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Costi di produzione delle auto: la situazione nei vari Paesi

Pubblicato 13 maggio 2024

Sempre più spesso i costruttori portano le fabbriche in Paesi dove costa meno produrre. Cerchiamo di vederci più chiaro su questa complessa materia.

Costi di produzione delle auto: la situazione nei vari Paesi

ALLA RICERCA DEI MINORI COSTI - L’ondata di automobili cinesi a basso costo sta preoccupando l’industria europea dell’automobile, al punto che la Commissione ha condotto uno studio per verificare se l’automotive cinese fosse “aiutato” dallo Stato. Costi di produzione differenti si riscontrano però anche nella stessa Europa: nel corso della presentazione dell’Alfa Romeo Junior, Carlos Tavares ha ribadito quello che è ben noto, cioè che “costruirla in Polonia costa molto meno”. 

In effetti la Polonia si è dimostrata “vivace” per quel che riguarda l’automotive, essendo ormai un importante produttore di veicoli e di loro parti e accessori. Il settore automobilistico polacco rappresenta circa il 10% della produzione industriale totale, pari a circa il 4% del PIL, impiega oltre 130.000 dipendenti e produce circa 900.000 veicoli leggeri all'anno.  

LA PAGA ORARIA - L’ente statistico europeo Eurostat ci dice che nel 2023 la paga oraria media in Polonia è stata di 14,5 euro (vedi grafico qui sotto), con un’incidenza dei costi non-salariali (come i contributi) a incidere per il 15,9%. In Italia la paga oraria media è stata di 27,9 euro, con costi non-salariali molto più alti che arrivano al 27,9%; le stesse quantità in Germania valgono 41,3 euro e 23,4% rispettivamente. Un altro Paese molto attivo nell’automotive è la Spagna, la cui paga oraria media nel 2023 è stata di 24,6 euro con il 26% di oneri non salariali. È interessante paragonare questa quantità con la media dell’Unione Europea: la paga media nell’Area Euro è di 35,6 euro e i costi non-salariali sono il 25,5% mentre nell’Unione Europea queste quantità valgono rispettivamente 31,8 euro e il 24,7%. 

È interessante vedere come sono cambiate le retribuzioni dal 2022 al 2023: l’aumento in Polonia è stato del 15,9%, in Germania del 4,8%, in Spagna del 5,7% e in Italia dell’1,4%: peggio di noi hanno fatto solo Svezia e Norvegia, che hanno registrato una decrescita. In generale i Paesi “maturi” (Germania, Francia, Austria) hanno dinamiche salariali più contenute associate però a paghe piuttosto alte. Le nazioni che hanno aderito da poco alla UE o di industrializzazione più recente - per esempio Estonia, Croazia, Ungheria, la stessa Spagna - hanno aumenti più marcati che partono però da paghe più basse. 

SPAURACCHIO CINESE - La situazione italiana appare quindi anomala: un Paese di antica industrializzazione e fra i fondatori della UE che ha retribuzioni poco superiori a quelle spagnole e aumenti irrisori, cosa che contribuisce a spiegare un potere d’acquisto piuttosto basso. Basandosi sul costo del lavoro appare quindi chiaro di come sia conveniente produrre in Polonia rispetto all’Italia. Questo Paese ha anche una buona fama nel settore delle infrastrutture di trasporto, una fitta rete di produttori automotive e componentisti e agevolazioni fiscali e finanziarie oltre a centri di Ricerca & Sviluppo di aziende primarie quali ZF, Delphi, Valeo e altre. 

Le paghe più basse di quelle italiane riguardano tutti i settori e quindi anche i trasporti, i servizi e le altre attività di contorno costano di meno. Vediamo ora la situazione della Cina con informazioni che arrivano da Patrick Koller, ad del componentista Forvia (nato dalla fusione di Hella e Faurecia). Secondo Koller, sentito dall'agenzia Reuters, le case automobilistiche cinesi possono costruire un veicolo elettrico con costi che sono 10.000 euro minori rispetto alle case automobilistiche europee. La dinamica dei prezzi di vendita cinesi, secondo la Jato Dynamics, è esattamente opposta a quella occidentale: dal 2015 in Europa il prezzo medio delle auto elettriche è aumentato da 48.942 euro a 55.821, negli Stati Uniti è passato da 53.038 a 63.864 mentre in Cina è sceso da 66.819 euro a 31.829, un valore paragonabile (o inferiore) a quello dei veicoli a benzina.

