprezzo le auto elettriche) ma è importante capire di non investire grandi somme in una tecnologia che è già zoppa nell'anno corrente.
Ritratto di BobTheBear
29 gennaio 2024 - 14:09
Chiunque otterrà la maggioranza potrà fare poco lato BAN 2035.
Ritratto di Mordecai17
29 gennaio 2024 - 14:15
La legge sul BAN dei motori termici è una legge come un'altra, non è legato a nessun impegno vincolante se non per l'appunto quello del parlamento. Se la maggioranza passerà sotto la loro ala verrà sicuramente modificata la legge, molto probabilmente spostata in un orizzonte temporale più distante come il 2045 o il 2050. Sarà molto divertente vedere come i produttori europei dell'automotive si tireranno fuori da un passo simile, immagino che scaricheranno sui clienti finali come sempre. Qui di seguito un link ad uno dei tanti articoli a riguardo: https://www.euractiv.com/section/transport/news/epp-group-vows-to-revise-combustion-engine-ban-as-soon-as-possible/
Ritratto di Oxygenerator
30 gennaio 2024 - 09:30
Secondo lei, seguendo il suo ragionamento, è quindi possibile che tra 10 anni, tornando altra gente al parlamento europeo, dopo le dx, rimetteranno il bando alle auto termiche ? E le industrie automobilistiche, a suo avviso, possono investire miliardi, poi buttarli al vento e quindi reinvestirli nuovamente ? A seconda del politico che sale ? Ma veramente crede che tutto ciò accada senza l’accordo dei costruttori ? In Italia c’è la dx. Cosa è cambiato, rispetto a prima ? Ecco. Uguale al parlamento europeo. Sarebbe impossibile fare qualsiasi cosa se, a seconda di chi sale, ogni 5 anni, si cambiasse la produzione industriale o il suo indirizzo tecnologico. Dovrebbe essere chiaro come ragionamento. Ogni 5 anni implementiamo le strutture elettriche e poi no, rimettiamo il diesel ? Poi dopo altri 5 ancora riimplementiamo le strutture per le ricariche elettriche ? Sarebbe una follia con dei costi enormi. Per non ottenere nulla, poi. Non avremmo, dopo aver speso, le auto piú pulite, e avremmo ancora i problemi dell’inquinamento locale oltre a quello della co2. Avremmo speso un sacco di soldi per non avere niente. Sarebbe illogico. Anzi, demenziale.
Ritratto di forfEit
30 gennaio 2024 - 09:49
Bè, tipo col nucleare non è successo già ????
Ritratto di Oxygenerator
30 gennaio 2024 - 10:57
Quella è stata una scelta dei singoli paesi. Chi lo ha costruito e chi no. Ma in Europa le aziende costruttrici non possono essere degli yo-yo. O fanno una cosa o non la fanno. Si è deciso di farla, con grossi investimenti europei. Non si può cambiare idea ogni 5 anni.
Ritratto di Clementina Milingo
29 gennaio 2024 - 14:51
ahahahahahahahahahahahahahhahahahahahahahahahahah!!!!!!!!
Ritratto di Sdraio
29 gennaio 2024 - 15:32
Scusa e ti chiedo scusa veramente ma mi pare che tu sia su un pianeta diverso da quello della nuda e cruda realtà. Hai fatto un discorso educato e limpido che di concreto e oggettivamente fattibile non ha niente... mi dispiace... ma basta guardarsi attorno e capire che l'auto elettrica è giù morta... basta guardare come viene pompata qualsiasi notizioncita a favore e come vengono nascoste le notizie a suo sfavore.
Ritratto di marcoveneto
29 gennaio 2024 - 11:36
Per ridurre la Co2, perchè non riforestiamo la pianura padana?? A parte gli schezi, non sarebbe male pensare ad una politica semplice ed efficacie come questa. Esempio: vuoi costruire una nuova strada? Ok, prevedine anche la pista ciclabile e pure tot metri in cui piantare della vegetazione. La insegnano alle elementari questa magia...
Ritratto di Andre_a
29 gennaio 2024 - 12:39
Va fatto assolutamente, altro che scherzi. Per quanto ci si possa impegnare, non emetteremo mai zero CO2... almeno respirare dobbiamo per forza. Però temo che riforestare non basti, bisogna limitare la CO2 emessa per quanto possibile e catturare la rimanente.
Ritratto di marcoveneto
29 gennaio 2024 - 13:16
Ad oggi però non ho mai sentito un progetto serio in tal senso...Eppure sarebbe relativamente facile e green da attuare.
Ritratto di Andre_a
29 gennaio 2024 - 13:47
Sono d'accordo. C'è qualcosa a livello di singola azienda che lo fa a scopi pubblicitari (o dice di farlo, chissà come sono i controlli in materia...), ma ci vorrebbe senza dubbio una forte spinta da parte delle istituzioni.
Ritratto di marcoveneto
30 gennaio 2024 - 10:41
Si ho visto anche io le aziende tipo San Benedetto ("l'acqua che sa di primavera") che scrivono Co2 compensata. Vorrei capire dove hanno piantato questi alberi...Proverò a fare una ricerca.
Ritratto di Andre_a
30 gennaio 2024 - 14:57
Piuttosto che "dove", vorrei capire "come". Se si parla di CO2, il posto fa poca differenza, ma un conto è piantare l'albero, curarlo, sostituirlo se muore... un altro è buttare un milione di semi nel deserto e calcolarli come un milione di alberi adulti
Ritratto di marcoveneto
30 gennaio 2024 - 18:06
Ho guardato velocemente sul sito e non si capisce granché... chissà se è fuffa o meno
Ritratto di Tistiro
29 gennaio 2024 - 17:30
La pianura padana è altamente coltivata, per cui la riduzione di co2 per compensazione da crescita vegetativa in realtà già è presente. Anzi è molto maggiore rispetto ad una foresta, a lenta crescita. Così, tanto per precisare...
Ritratto di AndyCapitan
29 gennaio 2024 - 22:55
4
Mi fate ridere.....vogliono solo lanciare un nuovo business finto green....della CO2 immessa in realtà non frega nulla a nessun altolocato della Ue....il blocco 2035 mi pare molto flessibile....fanno sempre in tempo a cambiarlo....tanto è vero che nel 2026 verrà ridiscusso!
Ritratto di marcoveneto
30 gennaio 2024 - 10:30
Una foresta rispetto ad una coltivazione credo assorba molta più Co2. Poi chiaro che dobbiamo anche mangiare e le coltivazioni sono fondamentali...ma qualche campetto o argine da piantumare a latifoglie non sarebbe una brutta idea. Magari (soprattutto) vicino alle zone industriali ed alle grandi arterie. Un alberello in più non dovrebbe dar fastidio a nessuno.
Ritratto di Andre_a
30 gennaio 2024 - 15:00
La pianura padana la conosco fino ad un certo punto, ma con l'efficentamento dei processi agricoli, la quantità di terra coltivata sta calando (credo...). Ci saranno sicuramente terreni appartenenti a famiglie che fino a due-tre generazioni fa li lavoravano per sostentamento e oggi sono incolti. In Toscana, almeno, è letteralmente pieno di questo tipo di terreni
Ritratto di marcoveneto
30 gennaio 2024 - 18:07
Direi sni...nel senso che spesso un terreno agricolo diventa zona industriale...terreni incolti non ce ne sono poi moltissimi nelle mie zone.
