NEWS

De Meo incontra i fornitori italiani

Pubblicato 08 giugno 2022

Il ceo del Groupe Renault vede “concrete opportunità di collaborazione” con i fornitori di componentistica italiani, come ha precisato in un incontro con l’associazione di categoria ANFIA.

De Meo incontra i fornitori italiani

I FORNITORI ITALIANI NELLA TRANSIZIONE - Oggi si è svolto un incontro importante fra i top manager di Groupe Renault, i vertici di ANFIA (l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) e gli esponenti di circa 200 aziende italiane del settore della componentistica automobilistica. Per il gruppo Renault segnaliamo la presenza del ceo Luca de Meo e Gianluca de Ficchy, responsabile degli acquisti dell’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi che hanno dialogato con Paolo Scudieri, presidente dell’ANFIA, e Marco Stella, presidente gruppo componenti ANFIA. Luca de Meo ha presentato, nel gennaio 2021, l’ambizioso piano strategico Renaulution (qui la notizia) centrato sulla sostenibilità finanziaria, la transizione ecologica e la rivoluzione digitale. Ricordiamo brevemente i capisaldi di Renaulution, che punta a posizionare saldamente il Gruppo sull’elettrificazione e la digitalizzazione grazie a una profonda riorganizzazione di risorse e competenze, all’adozione di un approccio orizzontale per settori e al privilegiare il valore ai volumi produttivi, dando priorità alla qualità e alla creazione di valore aggiunto. In questo quadro Renault ha deciso di rivolgersi alla filiera dei fornitori italiani per costruire collaborazioni durature che permettano di affrontare insieme le impegnative sfide e cogliere le grandi opportunità del prossimo decennio.

UNA TRADIZIONE DI VALORE - Luca De Meo è italiano, ma il suo apprezzamento verso i fornitori con base in Italia non è patriottico ma nasce da considerazioni oggettive: “L’Italia è stata ed è uno dei grandi Paesi dell’automobile, con eccellenze riconosciute in tutto il mondo. Oggi ci troviamo al crocevia tra due rivoluzioni che cambieranno il cuore dell’industria automobilistica e dobbiamo creare un ecosistema trasversale e geograficamente di prossimità per raggiungere i nostri obiettivi”. Il risalto dato a un “ecosistema di prossimità” è quanto mai attuale, viste le difficoltà create all’industria automobilistica dalla pandemia da Covid-19, dalle tensioni sui prezzi e dalle conseguenze della guerra in Ucraina. Il ceo di Groupe Renault ha poi evidenziato che “l’Italia ha molti punti di forza e come italiano e manager, sarebbe per me fonte d’orgoglio poter giocare questa partita accanto ad eccellenze italiane ed esserne il promotore”. Già oggi i fornitori italiani, alcuni dei quali con esperienza centenaria, sono molto importanti: il Groupe Renault acquista infatti da loro circa 1 miliardo di euro l’anno, il 40% dei quali sono assorbiti dal motopropulsore e dai suoi componenti, un settore che è tradizionalmente un punto di forza della produzione nazionale. Con l’appoggio di ANFIA, Renault vuole far evolvere questo ecosistema attorno alla catena del valore dell’auto elettrica, della tecnologia e della digitalizzazione.

TRANSIZIONE RAGIONATA - Gianluca de Ficchy, anche lui italiano e ai massimi vertici nel settore degli acquisti dell’Alleanza Renault Nissan Mitsubishi, è sulla stessa lunghezza d’onda: “La strada è tracciata e l’Italia ha ciò che occorre per giocare un ruolo fondamentale nel creare una catena del valore efficiente e a basse emissioni in Europa. Da parte nostra c’è spazio e volontà per aumentare il nostro business nel Paese. Vogliamo costruire una rete di fornitori solida per i nostri modelli a combustione interna ed ibridi e, allo stesso tempo, trovare nuove opportunità per l’auto elettrica, dall’estrazione di materie prime alla loro raffinatura. Le opportunità offerte dalla digitalizzazione sono reali e in accelerazione e per questo desideriamo stabilire relazioni con partner di scala nel settore del software ed entrare in contatto con i centri di eccellenza italiani”. Si sottolineano quindi le nuove opportunità connesse all’elettrificazione e alla digitalizzazione e si conferma l’importanza delle motorizzazioni tradizionali e ibride. Non è certo un mistero che le Case vorrebbero spostare oltre il 2035 il bando dei motori a scoppio e anche ANFIA ha chiesto agli europarlamentari italiani di prendere decisioni ponderate in vista della discussione degli obiettivi europei del piano Fit for 55 (qui per saperne di più).

LA VOCE DEI FORNITORI ITALIANI - Paolo Scudieri, presidente dell’ANFIA, esprime ottimismo: “l’interesse suscitato presso un grande player internazionale,quale il Gruppo Renault, dal know-how, la specializzazione, la qualità dei prodotti e dei processi, la flessibilità e la creatività dei componentisti italiani ci rende orgogliosi e ci conferma che la nostra filiera ha molte frecce al suo arco per vincere la sfida della transizione e far crescere la sua competitività in uno scenario globale in forte evoluzione. L’orientamento alla prossimità geografica delle filiere di fornitura, poi, è un approccio che ci accomuna”. Paolo Scudieri parla anche come ad del gruppo Adler Pelzer, una realtà multinazionale alla quale appartiene anche Tecno Tessile Adler, azienda tessile convertita alla produzione di materiali compositi che fornisce, per esempio, la monoscocca in fibra di carbonio della fantastica Maserati MC20 (qui la notizia della presentazione della versione spider Cielo). L’incontro di oggi non giunge inaspettato: Luca De Meo, nel corso del Salone di Monaco IAA 2021, aveva infatti detto che “la pandemia e la crisi dei chip porteranno a un nuovo assetto della filiera delle forniture nell’industria dell’automobile e questo potrebbe agevolare l’Italia rispetto alle aziende asiatiche”. 