UN ECOSISTEMA COMPLETO - Koller ha affermato che i produttori cinesi di EV possono essere così competitivi perché hanno costi di ricerca e sviluppo inferiori, spese in conto capitale più basse e manodopera più economica rispetto ai rivali europei. Se aggiungiamo il fatto che la Cina ha tutti i minerali necessari per fare le celle al litio, ci si rende conto delle grandi potenzialità dei produttori cinesi che si esplicano però anche nel settore delle automobili convenzionali: in Messico la quota di mercato dei veicoli leggeri cinesi con motore a combustione è passata dallo 0% al 20% negli ultimi 6 anni.

La questione è “più pericolosa” per l’Europa che per gli Stati Uniti, ha osservato Koller, poiché gli importanti dazi USA hanno limitato la quota cinese nel mercato statunitense. La Cina detiene circa il 5,8% della quota di veicoli elettrici in Europa, secondo la società di consulenza Inovev, e la previsione è che la quota aumenterà molto man mano che i marchi cinesi importeranno modelli economici. La qualità costruttiva dei marchi cinesi è aumentata molto e questo si nota non solo dalle finiture e dalle dotazioni ma anche dai risultati dei Test Euro NCAP.

CLASSIFICA GLOBALE - E qui torniamo al punto di partenza: a far parte di quello che abbiamo chiamato “ecosistema” cinese ci sarebbero anche, oltre a corposi incentivi per le auto elettriche, aiuti dello Stato: secondo Rhodium Group la sola BYD avrebbe ricevuto sostegni statali per circa 4,3 miliardi di dollari fra il 2015 e il 2020, rendendo così più reali i sospetti della commissione Europea. Chiudiamo con una classifica redatta da USNews a livello globale sui Paesi riguardo i costi dell’industria manifatturiera: la più economica è l’India, seguita da Cina, Vietnam, Thailandia, Indonesia e Bangladesh. 

Fra le nazioni europee vince la Romania (al 35°posto nel mondo), seguita da Bulgaria, Serbia, Lituania ed Estonia. I paesi dell’Est sono i più economici, con Cipro che si inserisce fra l’Ungheria e la Repubblica Ceca, e la Polonia (n° 60 globale) che fa meglio di Grecia, Portogallo e Spagna (n° 69 globale); l’Italia è alla posizione 74 e la Germania alla n° 81. Andando in America gli Stati Uniti sono nelle posizione 78 mentre il Messico è piuttosto in alto, occupando la quindicesima piazza.



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Ritratto di Volpe bianca
13 maggio 2024 - 15:07
La Cina è una dittatura comunista dove tutto è fondato sulla menzogna, sull'apparire, sul nascondere. La Commissione Europea ha verificato aspetti che sapevano anche i polli, prezzi più che dimezzati grazie a chi? A cosa? Ma per favore dai..
Ritratto di John V
13 maggio 2024 - 15:50
Ma certo, quello è socialismo reale ammantato da capitalismo, sia con fini speculativi che geopolitici, e valli poi a distinguere. Là dell'ambiente e della salute dei lavoratori, così come della popolazione in generale, non gliene frega di meno. Però... sono "bravi" perché hanno un parco elettrico enorme. Eccerto... e quelli che lo dicono sono invece dei bravicoglioni. I prezzi vengono definiti dalla programmazione centrale, non seguono affatto la legge della domanda e dell'offerta. Se un tale funzionario decide che il rame deve costare tot alla tonnellata, quello costerà. Se altro funzionario decide che all'azienda X occorra dare Y affinché produca Z, quello l'azienda riceve e quindi produce. Il prezzo e le dinamiche sono solo formalmente ancorati alle logiche di mercato, ai mercati, ma di fatto tutto è definito dalla programmazione economica. In Italia? Lasciamo perdere... Tesla? Una barzelletta, se proprio si vuol ridere di certe cose. Apple? Ok, quanto vogliamo andare avanti? ;-)
Ritratto di AndyCapitan
13 maggio 2024 - 17:28
4
...in cina comunque gli stipendi non solo neanche poi cosi' bassi....la roba costa niente e prendi ugualmente 1100€ corrispondenti e anche di piu'....mi sa che noi occidentali facciamo tanto i fenomeni e poi abbiamo meno walfare e assistenze agli operai che loro...sarebbe da vagliare quanta pensione gli tocca ai Ciaina....comunque non e' che abbonda neanche in italia eh!