Ritratto di piero doc II
29 gennaio 2024 - 19:21
Ancora con la balla della Co2. L'aria al suolo è composta per circa il 78% di azoto (N2), per il 20% di ossigeno (O2), per lo 0,93% di argon (Ar) e per lo 0,04% di anidride carbonica (CO2), più altri componenti in quantità minori. E ancora la balla dell'elettrico "con le loro emissioni locali di CO₂ pari a zero hanno permesso di ottenere una certa diminuzione delle emissioni effettive riscontrata negli ultimi anni". Emissioni locali???Per produce l'energia necessaria per ricaricare il giocattolo con le ruote in prevalenza si usa il fossile. Giornalai sovvenzionati fate schifo.
Ritratto di Sdraio
30 gennaio 2024 - 11:10
Ma scherziamo... è una proposta intelligente e sensata... i padroni del vapore al governo e in europa obbediscono ai grandi investitori americani per far sclerare ed impoverire la popolazione... queste cose non si faranno mai... vorrebbe dire fare le cose in modo corretto e oculato... IMPOSSIBILE.
Ritratto di nialex
30 gennaio 2024 - 11:59
Non solo nelle strade ma anche parcheggi enormi senza nemmeno un albero. Sarebbe da rendere obbligatorio per spazi cosi grandi. Invece stanno andando al contrario. Per fare piste ciclabili abbattono quei pochi alberi superstiti
Ritratto di forfEit
29 gennaio 2024 - 11:39
--- Preoccupazione anche per l’inadeguatezza delle infrastrutture di ricarica: il 70 % di tutte le stazioni di ricarica europei è concentrato in Olanda, Francia e Germania e per i costi di acquisto delle auto elettriche, che hanno indotto gli automobilisti a tenere i loro vecchi veicoli.--- Alè...
Ritratto di Quello la
29 gennaio 2024 - 11:39
Alcune banalità sparse: il diesel produce poca CO2. Ma va? Consuma meno e quindi… però viene disincentivato perché produce altri inquinanti “locali”. Le ibride sono un fake. Ma va? Da sempre i cicli di omologazione delle ibride sono falsati (non falsi) dall’utilizzo che se ne fa e non può essere altrimenti. Le ibride pesano di più. Ma va? Le elettriche inquinano meno allo scarico ma - non si sa perché - non sfondano. Ma va?
Ritratto di Gordo88
29 gennaio 2024 - 12:25
1
Caro quello la è la corte dei conte europea, cosa vuoi sperare..
Ritratto di Edo-R
29 gennaio 2024 - 11:45
Quindi al 2021, il 23% di emissioni di CO2 era dovuta al trasporto. SOLO? Di cui il 50% di automobili. Tutto il casino per un misero 23%?
Ritratto di Oxygenerator
29 gennaio 2024 - 15:23
Nessuno ha mai affermato che l’unico problema per la co2 fossero le automobili. Sono una parte del problema
Ritratto di giocchan
29 gennaio 2024 - 15:43
Una grossa fetta di quella Co2 emessa è data dalla respirazione di esseri viventi (umani/animali). Intervenire lì è abbastanza complicato...
Ritratto di BobTheBear
29 gennaio 2024 - 16:17
Basta mangiare meno carne Per il resto non si può fare granché
Ritratto di giocchan
29 gennaio 2024 - 16:59
10 anni fa avremmo potuto fare la battuta "servirebbe una pandemia"
Ritratto di Gordo88
29 gennaio 2024 - 17:02
1
Stai scherzando vero, ma quale respirazione umana?? Quasi l' 80% della co2 arriva da centrali termoelettriche, industria ed abitazioni, di quel 23% quasi la metà sono trasporti a lungo raggio perciò il campione delle auto su cui si dibatte molto sono il 12- 13% della co2 emessa globalmente
Ritratto di Andre_a
30 gennaio 2024 - 15:04
Il 12-13% non è poco. Anche perché l'alternativa ce l'abbiamo. Mi sembra che tra le maggiori cause di inquinamento ci sia il cemento e l'acciaio, ma in attesa di processi produttivi più efficienti che facciamo? Ci trasferiamo in capanne di fango e paglia?
Ritratto di Edo-R
30 gennaio 2024 - 16:01
Il 12/13% ma anche il 23% è nulla tanto da mettere un bando ai motori termici. Il danno subito dalle conseguenze economiche e strategiche sia di breve che di lungo periodo sono nettamente peggiori del risibile miglioramento che si è riscosso finora e che potrebbe esserci con 100% elettrico( cosa che non avverrà nemmeno nel 2050). E qua non c'entra nulla quota Bev quota Ice. Ormai è da tempo che lo si dice. Il mercato avrebbe fatto il suo corso naturalmente.
Ritratto di Andre_a
30 gennaio 2024 - 16:04
Lasciando fare al mercato si venderebbero ancora principalmente €0
Ritratto di Edo-R
30 gennaio 2024 - 16:09
Cioè, questa transizione davvero poteva essere qualcosa di ben organizzato tra le aziende con produzione europea e fornitori europei insieme ai principali TSO per stabilire costi e paletti precisi . Invece è stata fatta una scelta ideologica totalmente priva di comunicazione.
Ritratto di Andre_a
30 gennaio 2024 - 16:15
Sei sicuro? È mancata comunicazione o di là c'era il peggior sordo che non vuole sentire? La transizione va fatta, a meno che non si voglia buttare via Venezia e che non ci si voglia abituare alle morti da frana in Liguria (e non solo), ai danni da grandine, alla moria di anziani ogni estate ecc. E come giustamente dici, non basterà, se ne dovranno fare molte altre di transizioni. Con questa premessa, uno ci prova a collaborare, ma se di là non fanno un tubo è ovvio che deve scattare l'imposizione. Le leggi le fanno le istituzioni, non le multinazionali.
Ritratto di Edo-R
30 gennaio 2024 - 16:59
@Andrea si ma fare vittimismo o terrorismo nominando gli eventuali effetti di quella che è una situazione reale non da più valore all'aver messo al bando una tecnologia con una data,con danni gravi sul piano economico e strategico( cinesi, aumento dei costi e a catena di altro e tanto) .Visto che parliamo di di un misero 23% e di una riduzione nel caso di 100 % elettrico a quanto? Paesi con circolante Bev ormai a quote altissime e con tanto rinnovabile o nucleare come la Norvegia, hanno un'emissione procapite maggiore della nostra. Quindi 23%, contesti eterogenei, riduzione della CO2 non azzerabile, evidente porta aperta ai cinesi per aumento di costi di produzione e quasi monopolio nelle materie prime, ma bandiamo il motore termico. Questo fatto dalle istituzioni.
Ritratto di Andre_a
30 gennaio 2024 - 17:26
Si sta parlando di singoli gradi centigradi di innalzamento della temperatura globale, non è che domani bolliranno gli oceani. In questo contesto il 23% è tantissimo. Non basta, è evidente, però significa che bisogna fare anche altro, non che finché non si fa altro lasciamo stare le macchine. L'inazione porterà, nel lungo termine, a danni economici maggiori. Purtroppo alla gente non interessa il lungo termine, ma io preferirei sacrificare qualcosa per lasciare a figli e nipoti un mondo migliore, piuttosto che mangiare al di sopra delle proprie disponibilità come fatto dalle generazioni precedenti. E non si chiama vittimismo o terrorismo, si chiama ricerca scientifica.
Ritratto di Edo-R
30 gennaio 2024 - 17:59
Non ho capito l'azione norvegese dove ha portato se hanno un procapite di CO2 quasi doppio del nostro. Quindi, perché dovrei sentirmi terrorizzato o colpevole nel sostenere che un bando con data certa non ha portato nessun beneficio evidente? Dal 23% qual è la stima andando solo elettrico? Nessuno ancora lo ha detto. Ci siamo castrati economicamente per non avere dei benefici evidenti? Gli eventi climatici estremi sono una realtà e lo saranno sempre e quindi? Per questo devo essere idealista o irrazionale e ammettere che un bando del termico risolve la situazione? Ma su quale pianeta?
