IL MITO DELLE MUSCLE CAR - Lo scorso 22 dicembre la fabbrica di Brampton ha salutato le ultime Dodge Charger e Challenger, che ha prodotto per quasi vent’anni tenendo accesa la fiamma di quello che, per gli amanti del genere, è un vero mito. L’uscita di scena di queste due sportive segna la fine di un capitolo molto importante nella storia delle muscle car, un fenomeno, più che un semplice genere automobilistico, capace di far innamorare intere generazioni di appassionati nel Paese a stelle e strisce fin dalla sua nascita, che gli esperti fanno coincidere con il debutto della Ford Mustang, nel 1964. In Italia il culto delle grandi coupé americane e dei loro grossi e possenti motori V8 non ha mai fatto grandi proseliti, ma il fascino unico e indiscusso di queste vetture, così diverse e distanti dal nostro concetto di auto sportiva, non può lasciare indifferenti.

> Nella foto qui sopra l'ultima Challenger e, in secondo piano, quella degli Anni 70.
SOLO A “PILE”? - Il domani delle Dodge Charger e Challenger? Sembra già scritto: entrambe nel 2025 dovrebbero essere rimpiazzate da un unico modello, offerto - almeno all’inizio - in un paio di versioni elettriche con potenze fino a 800 CV (nella foto qui sotto il prototipo). Il punto interrogativo sul futuro dei motori a scoppio (alcune voci parlano del 3.0 a sei cilindri biturbo che già equipaggia le Jeep Wagoneer e Grand Wagoneer e il Dodge Ram 1500) offre quindi uno spunto ideale per ripercorrere brevemente le tappe della carriera di due modelli che hanno fatto la storia dell’auto e della cultura yankee, contribuendo a diffonderle in tutto il mondo.

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