Ritratto di John V
13 maggio 2024 - 18:38
Vabbè Capitan, se la nostra "programmazione", perché neppure noi siamo nel libero mercato, non come parte attiva almeno (e qui mi fermo sennò divento più volgare del solito), ebbene se la nostra "programmazione" fa cacare (corruzione, clientelismi e porcherie d'ogni genere insomma), ci dobbiamo forse fare insegnare dai cinesi come si fa? Sarebbe il colmo... Ma forse sarebbe paradossalmente anche il caso. Non buttano rifiuti tossici anche da noi in ogni dove qui da noi? Quando s'incendia una discarica di rifiuti speciali non è forse l'ARPA di turno la prima a dire che va-tutto-bene, eco di quell'andrà-tutto-bene che ormai è diventato una battuta da sbellicarsi dalle risate nelle peggiori bettole delle periferie? Infatti, tutto bene, ma all'italiana però. Perché semmai andrà tutto a...? Putt... Bene, bravo sette più. Non sono quegli stipendiati statali che "arrotondano" che vengono a dirti che basta chiudere le finestre per un giorno e poi tutto torna come prima? Che non c'è traccia di diossina? E i tiggì a fare eco imb3cille, che solo quello sanno fare, e che lavoro di m3rda, e sempre posto che un lavoro sia, come loro stessi ammettono del resto.
Ritratto di Vecchio Caprone
13 maggio 2024 - 21:06
@John, lasciami stare Tesla e Apple, li adoro, non me ne frega cosa fanno o dove, ma cavolo quanto ci ho guadagnato, ma proprio tanto.
Ritratto di Bell'Italia
16 maggio 2024 - 06:54
Direi che è il contrario: capitalismo (a partito unico) ammantato di socialismo.
Ritratto di AndyCapitan
13 maggio 2024 - 17:01
4
...la polonia e' vivace?...no... direi piuttosto che la polonia e' fuorilegge...sono in europa ma non hanno l'euro...per forza ci vanno le aziende...sfruttano gli operai pagandoli in zloti....grazie al ca....e' profondamente ingiusto....o abbassi le tasse in italia, francia, germania o le alzi a loro....comodo avere un paradiso fiscale lavorativo...illegale!!! ...la Cina invece ha un suo governottatoriale o no, fa le scelte che ritiene giusto....stava a noi non globalizzare!!!!
Ritratto di Vecchio Caprone
13 maggio 2024 - 19:00
@AndyCaptain, per favore vediamo di capire che essere nell'Europa non ha niente a che vedere con l'Euro, e il costo della vita non è certo legato a questa logica, basta un viaggetto in Danimarca che non usa l'Euro per rendersene conto. Altra cosa che si dovrebbe dimenticare è il discorso del costo della mano d'opera, se tale costo avesse una logica, come 50 anni fa, non si capirebbe perché BMW e Mercedes producano negli States. Le ragioni che portano alla produzione in Polonia o ex Cecoslovacchia é semplicement legato al personale specializzato, leggi sindacali, e quella cosa di cui nessuno parla: costo del kWh. Nella produzione automobilistica (come in altre) sono stati ridotti i posti di lavoro e sono aumentati a dismisura i costi (o consumo) di elettricità. Sarebbe in ogni caso forse ora che si capisse un piccolo fattore: l'operaio viene solo apprezzato se rende agli azionisti. Le aziende non sono opere di beneficenza. Il benessere dell'operaio serve a farlo rendere meglio, non é un regalo aziendale. Un saluto (p.s. perfettamente d'accordo sulla globalizzazione)
Ritratto di Volpe bianca
13 maggio 2024 - 19:54
@Vecchio Caprone, quanto tempo...! Un piacere come sempre rivederti.
Ritratto di Vecchio Caprone
13 maggio 2024 - 21:05
Volpe ogni tanto esco dal letargo! Sorry, bestia sbagliata.
Ritratto di Volpe bianca
13 maggio 2024 - 22:33
:-))))
Ritratto di PONKIO 78
13 maggio 2024 - 23:23
Grandissimo Vecchio Caprone, oltre ad essere completamento d’accordo con il tuo commento, sono sempre lieto di averti tra noi…. Tu che sei il più saggio di tutti… ;-)))
Ritratto di Vecchio Caprone
14 maggio 2024 - 06:11
PONKIO 78, sai le risate si farebbero mia madre e mio padre se potessero sentire dire che sono saggio? grazie del complimento ma il merito va all'età!!!!