Ritratto di Andre_a
30 gennaio 2024 - 18:02
È da almeno tre commenti che te lo dico, il bando al termico da solo non risolve la situazione, ma aiuta. Del 23%? Del 15? Del 5? Aiuta. Come dimostra la Norvegia: le EV da sole non bastano. O mi vorresti dire che se i norvegesi andassero ancora a gasolio le loro emissioni sarebbero diminuite?
Ritratto di Edo-R
30 gennaio 2024 - 20:51
@Andrea mi dispiace ma non sono d'accordo. Il ban è una mera decisione ideologica e politica. Non ha portato e non porterà significativi miglioramenti a fronte però di costi e altri problemi strategici economici ed energetici. Non condivido affatto l'idea, anche qui ideologica,che per supportare un minimo o un grande cambiamento ( 23 10 o 0) si sia agito con una strategia così pessima. Pensa al mondo delle telecomunicazioni, energetico, elettrico, elettronico informatico ecc. Tutti questi settori sono ad oggi standardizzati da organi internazionali IEEE, IEC,FCC, CISPR, CENELEC, ITU ecc ecc. Tutti gli standard che hanno prodotto sono stati frutto di anni di sperimentazioni e spesso hanno standardizzato protocolli proprietari di aziende. Gli standard permettono di dare linee guida, specifiche . L'Europa non ha fatto questo, poteva istituire un committee esclusivamente europeo invece che bannare. Siamo tutti bravi a imporre un limite di velocità un divieto con la scusa che le istituzioni siano onnipotenti o a criminalizzare le aziende come finti sordi. L'economia si deve pur reggere.......dov'è sta la comunità europea? L'europa è nata con lo scopo particolare di unificazione energetica al tempo. Ad oggi siamo nelle stesse condizioni di allora e non è stato fatto nulla. Quindi, rispetto le idee, la volontà di cambiamento, non accetto che queste siano da guida senza una precisa organizzazione.
Ritratto di Andre_a
30 gennaio 2024 - 22:00
Per te è ideologia, per me è scienza, ho paura che da qui non se ne esce. Quel che non ho capito è la tua proposta: concretamente, che si dovrebbe fare?
Ritratto di Edo-R
30 gennaio 2024 - 22:57
@andrea io non posso che darti ragione ovviamente, certamente scientificamente vale quel che dici. Strategicamente per ora è stato un errore ed è innegabile. Bazzicando gli ambienti di ricerca tra dso/tso , quello che posso dire è che sono ( in altri casi da definire) ultimati alcuni piani di breve e lungo.
Ritratto di giocchan
30 gennaio 2024 - 18:22
Una grossa fetta della Co2 norvegese immagino sia dovuta al riscaldamento (edifici, uffici, ecc...)
Ritratto di giocchan
30 gennaio 2024 - 18:23
Per dire, un classico camino a legna genera una vagonata di Co2
Ritratto di BobTheBear
30 gennaio 2024 - 22:03
Se si vanno a leggere i dati in tutti i settori produttivi le emissioni sono diminuite con le normative che si sono susseguite negli ultimi anni. Solo nel trasporto sono aumentate. Quindi se continuiamo a dire che il 23% non è nulla, tra qualche anno ci potremmo trovare a sentire da qualcuno che anche il 50% non è nulla. Questo perché saranno le emissione dei trasporti a pesare sempre più. Se non è chiara la strada che stiamo percorrendo con questo ostracismo al BAN allora tutti noi dovremo essere pronti a pagarne le conseguenze (soprattutto economiche) solo perché vogliamo fare le cicali per un’altra estate. Vi giro questo link: https://ingvambiente.com/2021/10/14/perche-i-cambiamenti-climatici-odierni-sono-diversi-da-quelli-del-passato/
Ritratto di Edo-R
30 gennaio 2024 - 22:12
@Bobthebear ben venga. Allega delle fonti però. Il 23% è il male assoluto. Ok. Qual è quindi una proiezione della quota %con full bev? Se qualcuno sa prevederla con certezza ben venga. Si sa dove andare. La conosci?
Ritratto di giocchan
30 gennaio 2024 - 16:37
Sacrosanto... aggiungo, avremmo ancora le moto a due tempi!
Ritratto di Edo-R
30 gennaio 2024 - 16:46
@giocchan e invece hai fatto un esempio sbagliato. In quanto i 2T sono naturalmente spariti, sono rimasti per enduro e moto cross e qualche attrezzo agricolo.
Ritratto di Andre_a
30 gennaio 2024 - 17:42
L'esempio è perfetto, invece, solo che in questo caso i divieti non nascono in Europa. Non potendo vendere 2t in tutto il mondo, le case giapponesi, Honda in testa, puntano tutto sul 4t. E si crea la MotoGP per dimostrare che il 4t è più performante (grazie al piffero, cilindrata doppia...), in MX si fanno correre le vecchie 250 contro le 450, e l'amatore che si vuole sentire Rossi/Cairoli gli va dietro. Resiste giusto qualche nostalgico, l'enduro europeo e le piccol(issim)e cilindrate. Dove il 2t è morto di morte naturale è tra le automobili, non saprei se per consumi, scomodità, associazione al mondo sovietico...
Ritratto di Gordo88
30 gennaio 2024 - 17:28
1
Cementifici e acciaierie per l' italia fanno il 10% perciò meno delle auto, quello più impattante sono proprio le centrali termoelettriche per produrre energia anche per le future bev, ed i riscaldamenti domestici..
Ritratto di Andre_a
30 gennaio 2024 - 17:43
Meglio, quindi avanti bev, pompe di calore, rinnovabili e nucleare!
Ritratto di Gordo88
30 gennaio 2024 - 18:09
1
Quello che volevo far capire è che il prblema è molto più esteso ed andrebbe affrontato in maniera più integrata, non solo agendo sul trasporto e lasciando inalterato tutto il resto perchè non cambierà nulla. Poi se la battaglia è solo europea abbiamo già perso in partenza visto che usa, cina india russia e giappone fanno assieme il 70% delle emissioni globali di co2. P.s. non sono d' accordo sul nucleare o meglio se l' avessimo fatto 30-40 anni fà ancora aveva un senso ma oggi bisogna puntare sulle rinnovabili e biocombustibili, stop
Ritratto di Andre_a
30 gennaio 2024 - 19:04
Ma certo che il problema è più esteso, però mi sembra normale che su alVolante ci si concentri sulla parte automobilistica, perché è una cosa che più o meno appassiona tutti noi e sulla quale più o meno tutti noi ci teniamo informati. Basta pensare ai vari bonus edilizi sul risparmio energetico e sui pannelli solari per dimostrare che non si sta intervenendo solo sulle auto. Però è un tema che conosco poco, perché non vivendo in Italia di quegli incentivi non posso beneficiarne e l'incentivazione del fotovoltaico italiano non è una materia che, in astratto, mi attiri più di tanto. Non è neanche vero che la lotta è solo europea, restando in materia automobilistica sappiamo tutti quante EV si vendono in Cina, anche Giappone ha previsto un ban per le termiche per il 2035, con la differenza che (chissà perché) non tocca le ibride full. L'Europa è quella che ci crede di più, ma lo vedo piuttosto come una cosa di cui andarne fieri. Sul nucleare, di nuovo si entra in una materia che conosco meno delle auto, ma tanta gente autorevole sostiene che le rinnovabili non bastano: dici che avremmo dovuto farlo 30 anni fa e sono d'accordo, ma anche 30 anni fa si diceva che con le rinnovabili il nucleare non serve, che fra poco arriveranno le centrali a fusione... e non mi stupirei se fra 30 anni si dirà la stessa cosa. 30 anni fa sarebbe stato il momento migliore per iniziare, ma il secondo è oggi
Ritratto di Gordo88
30 gennaio 2024 - 19:56
1
Ovviamente non parlo di AV ma del ban che esiste solo per le auto termiche al 2035, niente altro per industrie o riscaldamenti per le abitazioni.. e gli incentivi sul fv sono finiti da un pezzo, tantè che quando c' erano in Italia in 3 anni abbiamo fatto la metà del fv che c' è attualemtne poi l' hanno tolto ( mera decisione politica) e ripartito un pò negli ultimi 2 anni per il superbonus.. se volessimo prendere una strada potremmo farlo ( anche senza nucleare che ha comunque il problema di estrazione delle risorse e delle scorie) perchè di sole ne abbiamo quanto vogliamo ma bisogna fare un progetto complessivo non andare a colpire solo un settore e demonizzarlo..
