I FORNITORI ITALIANI NELLA TRANSIZIONE - Oggi si è svolto un incontro importante fra i top manager di Groupe Renault, i vertici di ANFIA (l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) e gli esponenti di circa 200 aziende italiane del settore della componentistica automobilistica. Per il gruppo Renault segnaliamo la presenza del ceo Luca de Meo e Gianluca de Ficchy, responsabile degli acquisti dell’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi che hanno dialogato con Paolo Scudieri, presidente dell’ANFIA, e Marco Stella, presidente gruppo componenti ANFIA. Luca de Meo ha presentato, nel gennaio 2021, l’ambizioso piano strategico Renaulution (qui la notizia) centrato sulla sostenibilità finanziaria, la transizione ecologica e la rivoluzione digitale. Ricordiamo brevemente i capisaldi di Renaulution, che punta a posizionare saldamente il Gruppo sull’elettrificazione e la digitalizzazione grazie a una profonda riorganizzazione di risorse e competenze, all’adozione di un approccio orizzontale per settori e al privilegiare il valore ai volumi produttivi, dando priorità alla qualità e alla creazione di valore aggiunto. In questo quadro Renault ha deciso di rivolgersi alla filiera dei fornitori italiani per costruire collaborazioni durature che permettano di affrontare insieme le impegnative sfide e cogliere le grandi opportunità del prossimo decennio.
UNA TRADIZIONE DI VALORE - Luca De Meo è italiano, ma il suo apprezzamento verso i fornitori con base in Italia non è patriottico ma nasce da considerazioni oggettive: “L’Italia è stata ed è uno dei grandi Paesi dell’automobile, con eccellenze riconosciute in tutto il mondo. Oggi ci troviamo al crocevia tra due rivoluzioni che cambieranno il cuore dell’industria automobilistica e dobbiamo creare un ecosistema trasversale e geograficamente di prossimità per raggiungere i nostri obiettivi”. Il risalto dato a un “ecosistema di prossimità” è quanto mai attuale, viste le difficoltà create all’industria automobilistica dalla pandemia da Covid-19, dalle tensioni sui prezzi e dalle conseguenze della guerra in Ucraina. Il ceo di Groupe Renault ha poi evidenziato che “l’Italia ha molti punti di forza e come italiano e manager, sarebbe per me fonte d’orgoglio poter giocare questa partita accanto ad eccellenze italiane ed esserne il promotore”. Già oggi i fornitori italiani, alcuni dei quali con esperienza centenaria, sono molto importanti: il Groupe Renault acquista infatti da loro circa 1 miliardo di euro l’anno, il 40% dei quali sono assorbiti dal motopropulsore e dai suoi componenti, un settore che è tradizionalmente un punto di forza della produzione nazionale. Con l’appoggio di ANFIA, Renault vuole far evolvere questo ecosistema attorno alla catena del valore dell’auto elettrica, della tecnologia e della digitalizzazione.
TRANSIZIONE RAGIONATA - Gianluca de Ficchy, anche lui italiano e ai massimi vertici nel settore degli acquisti dell’Alleanza Renault Nissan Mitsubishi, è sulla stessa lunghezza d’onda: “La strada è tracciata e l’Italia ha ciò che occorre per giocare un ruolo fondamentale nel creare una catena del valore efficiente e a basse emissioni in Europa. Da parte nostra c’è spazio e volontà per aumentare il nostro business nel Paese. Vogliamo costruire una rete di fornitori solida per i nostri modelli a combustione interna ed ibridi e, allo stesso tempo, trovare nuove opportunità per l’auto elettrica, dall’estrazione di materie prime alla loro raffinatura. Le opportunità offerte dalla digitalizzazione sono reali e in accelerazione e per questo desideriamo stabilire relazioni con partner di scala nel settore del software ed entrare in contatto con i centri di eccellenza italiani”. Si sottolineano quindi le nuove opportunità connesse all’elettrificazione e alla digitalizzazione e si conferma l’importanza delle motorizzazioni tradizionali e ibride. Non è certo un mistero che le Case vorrebbero spostare oltre il 2035 il bando dei motori a scoppio e anche ANFIA ha chiesto agli europarlamentari italiani di prendere decisioni ponderate in vista della discussione degli obiettivi europei del piano Fit for 55 (qui per saperne di più).
LA VOCE DEI FORNITORI ITALIANI - Paolo Scudieri, presidente dell’ANFIA, esprime ottimismo: “l’interesse suscitato presso un grande player internazionale,quale il Gruppo Renault, dal know-how, la specializzazione, la qualità dei prodotti e dei processi, la flessibilità e la creatività dei componentisti italiani ci rende orgogliosi e ci conferma che la nostra filiera ha molte frecce al suo arco per vincere la sfida della transizione e far crescere la sua competitività in uno scenario globale in forte evoluzione. L’orientamento alla prossimità geografica delle filiere di fornitura, poi, è un approccio che ci accomuna”. Paolo Scudieri parla anche come ad del gruppo Adler Pelzer, una realtà multinazionale alla quale appartiene anche Tecno Tessile Adler, azienda tessile convertita alla produzione di materiali compositi che fornisce, per esempio, la monoscocca in fibra di carbonio della fantastica Maserati MC20 (qui la notizia della presentazione della versione spider Cielo). L’incontro di oggi non giunge inaspettato: Luca De Meo, nel corso del Salone di Monaco IAA 2021, aveva infatti detto che “la pandemia e la crisi dei chip porteranno a un nuovo assetto della filiera delle forniture nell’industria dell’automobile e questo potrebbe agevolare l’Italia rispetto alle aziende asiatiche”.