Ritratto di pierfra.delsignore
14 maggio 2024 - 10:13
4
Vecchio Caprone ottima analisi, non è ma i un fattore unico tanto caro a certe persone, ma un mix di fattori che determinano una situazione, euro piuttosto che altre monete, possono o meno determinare un elevato costo della manodopera, che da solo conta per singolo fattore, poi bisogna anche vedere la produttività, la legislazione, la tassazione, il costo dell'energia, ossia quanto un sistema paese sia o meno redditizio per costruire un sito produttivo. La globalizzazione andava gestita meglio, soprattutto aprire a paesi così diversi da noi come la Cina, su tutto e potenzialmente nostri nemici è stato un enorme errore ed anche qui elettrico, termico, ibrido sono solo tecnologie, la Cina se non metti dei freni e regole comuni, produrrà sempre a minor costo e ti soppianterà
Ritratto di Vecchio Caprone
14 maggio 2024 - 13:34
Niente a che ridire, e poco da ridere.
Ritratto di Challenger RT
13 maggio 2024 - 17:02
Magari fosse rimasta una dittatura comunista! Produrrebbero ancora praticamente solo biciclette per uso interno…
Ritratto di Miti
14 maggio 2024 - 14:48
1
Cina...la terra promessa dell'industria di tutto il mondo capitalista. Della globalizzazione. Della crescita economica a doppia cifra. Ma ancora la pietra miliare del comunismo. L'azzeramento di interri comparti industriali occidentali con il loro spostamento in quei territori. La carte vincente cinese , questa strana ricetta tra "i quattro principi cardinali" e la possibilità di avere un'azienda o un affare propria/o di successo. Poi, ragazzi, possiamo stare qui criticare al infinito come e perché. Il loro comunismo ha retto. E regge tuttora. Uno, perché se è adattato alle nuove condizioni iniziando con le riforme di Deng Xiaoping. Due, il numero estremamente elevato di rifugiati cinesi in caso di una caduta del regime, una specie di vaso di pandora che nessuno, incluso gli stati uniti non aveva , ai tempi, il coraggio di aprire. Mentre tutto l'est Europa ex comunista dopo '89 in mano a nuovi clan politico-mafiosi locali arricchiti con tutto quello che si poteva rubare, e credetemi che so di cosa sto parlando. Mentre le persone oneste morivano sparati delle forze dell'ordine del regime, bande estremamente ben organizzate in possesso di armi svuotavano i palazzi ed immobili associati al regime. Opere d'arte, lingotti d'oro, soldi, gioielli, mobili, auto, merci di ogni tipo, tutto quello che poteva portare al guadagno era portato via. Questo in Cina non è successo. Perché oggi questo paese è così forte? Perché aveva due scelte... O diventasse il centro nevralgico industriale del mondo visto che i numeri per la manodopera c'erano o rischiare il collasso economico che non si sarebbe fatto aspettare. "La Cina deve la propria crescita economiche grazie alle manovre economiche e le riforme di Deng Xiaoping, che dovette promuovere la modernizzazione e allo stesso tempo preservare l'unità ideologica del Partito Comunista Cinese e il suo controllo sul difficile processo di riforma (vedi Wikipedia). Nel 1978 ha iniziato un programma di riforme e del lavoro che poi ha portato la Cina ai livelli di oggi. A quella di Xi. Aggressiva, potente, decisiva per il andamento economico e finanziario mondiale. Non sto a criticare l'Europa qui , di cosa ha fatto e cosa non ha fatto, chi mi conosce sa come la vedo. Ma mentre qui non si faceva nulla la Cina andava sulla sua strada. Oggi vivere la servono sui 1000 euro. Ma sono settori dove gli stipendi "normali" sono ben più importanti. Hanno fatto passi da gigante in qualsiasi settore industriale. Hanno anche accaparrato gran parte delle terre con grosse risorse, non sempre in modo pulito. Tutto sotto lo sguardo politico europeo molto "lungimirante". Ha delle colpe la Cina? Ovviamente. Hanno dei pregi i cinesi? Ovviamente. E di ogni tipo. Ieri leggevo la storia dell'azienda di scavatrici Sany. 1989-2024, partiti da un capannone ad essere un riferimento nel settore. Fino a arrivare essere la prima azienda che produttrice macchinari pesanti al mondo certificata "lighthouse", la prima azienda di questo tipo al mondo. Dette anche "Fari" , queste aziende sono le più moderne e evolute al mondo. Ovviamente noi, il resto del mondo, possiamo stare qui criticare e dire e parlare ... mentre ... la si fa. La Cina si evolve. Si perfeziona. Si inventa. Si guadagna. La Cina avrà tutti i difetti al mondo. Ma ha una qualità basilare. Va sempre avanti. Incentiva la scuola. La ricerca. I giovani imprenditori. E dinamica e persuasiva. Si adatta di fretta e in fretta. Una volta queste qualità erano del Occidente capitalista. Una volta...