Ritratto di Mbutu
30 gennaio 2024 - 21:54
Io continuo a leggere le solite "menate di can per l'aia" tanto per giustificare l'immobilismo. Ma il fit for 55 lo avete letto? Come si fa a dire che si colpisce un solo settore? E se i trasporti sono "solo" il 23% e quindi non varrebbe la pena di intervenire, allora vale per tutto; perché presi singolarmente gli altri settori non pesano tanto diversamente. Sul coordinamento con le aziende, mi pare che queste ultime abbiano abbondantemente dimostrato di aver fatto di tutto per mettere i bastoni tra le ruote: 30 anni che ciurlano nel m@nico.
Ritratto di BobTheBear
30 gennaio 2024 - 22:38
Gli incentivi sul fotovoltaico ci sono ancora. Si tratta della detrazione del 50% dal IRPEF con quote annuali per 10 anni. In più se non si può vedere retribuito il surplus dell’energia prodotta ed immessa in rete. Il problema è che in molti vorrebbero quel 50% subito in tasca.
Ritratto di BobTheBear
30 gennaio 2024 - 22:15
Andando in giro con una diesel che percorre 20 km/lt si emettono 132g/km di CO2. Andando in giro con una BEV da caricare con energia elettrica prodotta dalla rete italiana si emettono 58g/km di CO2, visto che per ogni kW si emettono in media 324g di CO2 e posto un consumo medio di 180Wh/km. Quindi come vede i suoi dati sono errati, passando alle elettriche ridurremo già oggi a più del 50% le emissioni dovute al trasporto privato e quel misero 23% diminuirebbe sicuramente al 15% se non meno.
Ritratto di Edo-R
30 gennaio 2024 - 22:24
@Bobthebear non ho portato nessun dato. Il discorso è auto imporsi un ban quando si è una comunità o ragionare con degli obiettivi sensati graduali. Ricordiamo che le full hybrid scendono sui 100g/km. Quindi non è bev sì bev no.
Ritratto di giocchan
30 gennaio 2024 - 23:05
Non solo - tutti pensano al discorso Co2, ma ci sono anche Nox, Co, pm2.5, pm10... è tutta roba che bruciando benzina o diesel esce dal tubo di scappamento, e che ci respiriamo "localmente"... e anche se non incide a livello di riscaldamento globale, incide moltissimo sulla diffusione di tumori ai polmoni. Non è un dettaglio.
Ritratto di Gordo88
31 gennaio 2024 - 00:15
1
Sai il topic è la co2.. comunque per gli inquinanti si possono allargare le ztl e aumentare il trasporto pubblico nelle città (anche qui decisione politica perchè le tasse sulle auto fanno troppo comodo)
Ritratto di 19andrea81
29 gennaio 2024 - 11:47
Basta togliere dalla vendita le versioni sportive dei SUV e mettere una tassa altissima per le macchine sopra 2000kg
Ritratto di Quello la
29 gennaio 2024 - 11:51
Sulla seconda proposta, caro Andrea, concordo, anche se non sarà possibile implementarla perché le auto del futuro - elettriche - peseranno parecchio di più di 2 Tons. La prima, invece, è troppo difficile da definire: cos’è un SUV sportivo?
Ritratto di Goelectric
29 gennaio 2024 - 12:15
Una presa per il c...:)
Ritratto di Andre_a
29 gennaio 2024 - 12:32
Il problema è che la tassa europea sulla CO2 fa esattamente il contrario, ovvero se un costruttore produce auto mediamente più pesanti, gli si permette un limite di CO2 più alto, di fatto eliminando la categoria delle citycar.
Ritratto di BobTheBear
29 gennaio 2024 - 12:40
Buon dì Quello la, diciamo che attualmente le BEV pesano circa 300 kg in più di una pari categoria con casi in cui si quasi equivalgono, differenza che scende sotto i 300 kg se si considerano le versioni HEV. Esempio di tanto amate SUV: Hyunday Kona ( segmento B/C SUV): - Hyundai Kona 1.0 Benzina 1370 kg - Hyundai Kona HEV 1.6 DCT 1485 kg - Hyundai Kona BEV batteria 48 kWh 1690 kg - Hyundai Kona BEV batteria 65 kWh 1773 kg Hyundai Tucson (segmento C/D SUV) - Hyundai Tucson1.6 T-GDI 48V 1538 kg C/D SUV - Hyundai Tucson 1.6 HEV 1639 kg C/D SUV - Hyundai Tucson 1.6 PHEV 4WD 1893 Le auto che si aggirano intorno alle 2t e più, sono le premium (praticamente tutte le tedescone termiche tanto amate) o i fuori strada tipo Land Rover. Le BEV che si avvicinano o superano le 2t sono segmento D come la Tesla Model Y Long Range AWD con 2054 kg. La Model Y RWD 1992 kg. Volendo fare un paragone con BMW X4 abbiamo: - xDrive20i 48V 1875 kg - X4 xDrive20d 48V 1915 kg o MERCEDES GLC Coupé: - GLC 200 4Matic Coupé Advanced 1945 kg - GLC 300 e 4M. Plug-in Coupé Advanced 2360 kg Quindi evitiamo di dire che le BEV superano tutte le 2t, ma valutiamo caso per caso il modello ed il segmento d'appartenenza.
Ritratto di deutsch
29 gennaio 2024 - 13:16
4
inutile prendersela con forme e peso dei veicoli, se si vuole lavorare sulla co2 basta porre limiti e prevedere sanzioni per chi ne emette di più, che poi sia usv coupe o multispazio è irrilevante
Ritratto di Edo-R
29 gennaio 2024 - 13:22
"inutile prendersela con forme e peso dei veicoli [...] basta porre limiti e prevedere sanzioni per chi ne emette di più", i due aspetti sono estremamente correlati.
Ritratto di deutsch
29 gennaio 2024 - 19:24
4
non necessariamente, la battaglia contro suv è ideologica. se un suv consuma o inquina poco o meno di una berlina perchè dovrei discriminarlo in ambito ambientale per la forma nonostante l'efficienza
Ritratto di 19andrea81
29 gennaio 2024 - 22:15
Perché nei test di consumo non si tiene conto della resistenza aerodinamica. Più aumenta la velocità più una berlina bassa e filante consuma meno rispetto a un SUV ma questo non si vede nei test
Ritratto di deutsch
30 gennaio 2024 - 09:20
4
chiaro ma se il suv monta un motore efficiente e la berlina no alla fine consuma ed inquina meno il suv. ti faccio un esempio basato sulle prove di al volante così puoi controllare: kia rio 1.0 16.6, ibiza 1.5 14.6, polo 1.0 17.2 e dacia sandero 14.5. passiamo al suv renault austral 17.6 toyota corolla cross 18.6. renault arkana fh 17.5. grazie alla tecnologia del motore le grosse suv consumano meno a volte molto delle piccole e leggere utilitarie. chiaro che quei motori montati su berline farebbero meglio, ma resta il fatto che tra chi compra una sandero che fa 14.5 kml e chi compra un corolla cross da 18.6kml il cattivo inquinatore è l'acquirente dell'utilitaria dacia e non il proprietario del suv nipponico. anche secondo i dati di omologazione il suv emette meno co2 della dacia
Ritratto di BobTheBear
30 gennaio 2024 - 22:43
Da possessore di model Y posso affermare che consumi il 15% in più della model 3 con cui condivide il 70%. Il problema è l’altezza, due auto a parità di peso, CX ed efficienza meccanica avranno consumi diversi in base all’altezza dei veicolo. Vi dico di più, auto con altezza del pianale da terra di 12 cm consumano meno di quelle da 18 cm. È solo un fattore di aerodinamica.
