CONTROTENDENZA - “Con le performance record del 2022, la Dacia afferma la sua maturità nel mercato italiano”: così Guido Tocci, l’amministratore delegato del marchio romeno in Italia, ha aperto oggi la presentazione dei risultati dell’anno scorso. Infatti, mentre le immatricolazioni complessive nel nostro Paese sono calate del 10%, la casa del gruppo Renault ha archiviato l’anno a quota 67.383 vetture, in aumento del 9% sul 2021. Il segreto? “I clienti riconoscono il nostro valore e apprezzano il nostro approccio semplice e trasparente”, ci ha spiegato Tocci. Che ha snocciolato altri due dati, relativamente ai privati: “Abbiamo conquistato una quota di mercato dell’8,3%, mentre siamo diventati il terzo marchio straniero più venduto”. La Sandero si è confermata un pilastro della strategia Renaulution, mentre la suv Duster è fra le prime cinque vetture più vendute ai privati, che hanno premiato la citycar Spring come l’elettrica più venduta. La Jogger, infine, ha registrato 8000 ordini. Quest’anno, la Dacia prevede il debutto della Jogger ibrida e della Spring con motore elettrico più potente, che possono dare ulteriore slancio alle vendite.
LOOK DELLE CONCESSIONARIE - Per terminare il bilancio del 2022, Tocci ha ricordato come la rete Dacia abbia iniziato un rinnovamento nel look dei saloni: in Italia, la concessionaria Renault e Dacia Paglini di Castellanza (VA) è il primo showroom ad aver completato il passaggio alla nuova identità visuale. All’esterno, il logo minimalista e il colore lichen kaki, a contrasto sul bianco; dentro, gli arredi sono realizzati con materiali per la maggior parte riciclati e sostenibili.