Ritratto di Flynn
15 maggio 2024 - 21:53
2
Verissimo. Quando ho visitato Shangai mi ha colpito il vanto delle guide per ciò che stavano realizzando, non per ciò che avevano già concluso.
Ritratto di Miti
15 maggio 2024 - 22:24
1
Sei stato a Shanghai? Tre cose che ti hanno impressionato di più ?
Ritratto di forfEit
13 maggio 2024 - 15:14
---- dal 2015 in Europa il prezzo medio delle auto elettriche è aumentato da 48.942 euro a 55.821---- Per il NOTO fattore/teorema che la tecnologia man mano ci costerà sempre meno :)
Ritratto di Volpe bianca
13 maggio 2024 - 15:25
La strategia è elemosinare incentivi sempre maggiori, mica abbassare i prezzi. Poi vai a produrre in Polonia, il margine tutto di Stellantis e zero al cliente.
Ritratto di giocchan
13 maggio 2024 - 15:32
Per correttezza bisognerebbe aggiungere dal 2015 a oggi di quanto è aumentato il costo di un'auto termica... magari fossero aumentate solo del 14%... (per dire: nel 2016, Fiesta 1.4 a GPL, da 95cv, prezzo di listino 15k oggi Ford porta a listino le rimanenze della 1.1 GPL Titanium da 75cv a 23k)
Ritratto di forfEit
13 maggio 2024 - 15:36
Era più che altro una battuta. Fondata però, eh. Che (a memoria mia) nessuno ha mai sostenuto che le benzina o Gpl o Metano o Diesel sarebbero negli anni scese di prezzo, mentre per le bev tale affermazione l'abbiamo più volte letta :)
Ritratto di giocchan
13 maggio 2024 - 16:32
Nessuno poteva prevedere che tutte le auto sarebbero salite di oltre il 50% in 9 anni... in questo senso, possiamo considerare le bev calate del 36%, ma è più sensazionalista dire che invece siano salite del 14%...
Ritratto di Tistiro
13 maggio 2024 - 16:47
Le termiche sono aumentate di prezxo anche per fronteggiare i nuovi costi di ricerca e sviluppo delle bev. Es: vw ha una intera gamma esclusivamente elettrica affiancata a una intera gamma termica. Ma i consumatori non sono raddoppiati :)
Ritratto di Tistiro
13 maggio 2024 - 16:48
Aggiungiamo che le case se vendono troppe termiche devono pagare multe salate: quindi alzo il prezzo
Ritratto di giocchan
13 maggio 2024 - 17:14
"Le termiche sono aumentate di prezxo anche per fronteggiare i nuovi costi di ricerca e sviluppo delle bev" Certo, la grande ricerca operata da Tavares... compro l'ODC da DongFeng, compro le batterie da CATL... il reparto R&D di Stellantis per le BEV sarà costituito di una persona - l'addetto alle pulizie...
Ritratto di Tistiro
13 maggio 2024 - 18:10
Tavares, ceo di vw!!!
Ritratto di Tistiro
13 maggio 2024 - 18:13
Con cosa credi che paghino le spese produttive vendendo 4 veicoli in europa su piattaforme nuove? Con i restanti 96. Si dai mettiamo 10 a 100 altrimenti c'è chi si scandalizza....
Ritratto di giocchan
13 maggio 2024 - 18:46
Il discorso non regge. Nissan Renault investe da 10 anni e più in piattaforme dedicate alle bev (Leaf, Zoe, Twizy), non mi sembra le loro auto termiche costino eccezionalmente più della concorrenza (anzi, dalla loro hanno Dacia)... non solo, VW vanta 4 marchi e volumi di vendita molto più grandi su cui spalmare gli investimenti.
Ritratto di forfEit
13 maggio 2024 - 18:18
Ribadisco la mia linea di pensiero: ""però"" nessuno aveva detto le termiche caleranno di prezzo, o resteranno stabili in prezzo, e nemmeno aumenteranno sì ma solo un po'; quindi nessuna tirata d'orecchi. Mentre (facendo la sequenza a ritroso in termini di sbilanciamento) : non limitarsi a un cauto aumenteranno di prezzo ma poco; non un già meno cauto resteranno stabili; ma un ben più sbracato caleranno di prezzo io lo ebbi a leggere (e mica raramente) per le bev...