Ritratto di 19andrea81
29 gennaio 2024 - 22:19
Poco importa se sono EV,se sono pesanti consumano più i pneumatico, hanno un impatto maggiore sul manto stradale per colpa del peso elevato e hanno bisogno di più risorse per produrle. SUV sportivo - qualsiasi SUV sopra 300cv
Ritratto di deutsch
30 gennaio 2024 - 09:20
4
se sono bev non consuma i freni
Ritratto di BobTheBear
30 gennaio 2024 - 22:49
Come la metti un SUV BEV che pesa 1800 kg consuma meno kWh di una 3 volumi ICE da 1400 kg, per il solo fatto che una ICE arriva a mala pena al 30% di efficienza contro in minimo dei 70% di una BEV. Poi come ti hanno detto le BEV hanno la frenata rigenerativa che riduce l’uso dei freni quasi a zero.
Ritratto di 19andrea81
31 gennaio 2024 - 11:37
Anche le HEV hanno la frenata rigenerativa. Comunque le BEV hanno efficienza energetica 95+% ma qui prima devi fare un tot di km perché produrre una EV inquina di più rispetto a una HEV e quanto abbiamo inquinato per produrre l'elettricità
Ritratto di Kevin Alv
29 gennaio 2024 - 11:54
Incredibile ottusità di chi deve scrivere le normative e di tanti giornalisti che le hanno "presentate" all'opinione pubblica: la mancata riduzione dei consumi dei motori diesel (anzi, nessuno lo sottolinea: i loro consumi sono persino superiori nei modelli attuali) è conseguenza della necessità di abbattere i NOx , con conseguente riduzione del rendimento del ciclo Diesel! L'aumento del peso dei veicoli è ben superiore al 10% (forse può essere valido per veicoli di medio-alta gamma) ma non tiene conto del fatto che negli ultimi 12 anni sono praticamente sparite utiliatarie e super-utilitarie. In generale l'aumento di peso è stato richiesto per aumentare la sicurezza (più airbag, strutture abitacolo più solide, zone di deformazione progettare per crash-test a velocità più elevata..) ma anche per tanta elettronica (ogni auto oggi monta 2 schermi e 3 telecamere!) - lo stesso "sistema ibrido" aggiunge peso al veicolo , i cui benefici vengono utilizzati principalmente per migliorare i test di omologazione , ma non producono alcuna rivoluzione nella quotidianità degli acquirenti! - Spiace, infine, ricordarlo: per poter offrire un autonomia "rassicurante" le auto elettriche sono costrette a viaggiare "zavorrate" con centinaia di kg , alla faccia dell'efficienza (tutti i giorni , ogni auto "elettrificata" è costretta a trainarsi dietro un carrello pesante come una barca, ma chi scrive le normative pensa che questa sia efficienza: meglio non prendersi in giro: questa è una soluzione per abbassare gli inquinanti emessi dal veicolo, non una soluzione di efficienza!)
Ritratto di Reallyfly
29 gennaio 2024 - 11:58
non è vero che le auto di 12 anni fa emettevano uguale ad oggi, dati alla mano...confrontate una diesel euro 5 e una con stesso motore euro 6, ha minori emissioni...per lo parlare della prova a mio cugino, mettetevi dietro a una euro 5 v'intossicherà, una euro 6 fatichi a sentire l'odore di scarico
Ritratto di 19andrea81
29 gennaio 2024 - 22:21
Prova stare dietro una euro6 quando rigenera il FAP. E comunque il PM2.5 non lo senti ma fa più male rispetto al PM10
Ritratto di AndyCapitan
29 gennaio 2024 - 23:04
4
Esatto.... è solo nascosto bene dal FAP il particolato fine ma è molto più pericoloso nell'aria del fumo nero che faceva la Volvo 760 del 1991 !!!!!
Ritratto di Volpe bianca
29 gennaio 2024 - 12:03
L'idea originale del porre rimedio al riscaldamento globale così come quella di creare un'unione tra gli Stati europei aveva senz'altro un'intento positivo, rivolto al miglioramento. Poi rapidamente se non quasi simultaneamente subentra il business, che rende anche gli scopi più nobili solo dei numeri con i quali stabilire la progressione dei propri guadagni. Quello del riscaldamento globale è diventato nient'altro che uno dei tanti business della nostra attuale società, nessuno ha realmente l'intenzione seria di porvi rimedio. Altrimenti cose del tipo: cicli di omologazione ridicoli per le plug-in, finanziare la propria transizione all'elettrico estraendo e vendendo petrolio, utilizzare le centrali a carbone per produrre energia elettrica, tanto per proporre qualche esempio, non sarebbero dovute esistere. Come giudicare il binomio EU-transizione all'elettrico per il nostro paese?
Ritratto di Oxygenerator
29 gennaio 2024 - 15:34
Nel nostro paese” bagina “ non c’è nessuna transizione in atto. In Europa si. Sta avvenendo. Da noi è tutto sempre morto. Fermo. Come sempre del resto. Perchè stupirsi ? Non credo l’Europa pensasse a noi come popolo per iniziare un cambiamento epocale. Non è nelle nostre corde. In realtà, mi sa che niente è nelle nostre corde. Pensare sempre al passato si. Sono certo che in qualunque epoca vissuta, c’è stato un italiano che ha detto le fatidiche parole ” Si stava meglio quando si stava peggio”. Anche quando si stava nelle caverne.
Ritratto di Volpe bianca
29 gennaio 2024 - 16:03
Bagina cosa vuol dire?
Ritratto di Oxygenerator
29 gennaio 2024 - 19:16
Era il soprannome di un ricovero famoso per anziani, il pio albergo trivulzio, detto la Bagina.
Ritratto di Oxygenerator
29 gennaio 2024 - 19:17
Il cui direttore se non ricordo male fu il primo ad essere beccato con le mani nel malloppo, attraverso delle tangenti
Ritratto di Volpe bianca
29 gennaio 2024 - 20:06
Ok grazie, non sapevo. Pensavo volessi scrivere piangina e fosse colpa del correttore...
Ritratto di Oxygenerator
29 gennaio 2024 - 20:24
:-))))
Ritratto di AndyCapitan
29 gennaio 2024 - 23:08
4
Ma cambiamento de cheeeee.....dovresti neutralizzare tutti i riscaldamenti a gas di tutte le abitazioni e di tutte le aziende nel mondo....allora forse l'aria sarebbe più pulita!
Ritratto di Millenium
29 gennaio 2024 - 20:34
Le corde di Jannik Sinner vanno molto bene!!
Ritratto di Oxygenerator
30 gennaio 2024 - 08:26
Mi sembra poco rappresentativo dell’Italia, Yannik Sinner. Mentre mi sembra piú rappresentativo il sindaco di Terni, tal stefano bandecchi…….