Aggiungi un commento
Ritratto di Oxygenerator
8 giugno 2022 - 14:48
Cioè, la traduzione è che si stilano ora accordi che andavano intrapresi 10 anni fa ? È così ? Perchè a mio avviso, tutta questa parte sugli accordi, sulle collaborazioni, sul nuovo assetto delle forniture, sono un po in ritardo, visto che tra 30 mesi, alcune aziende venderanno solo auto nuove in versione elettrica. Credevo che questi accordi, fossero già intrapresi e funzionanti.
Ritratto di Vincenzo1973
8 giugno 2022 - 15:03
siamo agli albori secondo me. quello che e' partito e' si e' no il 5-10% di quello che sara'. le auto nuovo a venire sono tantissime e molte cose ancora da discutere. se aggiungiamo che molte cose cambieranno, per fortuna, perche la dipendenza dall'Asia ormai si e' capito e' molto controproducente, ovvio che vogliano avviare accordi "vicino casa". costano anche meno in molti casi e consentono di controllare meglio la filiera
Ritratto di Oxygenerator
8 giugno 2022 - 15:06
Questo senza alcun dubbio. Ma in questi 20 anni non han fatto proprio niente eh? Niente studi, niente ammodernamento delle fabbriche, niente accordi, insomma.
Ritratto di andrea10
8 giugno 2022 - 16:18
Purtroppo finché possono mangiare come gli ingordi sfrutterebbero anche la loro madre ... quando inizia a mancar loro il terreno sotto i piedi si accorgono dell'ovvietà
Ritratto di alvola2023
8 giugno 2022 - 15:20
In verità a Renault proprio non gli puoi dire niente che dieci anni fa avevano già 3-4 elettriche a listino, fra Twizy, Zoe, Kango e forse anche un'altra che mi sembra si chiamasse Fluence. Il fatto è che anzi si saranno ben scottati con tale loro scelta, e se non era invece per le dacia low cost (e nemmeno minimamente ibridizzate, altro che bev) ora forse erano a gambe all'aria.
Ritratto di Giulio Menzo
8 giugno 2022 - 15:57
2
Concordo
Ritratto di Oxygenerator
8 giugno 2022 - 15:58
Si il concetto era generalizzato, non rivolto a renault. Più che altro era rivolto alle realta come le forniture italiane con FCA in casa.
Ritratto di Volpe bianca
8 giugno 2022 - 16:07
@alvola2023 certo che sarà piuttosto difficile conciliare la vocazione low cost di Dacia con la futura produzione esclusivamente di modelli elettrici. Se già una modestissima Spring viene 20k, un'ipotetica Sandero elettrica o una Duster elettrica a quanto le potranno vendere...? Il concetto di low cost è destinato o ad un corposo innalzamento di livello o a sparire. O più probabilmente le due cose coincideranno.
Ritratto di andrea10
8 giugno 2022 - 16:28
Dacia sarà ultimo baluardo del termico nel gruppo , oserà un full hybrid dalla prossima generazione di Duster ed il prossimo anno su Jogger. Cercheranno di arrivare in prossimità della data di scadenza per smettere con i termici. Poi ovviamente bisogna vedere come si evolve il mercato , le innovazioni tecnologiche ed il caro benzina ... Si vocifera che in tempi non molto lontani arriverà sui 2,50 €
Ritratto di andrea10
8 giugno 2022 - 16:17
Si , unica azienda ad aver investito 5 Miliardi di Euro per avere la prima gamma elettrificata nel panorama mondiale . Come cita lei la Fluence , Twizy , Zoe e Kangoo
Ritratto di america
8 giugno 2022 - 16:56
6
Considera però che la Fluence non è nata elettrica. In EU l'hanno venduta solo elettrica ma è un'auto che ha fatto i volumi di vendita in medio oriente con il 1,6 benzina
Ritratto di america
8 giugno 2022 - 17:00
6
p.s. infatti il pacco batterie era dietro lo schienale dei sedili posteriori e non si poteva nemmeno abbattere i sedili per far aumentare la capacità di carico. Apprezzabile però lo sforzo di avere una scelta tutta elettrica diversi anni fa. Inoltre, negli stessi anni avevano creato anche la Leaf (tanto tra Nissan è Renault sempre i soliti che comandano sono)
Ritratto di Tu_Turbo48
8 giugno 2022 - 17:25
@Oxygenerator siamo sicuri che tra 30 mesi, alcune aziende venderanno solo auto nuove in versione elettrica. Perché da come vanno attualmente le cose al livello mondiale non sarei così ottimista sulle date prefissate dai costruttori.
Ritratto di Oxygenerator
8 giugno 2022 - 21:30
@ Turbo48. Guardi , tutto può essere. Se non siamo diventati una barzelletta totale, non solo in Italia, ma anche in Europa, è di oggi la notizia che il parlamento europeo ha ratificato la data del 2035, come fine vendita, dei motori termici, benzina e gasolio, per furgoni e automobili, su tutto il territorio europeo. Se siamo seri, come pretendiamo di esserlo, così sará.
Ritratto di Tu_Turbo48
9 giugno 2022 - 13:15
Mah...lo scopriremo solo vivendo caro Oxygenerator.
Ritratto di Miti
9 giugno 2022 - 09:12
1
E solo una mia strana sensazione su questa foto di gruppo? Sembrano ad un funerale!
Ritratto di Oxygenerator
9 giugno 2022 - 09:22
In effetti, questa bella varietà di grigi…
Ritratto di Miti
9 giugno 2022 - 09:25
1
Oxy :))))))))