Ritratto di giocchan
13 maggio 2024 - 18:41
-36% mi sembra un decente calo di prezzo (magari non "sbracato")
Ritratto di forfEit
13 maggio 2024 - 18:57
C'è qualcosa che non quadra, se fosse stato -36% il prezzo ora dovrebbe essere più basso (e pure bello evidente) di 48.942 euro, invece (per lo meno dalle mie parti) 55.821€ è decisamente di più (ripeto, dalle mie parti)
Ritratto di MS85
13 maggio 2024 - 16:29
Eh ma curva a S! Le economie di scala! Il numero che hai pensato! E…boh, la fata turchina immagino. Tranquillo che tutto si risolve, basta la fiducia e la speranza.
Ritratto di giocchan
13 maggio 2024 - 16:35
L'importante è non comprare più auto... le bev sono aumentate del 15%, le termiche/ibride del 50%... e temo che per quest'ultime non ci saranno grandi economie di scala ad abbassarne i prezzi...
Ritratto di MS85
13 maggio 2024 - 17:07
Strano vero? Sembra quasi che tutto quello che era stato previsto dagli operatori del settore su come sarebbe andata a finire la transizione si stia avverando punto per punto. Ma ovviamente no, non è possibile, si tratterà per certo di una coincidenza. È veramente troppo pensare che chi opera nel settore lo conosca più del legislatore.
Ritratto di forfEit
13 maggio 2024 - 18:33
Ma poi sto +50% che applichi universalmente alle ice da dove uscirebbe? Sfogliando al volo il listino AV, per restare nel segmento la Corsa parte da meno di 20k contro 15.3k nel 2015. 13.250€ la Sandero attuale contro i 10.800 del 2015 *** . E addirittura la nuova C3 (termica) partirà da meno di 15k quando per la uscente ce ne vogliono minimo 18k: questa davvero sì persino in ribasso.
Ritratto di forfEit
13 maggio 2024 - 18:39
*** Fermo restando (in genere mi evito considerazioni del genere in quanto a rischio di essere un un po' troppo nella matematica, per cui potrebbero non essere intercettate a dovere; ma quando ci vuole ci vuole) che + tot % su 15k di auto sono una cifra ben diversa dalla stessa % in più ma su 45k di prezzo medio, eh... Ripeto, sono dettagli (per modo di dire dettagli, che anzi) per addetti alla materia, ma se ci si presta la dovuta attenzione si scoprono nuovi universi...
Ritratto di giocchan
13 maggio 2024 - 18:53
Parlo della Ford Fiesta che ho comprato. Per il resto, la Sandero non è adattata agli adas 2024, tra pochissimo il prezzo salirà. Ancora, la C3 termica è molto più spartana della vecchia, senza nemmeno l'infotainment, è quello il motivo per cui costa meno della vecchia. Cmnq... ti piace come esempio la Panda? Listino 2015, parte da 10.8k... www.media.stellantis.com/uploads/it/2015/Listini/150528_Fiat_Panda_K-Way_Listino.pdf oggi costa 15.5k, è un rincaro del 43% - se vuoi puoi dire che le bev sono calate del 28%.
Ritratto di forfEit
13 maggio 2024 - 19:09
A me non piace la Panda, a sto punto (inteso anche prima che riportassi): preferisco assolutamente la nuova C3, al limite la Sandero finché ne trovo ancora qualcuna pre nuovi adas obbligatori. il problema però """rimane""": non posso tirar le orecchie a nessuno perché nessuno 3-4 o 6-8 anni fa aveva detto che le termiche andando avanti le avrei trovate a minor prezzo. Mentre per le elettriche era stato da molti profetizzato, quando invece il dato inequivocabilmente sentenzia: Prezzo Medio passato da 48.942 a 55.821 euro (+7.000€, fra l'altro che sono PIU' di quanto non sia aumentata la pur "cattivona" Panda, 15.5-10.8=4.7k; ossia 2.3k in meno di quanto in media ha fatto crescere il proprio prezzo un bev)
Ritratto di pierfra.delsignore
14 maggio 2024 - 10:14
4
Perché l'auto termica è diminuita, devi fare un raffronto e la tecnologia elettrica praticamente è iniziata nel 2019 con la Tesla Model 3, prima non avevi se non auto di purissima nicchia.
Ritratto di Mbutu
13 maggio 2024 - 15:43
Ennesima dimostrazione che peggio delle nostre politiche c'è solo la nostra imprenditoria. Il tutto aggravato dal fatto che nel mondo auto a fare scuola è stato in particolare l'italianissimo modello del chiagni e fotti.
Ritratto di Reallyfly
13 maggio 2024 - 16:14
cosa centra l'imprenditoria? Se al datore di lavoro tu costi 27 euro all'ora, e negli altri paesi ne costi 15 è questione fiscale, tasse e costi vari...e questi costi elevati sono fatti da anni di speculazione, di mangerie e buchi lasciati da governi su governi, da mafia attiva e passiva (i passivi sono tutte quelle brave partite iva che dichiarano niente).