Ritratto di 19andrea81
29 gennaio 2024 - 22:27
Veramente la Germania brucia il peggiore carbone in assoluto per produrre elettricità. La Norvegia paga la transazione da ICE a BEV vendendo petrolio(il terzo esportatore mondiale dopo Arabia Saudita e Russia)
Ritratto di Oxygenerator
30 gennaio 2024 - 08:21
Pensi i norvegesi che intelligenti. Vendono il petrolio ai paesi sottosviluppati come il nostro, e loro vanno in elettrico. Potrebbero usarsi il loro petrolio e ciaone. Essere autosufficienti. E invece no. Lo vendono a noi. E loro sono belli ed ecologici, col l’aria del paese un po’ piú pulita. Al freddo poi, che tutte le elettriche temono come il diavolo, si dice, qua in giro, sui forum…..
Ritratto di forfEit
30 gennaio 2024 - 08:53
Cioè, riguardo a farsi belli* nel vendere un inquinante che altri useranno, ora è di moda l'elogio all'ipocrisia? *Fermo poi restando che a ssa linea ci vanno appresso più i boccaloni che altro (o per partito preso gli iperschierati ideologicamente) :) Sul fatto delle elettriche sofferenti al freddo invece: NB non era mica un'ipotesi nata in sezione commenti, ma una notizia diffusa in lungo e in largo (al limite le ipotesi erano sul come e perché di tale problema sofferto); cioè, ho/abbiamo capito è antipatica una news scomoda, ma se fra poco ci mettiamo a negare la qualunque quando non ci piace con la scusa che è un fake che diffonde il mio vicino di casa...
Ritratto di BobTheBear
30 gennaio 2024 - 23:00
Che le BEV riducano la loro autonomia con il freddo è noto a tutti coloro che le guidano. Il problema è che la causa del fermo delle tesla è stato fatto passare dai giornalisti come legato alle auto quando in realtà era un problema dei SuperCharge (colonnine). D’altra parte quanti italiani sanno che con quelle temperature se non si mette diesel invernale rischi di rimanere appiedato con un ICE diesel? Io non lo sapevo e l’ho scoperto grazie a chi scrive opinioni sotto questi articoli.
Ritratto di Ilmarchesino
29 gennaio 2024 - 12:11
3
Che goduria.. finalmente emerge la verità su tutte le frottole che ci hanno detto da 15 anni ad ora. L elettrica può essere una alternativa non una unica ed indimenticabile scelta.
Ritratto di Oxygenerator
29 gennaio 2024 - 13:45
Mi sa che ha capito male l’articolo. In realtà vien fuori il contrario. Che l’elettrica è l’unica alternativa, per non avere aumenti di co2. E tutti gli altri inquinanti locali.
Ritratto di Ilmarchesino
29 gennaio 2024 - 20:01
3
Ho capito bene e forse nn mi sono espresso bene. Io intendevo dire che finalmente si è capito la difficoltà ad elettrificare tutto il reparto motive e poi i vantaggi sulle ibride so o ancora da valutare e poi il disel negli ultimi anni è migliorato. Poi mettiamoci la guerra la carenza di materie prime è la frittata è fatta.non devi obbligare mandare alternative al automobilista
Ritratto di BobTheBear
30 gennaio 2024 - 23:04
Mettiamoci che i popoli della penisola araba e del nord Africa ci odiano così tanto che sempre più vedremo bloccati i rifornimenti di idrocarburi e poi vediamo a quanto schizzerà il costo di un litro di diesel/benzina. Leggasi Yemen
Ritratto di Ilmarchesino
30 gennaio 2024 - 23:26
3
Secondo te l Italia ha la rete elettrica in grado di supportare tutto questo evento green?? In estate con i condizionatori salta figurati a mettere 7mila auto a caricare tutti insieme. Ho mettiamo il nucleare oppure tor iamo alle bixix
Ritratto di Oxygenerator
31 gennaio 2024 - 09:06
Io sono favorevole al nucleare. Poi quello di oggi che riutilizza anche le vecchie scorie, assolutamente. Il problema dicono non sia la quantità di energia utilizzata, o che servirebbe, ma la rete di distribuzione che è vecchia. Da quando a Milano han sostituito la vecchia rete, in alcune zone, d’estate non salta piú niente e i condizionatori sono triplicati, nel frattempo. In piú ci sono già auto elettriche a ricaricarsi. Certo ci vuole tempo per farlo ovunque. Ma non è responsabilità dell’Europa se noi abbiamo una rete elettrica vecchia e mal tenuta. È colpa nostra. Non loro. O delle loro leggi.
Ritratto di Ilmarchesino
31 gennaio 2024 - 12:08
3
Caro io da Napoli mi sono trasferito in una nota località turistica del alto Tirreno. Ci vivo da 19anni oe che si vive meglio. Meno smog meno stesso durante 10mesi ma luglio ed agosto il paese passa da 7mola abitanti a 60mila. Considera che sono solo 3anni che hanno potenziato i ripetitori cellulari poiché andavano in tilt.stessa cosa nella settimana di ferragosto saltava spesso la rete elettrica in buone parti del paese. Per questo mi chiedo se di quei 60mola.turisti la metà verrebbe con auto elettrica e la ricaricassero quasi tutti insieme la.sera cosa accadrebbe?? Inoltre nn ci sono gli spazi per mettere neanche 20mila di colonnine.. forse dovrebbero metterle affianco ad ogni ombrellone
Ritratto di giocchan
29 gennaio 2024 - 16:39
Fai "control+f" sulla pagina, e vedrai la parola "dieselgate"...
Ritratto di Goelectric
29 gennaio 2024 - 12:17
Considerando che ogni nucleo familiare, ha piu auto che persone, io proporrei che per acquistare un auto nuova, ne devi rottamare due, forse qualcosa si sistema
Ritratto di Newcomer
29 gennaio 2024 - 12:17
Se con un’elettrica non ci fai almeno 90000 km, cosa praticamente impossibile, non arrivi nemmeno a neutralizzare le emissioni create per produrla
Ritratto di Andre_a
29 gennaio 2024 - 12:26
Direi, al contrario, che è praticamente impossibile non farli i 90.000 km. Al massimo, se non li fai te li farà il prossimo proprietario.
Ritratto di Newcomer
29 gennaio 2024 - 12:58
Il prossimo proprietario? Le elettriche sono da rottamare al primo problema appena appena serio. Inoltre comprarle usate è un rischio che nessuno vorrebbe correre
Ritratto di Andre_a
29 gennaio 2024 - 13:00
Sisi, come no...
Ritratto di Oxygenerator
29 gennaio 2024 - 13:45
Ah beh, se lo dice lei …..
Ritratto di forfEit
29 gennaio 2024 - 15:06
Se le avessero un minimo unificate/standardizzate in primis dando possibilità realistica di poi sostituire il solo paccobatteria a una spesa sostenibile, penso molte Zoe / Leaf (o altre elettriche della prima ora) sarebbero altamente "riprendibili" e addirittura (visti i progressi in tema appunto di batterie) tali da persino poterle dare migliore usabilità rispetto a "l'originale". Ciò invece mancando, in effetti, perdono tanta appetibilità, certamente
Ritratto di giocchan
29 gennaio 2024 - 16:45
Si diceva la stessa favoletta delle HEV Toyota. "Che sei matto, c'è la batteria... quando ti si rompe costa un botto di soldi". Poi parli con qualcuno che ce l'ha (ieri io con mio cognato) e scopri che in 230k km ha avuto zero problemi... addirittura non ha mai cambiato le pasticche dei freni anteriori (e solo una volta la coppia posteriore). La realtà è che se un'auto la usano i tassisti (che ci lavorano, fanno svariati km, e se rimangono a piedi non mangiano), non è di sicuro una fregatura: di Tesla Taxi ne vedo svariate... PS: a proposito di chiacchere, chiedi a chi ha dovuto sostituire un cambio DSG volkswagen...
