DOVEVA ESSERE LA FABBRICA DEL RILANCIO - “Questi giorni sono cruciali per riposizionare il marchio e avviare una fase di espansione senza precedenti”. Nel 2013, con queste parole, Sergio Marchionne (nella foto più in basso) tagliava il nastro all’inaugurazione della nuova fabbrica Maserati di Grugliasco (nelle foto), alle porte di Torino, dove venivano prodotte le Quattroporte e Ghibli. Dieci anni dopo, lo stabilimento di corso Allamano, sorto sulle ceneri della ex Bertone e intitolato a Giovanni Agnelli con l’obiettivo di rilanciare la casa del Tridente tra i grandi marchi del lusso, non fa più parte dei piani di Stellantis. E spunta in vendita su una nota piattaforma di annunci immobiliari: “Lo stabilimento - si legge nell’inserzione redatta dalla società di servizi immobiliari Ipi, a cui il colosso guidato da Carlos Tavares ha affidato la liquidazione - si presenta in buone condizioni manutentive a seguito di recenti e rilevanti interventi di ristrutturazione, e attualmente ospita parte della linea di produzione della Carrozzeria Maserati, la cui dismissione verrà conclusa entro la fine del 2023”.
RECORD NEGATIVO - Sono passati “solo” quindici anni da quel 2009 in cui l’allora gruppo FCA aveva rilevato i capannoni della Bertone per dare slancio al futuro della Maserati. Ma nonostante le buone intenzioni e le grandi attese, il progetto Torino Polo del Lusso non ha mai spiccato il volo e nel 2021 la produzione delle Maserati si è trasferita a Mirafiori, dai cui cancelli, secondo un rapporto della Fim, quest’anno per il momento sono uscite circa 8.000 macchine. Un record negativo che si fa ancor più impietoso, se confrontato con le 55.000 sfornate nel 2017. La crisi della casa del Tridente a cascata sta pesando anche sulle aziende dell’indotto. Il fornitore di sedili Lear, riporta il Corriere della Sera, ha annunciato 300 esuberi. E con la prospettiva dello stop agli ammortizzatori sociali scatteranno scioperi e proteste. Giorgio Airaudo, segretario della Cgil Piemonte, raccoglie il malcontento dei lavoratori e lancia un’ipotesi tanto audace quanto suggestiva: “Tesla ha in programma di costruire una seconda fabbrica in Europa (dopo quella tedesca di Grünheide, in Germania, ndr). Convinciamo Musk a investire qui da noi”.
MIGLIOR OFFERENTE CERCASI - Comunque andrà, la fabbrica Maserati di Grugliasco - che negli ultimi due anni Stellantis aveva già provato a vendere, senza fortuna, ad alcuni costruttori cinesi e alla DR Motor - verrà completamente svuotata entro la fine dell’anno. Il prezzo dell’area industriale, che è divisa in quattro lotti e si estende per 205.000 metri quadrati, di cui 100.000 a uso produttivo, è su richiesta. In vendita al miglior offerente c’è l’ennesimo pezzo di storia industriale italiana, e con esso il destino di centinaia di posti di lavoro.