Ritratto di Francesco Pinzi
13 maggio 2024 - 16:18
Beh, alla fine non siamo i più costosi e nonostante questo nessuno vuole produrre qua. Ci saranno altri problemi?
Ritratto di Tistiro
13 maggio 2024 - 16:48
Molti
Ritratto di AndyCapitan
13 maggio 2024 - 17:17
4
....in primis burocrazia....in un mese scarso in polonia e romania fai tutte le carte e acquisti un terreno....da noi ci vogliono sei mesi...geologi...geometri ,catasto..ecc ecc.
Ritratto di Reallyfly
13 maggio 2024 - 17:44
animalisti, belle arti, no profit
Ritratto di Andre_a
14 maggio 2024 - 13:06
Un mese per comprare un terreno? In Polonia e in Romania non ne ho idea, ma in Ungheria ti basta un pomeriggio
Ritratto di MS85
13 maggio 2024 - 17:11
Prova a guardare che tipo di prodotti o che tipo di rapporti tra stato e aziende ci sono nei paesi produttori che costano più di noi. La risposta è tutta lì.
Ritratto di AndyCapitan
13 maggio 2024 - 17:31
4
Pinzi.....prima di tutto non so se credere a questo grafico...altri mettono l'italia con la piu' alta tassazione dopo norvegia svizzera e austria...ma!!!!
Ritratto di vr
14 maggio 2024 - 19:10
Si sono dati da prendere con le pinze : ad esempio per calcolare il costo del lavoro medio europeo non fanno una media pesata sul numero degli addetti per ciascun paese ! ( per esemplificare pesano il dato del Lussemburgo come quello della Spagna, sic)
Ritratto di Rav
13 maggio 2024 - 20:53
4
Basta guardare i dati fiscali...
Ritratto di pierfra.delsignore
14 maggio 2024 - 10:20
4
Infatti i fattori unici sono stupidaggini assolute, oltre il costo del lavoro si guarda alla produttività, alla burocrazia, se per ampliare uno stabilimento di metto 4 mesi in Svizzera, 3 anni in Italia, sta sicuro che vado in Svizzera anche se il costo del lavoro è più elevato, poi si guarda al prezzo dell'energia, al contenzioso legale, se per licenziare una persona mi ci vogliono 10 anni e 3 processi e dall'altra 1 mese, vado dall'altra, poi guardo i trasporti, guardo se c'è l'indotto, perché se faccio una fabbrica a basso costo nel deserto e poi il primo elettricista industriale mi arriva da 300 km di distanza, non è conveniente aprire uno stabilimento, i fattori sono tantissimi e non il classico fattore unico di la costa meno.
Ritratto di Sardo
13 maggio 2024 - 18:40
Però mica le fanno pagare di meno...
Ritratto di probus78
13 maggio 2024 - 18:51
Le vere anomalie italiche sono i costi dell' energia e imposizione fiscale. Non a caso da noi non viene ad investire nessuna o quasi azienda straniera.
Ritratto di Byron59
13 maggio 2024 - 19:58
Vorrei però capire come mai la Spagna, paragonabile all'Italia in termini di costo del lavoro, produce tre volte le auto italiane. Per non dire di Francia o della Germania. E poi sempre con questa barzelletta del costo del lavoro. La voce costo del lavoro incide nella voce produttività del lavoro per meno di un terzo. Se a un contadino dai una zappa in mano lavorerà un ettaro di terreno in un mese. Pagalo settecento euro al mese. A malapena potrà sopravvivere e il padrone avrà un ettaro di terra lavorato in un mese. Se allo stesso contadino gli dai la motozappa in un mese farà dieci ettari. E magari gli si potrà dare qualche soldo in più. E di sicuro maggiori saranno le entrate della proprietà. Se poi gli metti in mano un trattore si farà cento ettari in un mese. Da cosa dipende la produttività del lavoro? Dalla paga? Dalle assenze del contadino per malattia? O dagli investimenti tecnologici e dalla ricerca? Noi ancora qui a pensare all'operaio della catena di montaggio fordiana. Se non si fanno investimenti il lavoro decresce fino a scomparire. Possono giocare sul costo del lavoro fino a un certo punto. E quel punto è già passato da un pezzo. E nel frattempo in Cina costruiscono 35 milioni di macchine l'anno. Chissà come mai. Ah, loro non hanno la democrazia. Qui invece abbiamo la libertà di morire di fame.