Ritratto di forfEit
29 gennaio 2024 - 17:21
Mi sembrano 2 aspetti diversi: uno è presumere che un componente non si dovrà praticamente mai cambiare (e quindi chissene, costasse anche mln di € il cambio); altro è invece che a una certa (e in genere per qualsiasi aggeggio capita così, ahinoi) la sostituzione andrà fatta e in tal caso diventa predominante capire l'eventuale costo per la sostituzione (che se troppo sconveniente potrebbe anche significare "meglio" direttamente cestinare il tutto).
Ritratto di giocchan
29 gennaio 2024 - 18:26
Ok... però contestualizziamo! Di quale componente stiamo parlando? Le batterie LFP hanno una durata estremamente ampia, un'auto come Citroen e-c3 (batteria da 44kwh) può tranquillamente fare 200-300 mila km prima di scendere sotto l'80% della capacità iniziale (ovviamente un'auto con 120km di autonomia dopo gli stessi km avrà fatto ben più ricariche, quindi la batteria sarà in ben altre condizioni). Messa così nè le termiche nè le BEV hanno pezzi che si devono rompere per forza (ma al tempo stesso tutto è soggetto a usura...).
Ritratto di forfEit
29 gennaio 2024 - 19:48
Mi sta bene come controconsiderazione, ma solo una domanda che mi ronza in testa: se lo standard generale sarà di coprire senza problemi 200-300.000 km un modo astuto per "alcuni" (e penso soprattutto a chi ne vende meno) di piazzare ben più di proprie elettriche potrebbe essere di appunto garantire tali lunghissime percorrenze. Non voglio dire che ci sarebbe la corsa, ma un bel punto di appetibilità a proprio favore... Non ho mai capito perché ""nessuno"" ne approfitti se c'è tale "sicurezza" tecnica/tecnologica
Ritratto di forfEit
29 gennaio 2024 - 19:51
Io stesso guarderei con certo interesse a uno che dicesse: la mia elettrica (in particolare inteso per la batteria nei termini di avere il tuo citato 80% minimo di autonomia residuo) è in vendita con la garanzia per 200.000 o persino 300.000km e/o (che ne so) 15-20 anni, beh...
Ritratto di giocchan
29 gennaio 2024 - 22:02
Tesla garantisce che dopo 160.000km il pacco batteria avrà almeno il 70% residuo della capacità iniziale https://www.tesla.com/it_it/support/vehicle-warranty#:~:text=Batteria%20ad%20alta%20tensione%20del,Wall%20Connector%3A%204%20anni Stessa cosa Stellantis, ecc... https://www.peugeot.it/post-vendita-e-servizi/assistenza-e-garanzia/garanzia-della-batteria.html E parliamo di "generiche" batterie al litio, la durata delle batterie LFP è tripla rispetto alle normali NMC (non sono adottate ovunque perchè pesano di più, ma stanno iniziando ad essere usate un po' ovunque - Model 3 ultimo modello inclusa) https://insideevs.it/news/676968/batterie-litio-ferro-fosfato/
Ritratto di giocchan
29 gennaio 2024 - 22:06
Sinceramente, un'elettrica con 100-150k km la prenderei a occhi chiusi: ovviamente bisogna fare tutte le considerazioni del caso, che comunque un minimo di riduzione ce l'avrà. Detto questo: per le "mie" tasche costano troppo, e non ho un garage dove caricarla... quindi (come tanti) dovrò sicuramente aspettare che calino di prezzo (e che la ricarica alle colonnine si ragionevolmente diffusa... e a prezzi realistici, un kWh di corrente a 11kWh in alternata non può costare più di 0.40 euro...)
Ritratto di giocchan
29 gennaio 2024 - 22:09
"un minimo di riduzione dell'autonomia"
Ritratto di forfEit
30 gennaio 2024 - 06:07
Sì ma vedi che man mano andiamo a scemare(?). 160.000 non sono 200 e soprattutto 300.000km. 8 anni non sono 15 o meglio anche 20. Minimo 70% residuo non è minimo 80%. Se la mia auto fa reali 18 al litro di media dire e mettere in evidenza che potrebbe farne pure 30 al litro in extraurbano ""sposta"" abbastanza la questione, essendo questa non qualitativa ma appunto strettamente quantitativa
Ritratto di forfEit
30 gennaio 2024 - 06:12
Quindi per una neotecnologia di cui non so, sono onesto, anche se logisticamente potessi non penso che mi accoederei non sapendo cosa succede a una batteria dopo 10-12 anni, nel momento in cui l'auto usata la prendo di già 7-8 anni. Se i costruttori son così certi (torno ai tuoi dati di partenza) assicurassero che a 15 anni / 200.000km ci arrivo e probabilmente una Zoe o Leaf usata a 8k€ chissà che pure io fra non troppo la andrei a valutare. A me sembra alquanto lineare come discorso: avete una sicurezza sulla tecnologia -> sfruttatela per far aderire le persone al (vostro) elettrico
Ritratto di giocchan
30 gennaio 2024 - 09:58
Quello che ti dà la casa è una "garanzia": ovvero una stima per cui sono ragionevolmente sicuri che quella cosa X non si romperà. Se, per esempio, il motore di una termica si rompesse dopo 30.000km, la casa non te lo garantirebbe per 80.000: ma non te lo garantiscono per 160.000 (salvo rari casi), e lo fanno perchè sanno che la probabilità diventa troppo alta. Riportando il discorso alle batterie: le garantiscono per 160k km perchè sono ragionevolmente certi che durano molto di più... Arrivano a 400k km? Ovviamente no, ed è per quello che si fermano a una cifra dove sono sicuri di non avere problemi. Detto questo, tutti questi discorsi hanno senso per batterie NMC: le batterie LFP durano molto di più (non è una cosa che ho deciso io, è uno dei vantaggi di questa tecnologia - che ha anche degli svantaggi), quindi mi aspetto che nel giro di 2-3 anni iniziaremo a vedere quel 160.000km diventare 250.000 o più (probabilmente qualcuno le garantirà anche "a vita").
Ritratto di forfEit
30 gennaio 2024 - 10:04
Allora aspettiamo, ad acquistare (se prima non arriverà il 2035 e tanto per forza ev bisognerà a quel punto, fosse la garanzia anche solo 10.000km e 1-2 anni...)
Ritratto di BobTheBear
29 gennaio 2024 - 16:10
Riporto da analisi "Servono percorrenze da circa 45.000 a circa 75.000 km da parte delle auto elettriche per scontare lo sbilanciamento iniziale che la fase produttiva ha sull’impatto ambientale della mobilità elettrica." 90.000 km per pareggio è una grande boiata, tenendo presente soprattutto che nei prossimi anni le rinnovabili impatteranno sempre più durante la produzione e l'uso delle BEV (anche le più vecchie). fonte: https://www.qualenergia.it/articoli/auto-elettriche-e-diesel-confronto-su-emissioni-co2-e-inquinanti/ grafo: https://www.qualenergia.it/wp-content/uploads/2019/03/auto-elettrica-diesel_6.jpg
Ritratto di Thomas Thtp
29 gennaio 2024 - 12:19
10
Ma perché i mentecatti incompetenti dell'Unione Europea continuano inutilmente a preoccuparsi delle emissioni di anidride carbonica, quando sono ben altre le sostanze inquinanti? La CO2 non è neppure un inquinante...
