DA MANLEY UN’APERTURA - Sembra non sia ancora tramontata l’ipotesi di una fusione paritetica fra la FCA e il Gruppo Renault, proposta dalla FCA, ma poi dalla stessa ritirata dopo pochi giorni, a seguito delle numerose difficoltà (qui per saperne di più). Dell’accordo è tornato a parlare Mike Manley (nella foto), ceo del costruttore italo-statunitense, che ha dichiarato al quotidiano Financial Times di essere ancora disponile a riavviare i colloqui, perché la “logica industriale non è cambiata”. Manley si riferisce in particolare alle sinergie ottenibili con una fusione, che consentono di “spalmare” i costi per lo sviluppo di motori, pianali, componenti e fabbriche su molti più modelli.
QUESTIONE DI QUOTE - L’apertura di Manley segue di poche ore le indiscrezioni del quotidiano Wall Street Journal, che sembrano poter aprire una fase nuova nei difficili rapporti fra Renault e Nissan, legate da uno scambio azionario: la Renault infatti detiene il 43,4% della Nissan, ma la Nissan, pur essendo una società più grande, controlla solo il 15% della Renault. Questa situazione era tenuta sotto controllo finché a capo dell’alleanza c’era Carlos Ghosn, ma il suo arresto ha aperto una frattura. Stando alle indiscrezioni del quotidiano americano, i due costruttori avrebbero iniziato colloqui finalizzati a ridurre la quota della Renault nell’azionariato della Nissan, contraria all’accordo FCA-Renault, perché farebbe diminuire il suo peso nell’Alleanza Renault Nissan Mitsubishi di cui avrebbe solo il 7,5% delle azioni.