Ritratto di jackwalesan
13 maggio 2024 - 21:07
Leggo un sacco di stupidaggini e luoghi comuni sulla Cina, ove ovviamente nessuno degli scriba ha mai vissuto Mio figlio lavora da 10 anni in una ditta cinese, ha 34 anni, dirigente e guadagna 100.000 euro all'anno. Non sono gli stipendi italiani ah, ah
Ritratto di Edo-R
13 maggio 2024 - 21:13
I luoghi comuni si chiamano dati che trovi online. Non la testimonianza di una sola persona.
Ritratto di AZ
13 maggio 2024 - 21:09
Interessante.
Ritratto di Ilmarchesino
13 maggio 2024 - 22:19
3
Io ho capito solo che la Cina produce per vendere fuori dai suoi confini mentre nel suo paese le auto elettriche sono calate quasi della metà..minsa tanto che i cinesi sono consapevoli delle ciofeche che costruiscono e nn le prendono per loro. Forse mi sbaglio,non ho capito bene perché ho letto di corsa ma di certo l eletrista uccidendo un intera economia
Ritratto di Quello Li
13 maggio 2024 - 22:40
LA CINA È IN SOVRAPRODUZIONE E NON SOLO DI AUTO QUINDI DEVE CONTINUARE AD INONDARE I MERCATI ESTERI ALTRIMENTI SCOPPIA IL FINIMONDO. NON PENSATE CHE SIA UN POSTO COSÌ MONOLITICO DOVE LA DITTATURA HA TUTTO SOTTO CONTROLLO. APPARENTEMENTE SI, MA SOSTANZIALMENTE NO.
Ritratto di Illuca
13 maggio 2024 - 23:20
Beh, dai l'Italia é messa a 90 gradi
Ritratto di CR1
14 maggio 2024 - 05:28
La paga media di 27,9 € equivale a 4500€ al mese che equivale alla media dell'operaio e di Tavares . Guardando oltre le cifre si cerca di portare la paga oraria minima a 9€ ora che significa che MOLTI han una paga inferiore . Sarà che l'organizzazione di stellantis Italia non è efficiente oppure è molto generosa con i propri dipendenti
Ritratto di Andre_a
14 maggio 2024 - 06:34
Occhio che i 27,9 € non sono la paga, sono il costo del lavoro: sono i soldi che escono dalle tasche dell'azienda, non quelli che entrano nelle tasche del lavoratore. Detto questo, mi sembra lo stesso una cifra troppo alta e vorrei capire com'è stata calcolata.
Ritratto di CR1
14 maggio 2024 - 07:05
@andre@ chi fa confusione è chi ha scritto l articolo che specifica e dice ###PAGA ORARIA### . Allo stato con tasse non si usa questo , solo ai dipendenti
Ritratto di Andre_a
14 maggio 2024 - 09:51
Riguardando, mi sa che quello che ha fatto confusione sono io :) Nelle immagini si parla di hourly labour costs, che però sono divisi in wages & salaries che dovrebbero essere stipendi e contributi e other costs in cui dovrebbero ricadere tasse, formazione, attrezzatura... boh! Le proporzioni più o meno mi tornano, ma i totali assolutamente no.
Ritratto di alex_rm
14 maggio 2024 - 16:54
Più del 50% va in tasse e contributi
Ritratto di GiaZa27R
15 maggio 2024 - 11:48
2
questi sono gli articoli che trovo molto interessante leggere anche per farsi un'idea seria su presente e futuro non solo del mondo auto
Ritratto di ilariovs
15 maggio 2024 - 15:37
Per come la vedo io il dado è tratto, l'ora è tarda ed ormai una parte del finale della storia è gia scritto. I cinesi invaderanno un bella fetta del mercato mondiale automotive, Asia, Sud America, Africa dove non metteranno dazi perchè a loro poter avere auto a basso costo va bene. Quindi in quei mercati i produttori occidentali saranno contenuti se non in buona parte sostituiti. Dall'altra quando la Cina raggiungerà questo risultato ripagherà con la stessa moneta i costruttori esteri che oggi vendono in Cina, tanto non avranno nulla da perde a quel punto anzi liberreranno milioni di pezzi/anno ai costruttori interni. Oppure i costruttori occidentali possono dare per perso il mercato 10/25000€ e puntare a vendere dai 30 ai 300.000€ in Cina dove una ricca classe dirigente di centinaia di mln di persone magari vogliono andare all'apericena NON con una macchina del popolo cinese, ma con una distinguibile, prestigiosa e blasonata occidentale.