Ritratto di MS85
29 gennaio 2024 - 13:01
Diciamo che questo era un problema, ma più che altro fino a qualche anno fa. Nel momento in cui comunque l’obiettivo che chiedi di raggiungere è lo zero, cambia poco se si parla di inquinanti o di clima-alteranti. La questione diventa un’altra: quanto è veramente sostenibile ed efficace un target simile. (Risposta: non lo è, ed è stato detto e ripetuto per anni, l’unica differenza è che ora qualcuno ci sta sbattendo contro il naso perché ha ignorato ogni avvertimento)
Ritratto di Gordo88
29 gennaio 2024 - 12:21
1
Ancora si confonde l' emissione della co2 con gli inquinanti ( che sono i soli ad avere limiti nei cicli di omologazione come pm, nox, co), è normale che i motori endotermici ne emettano e lo farebbero anche con un rendimento del 90%.. l' unica cosa presente è l' ecotassa per chi acquista veicoli sopra i 160 g/km di co2 e mi pare ci sia una tassazione anche per i costruttori che poi la girano direttamente sul listino al cliente, quindi di cosa ci meravigliamo?? Ricordo poi che anche le bev emettono co2 (meno) non direttamente ma indirettamente visto che l' Italia va a combustibili fossili ancora per il 60% della produzione di energia
Ritratto di Tistiro
29 gennaio 2024 - 12:42
Regole folli, applicate furbescamente, con risultati contrari, crollo vendite auto, prezzi spropositati..... vai europa!!
Ritratto di ilariovs
29 gennaio 2024 - 13:00
Perdonate ma non resto sorpreso da questa cosa. NON ESITONO FILTRI PER LA CO2, se non erro, per cui ogni litro di benzina/diesel/GPL/metano bruciato emetterà un TOT di CO2. A questo punto mi viene da pensare che la Citroën AX a carburatore di 30 anni fa emettere meno di tanti SUV/crossover E6 magari mild-ibrid di oggi. Parlando di CO2, diverso il discorso particolato, NOx ecc ecc
Ritratto di Polselli
29 gennaio 2024 - 13:02
Direi tutte cose sapute e risapute al limite dell'ovvio. Fa pensare che chi dovrebbe indirizzare il futuro europeo se ne accorga quando ormai i buoi sono fuori della stalla. Rimane secondo me il punto fermo che la mobilità elettrica deve essere il futuro, vuoi per le emissioni vuoi per spezzare finalmente l'egemonia degli stati produttrici di petrolio. Il punto è che invece di imporre il 2035 e creare un rincorrere tecnologie ad oggi ancora acerbe, avrebbero potuto iniziare una serie di incentivi e disincentivi seri che avrebbero portato il mercato all'elettrico con i giusti tempi e modi.
Ritratto di deutsch
29 gennaio 2024 - 13:20
4
cara UE è un pò ridicolo sentire che critichi il ciclo di omologazione perchè farlocco e si presta ad interpretazione e zone grigie. hai tutti gli strumenti per modificarlo, fallo e basta.
Ritratto di deutsch
29 gennaio 2024 - 13:28
4
non è cambiata la co2 emessa... ok però precisiamo se si parla del nuovo o del circolante perchè c'è dentro una bella sfilza di euro 0/1/2/3/4. poi vorrei ricordarti cara UE che hai cambiato il ciclo di omologazione che di fatto a parità di auto ha aumentato il dato omologato e che con le tue direttive hai spinto il popolo ad abbandonare il diesel verso il benzina anche elettrificato e nella maggiora parte dei casi questo ha portato ad un aumento di co2 pur avendo un minore quantità di inquinanti. alla luce di tutto questo prenditi le tue responsabilità delle situazione e smettilla di bacchettare come una maestra perchè siamo un pò studi, prima le auto , poi le caldaie, dopo gli immobili, ora pure gli allevamenti e la coltivazioni..... un pò di buon senso e gradualità. siamo tutti d'accordo che occorre migliorare la situazione ma un discorso è scrivere una norma un altro è metterla in pratica
Ritratto di Andre_a
29 gennaio 2024 - 15:31
Dall'articolo, mi sembra chiaro che si parli di circolante. Vero che oggi ci sono tante € 0/1/2/3 e 4 in giro, ma dieci anni fa ce n'erano molte di più. L'età media delle auto sta aumentando, ma non così tanto. Sulla gradualità... certo, si fosse iniziato cinquant'anni fa, sarebbe stato perfetto, ma stando a buona parte della comunità scientifica, per la gradualità non c'è più spazio.
Ritratto di deutsch
29 gennaio 2024 - 19:33
4
non è proprio chiaro anche perchè poi parla di emissioni zero al 2035, che chiaramente sono sul nuovo non sul circolante. sia chiaro sono favorevole alla riduzione ed alle bev, ma non mi piace la poca chiarezza dell'articolo. in questi 10 anni hanno cambiato il ciclo di omologazione e pur sapendo che non reale lo tengono ma si lamentano.... ne tengono conto nel conteggio oppure no? concordo che occorre accelerare ma tra un pò vorranno pure il fap per le mucche
Ritratto di Maximilian-92
29 gennaio 2024 - 13:29
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Io con l'impianto di Hydromoving ho risolto da un pezzo sta storia qui.
Ritratto di giocchan
29 gennaio 2024 - 16:56
???
Ritratto di Santhiago
29 gennaio 2024 - 13:45
Le condizioni che mancano sono prezzi di mercati più corretti, e non immoralmente gonfiati, che consentono alle case di aumentare i margini nonostante il calo di vendite.
Ritratto di Oxygenerator
29 gennaio 2024 - 13:56
La Ue deve cominciare a stangare i costruttori sui motori termici. Aver permesso a chi vende i termici di falsificare i dati con cicli di consumo non veritieri è una follia. Andare verso l’elettrico è un dovere. Metteranno un’ eco tassa a chi si ostinerà a comprare termico, dopo il 2030. E sono sbagliatissimi gli incentivi per le auto termiche. Sono da concentrare solo sulle elettriche. E diminuire i pagamenti dovuti alla Ue, o riconoscere aiuti molto piú consistenti, agli Stati che implementano le infrastrutture di ricarica, all’interno del proprio territorio.
Ritratto di forfEit
29 gennaio 2024 - 14:26
In verità pure sul dichiarato BEV rispetto al poi realisticamente fattibile non ci azzecca nulla, eh. Fra l'altro i costruttori sono fondamentalmente sempre gli stessi sia per l'una che per l'altra tipologia quindi immaginarseli loschissimi in un caso e intonsi/candidi nell'altro è alquanto naif :)
Ritratto di Oxygenerator
29 gennaio 2024 - 14:52
Chi se li immagina intonsi ? Ma a seconda di quello che costruiscono, si stangano o si premiano. Il dichiarato sulle Bev cambia nulla. Sempre zero rimane l’inquinamento di co2 e tutte le altre skifezze a livello locale.
Ritratto di forfEit
29 gennaio 2024 - 14:58
Ma che ""te/ce""" frega della CO2 """"""locale""""" ?? :) :) :) Vedi quali cortocircuiti ideologici si vengono a creare?
Ritratto di Oxygenerator
29 gennaio 2024 - 15:18
Di co2 e di tutte le altre ….
Ritratto di Edo-R
29 gennaio 2024 - 14:29
100% elettrico. Dal 21% di emissioni di CO2 sul totale europeo passi al? 15%?10%? Cosa stanghi? Il tuo stesso pil?
Ritratto di Oxygenerator
29 gennaio 2024 - 14:53
Il pil si fa anche comprando auto elettriche. Non solo comprando panda termiche
Ritratto di forfEit
29 gennaio 2024 - 14:59
Fatta, ma pare poi alla fine non piaccia che ha i 400V e non gli 800V, come architettura...
Ritratto di Polselli
29 gennaio 2024 - 15:30
E cosa c'e' di male nel volere tecnologie migliori ? Certo non ci si aspettano 800V su una eC3 ma su un maserati da 130K e 105Kwh di batteria si. Perchè 800V permettono di ridurre le correnti in gioco a parità di potenza con vantaggi sul peso e sulla velocità di ricarica e anche sull'efficienza.